Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Giobbe 41


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1Ecco, la tua speranza è fallita,
al solo vederlo uno stramazza.
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
3Chi mai lo ha assalito e si è salvato?
Nessuno sotto tutto il cielo.
4Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
5Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
6Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
7Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
8l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
9ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
10Il suo starnuto irradia luce
e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
11Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
15Le giogaie della sua carne son ben compatte,
sono ben salde su di lui, non si muovono.
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
17Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
18La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
19stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
20Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
21Come stoppia stima una mazza
e si fa beffe del vibrare dell'asta.
22Al disotto ha cocci acuti
e striscia come erpice sul molle terreno.
23Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
24Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
25Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
26Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.

Note:

Gb 41,1:la tua speranza: con sir., il TM ha: «la sua speranza». Nell'ultimo stico si è soppresso il pronome interrogativo.

Gb 41,2:nessuno è tanto audace da: alla lettera: «egli non è crudele»; BJ congettura: «egli diventa feroce (quando lo si sveglia)» . - di fronte a lui: conget .; il TM ha: »davanti alla mia faccia», che rappresenta una correzione teologica: Dio è il solo davanti a cui non si possa resistere.

Gb 41,3:lo ha assalito e si è salvato: hiqedimo wa-jishelam, conget.; il TM ha: »mi ha affrontato perché io renda«, hiqeddimani wa'ashallem. - Nessuno: lo' hû', conget.; il TM ha: «a me, lui» li hû'.

Gb 41,4:in fatto di forza: alla lettera: «la parola delle forze», con il TM; BJ congettura: «io dirò la sua forza». - non ha pari: 'en `erek, conget.; l'ebraico hin `ereko è incomprensibile.

Gb 41,5:corazza: con i LXX, il TM ha: «freno».

Gb 41,7:il suo dorso: con i LXX e volg. il TM ha: «fierezza». - saldate con stretto anello: il TM alla lettera: «chiuso, uno stretto sigillo»; BJ con i LXX traduce: «con sigillo di pietra».

Gb 41,10:il suo starnuto irradia luce: spruzza in giro goccioline di rugiada che al sole scintillano.

Gb 41,12:che bolle: 'ogem di sir. e volg.; il TM ha: «canna» o «corda», agmon.

Gb 41,14:paura: de'abah del TM; BJ congettura: «violenza», deba'ah.

Gb 41,17:BJ sposta questo v prima del v 15 per ragioni di contesto. - i forti: alla lettera: «gli dèi», 'elim del TM, BJ congettura: «i flutti», gallim. - e per il terrore: mishshebarim del TM, BJ congettura: «le onde del mare», mishberejam.

Gb 41,24:Quando s'immerge, scaturiscono bolle d'aria; quando nuota, lascia dietro di sé una scia luminosa.

Gb 41,26:Le «fiere superbe», alla lettera: «figli dell'orgoglio» (cf. Gb 28,8): le belve sono il prototipo di tutti i potenti di questo mondo, che solo Dio tiene in potere (Gb 40,7-14).