Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Giobbe 12


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1Giobbe allora rispose:
2È vero, sì, che voi siete la voce del popolo
e la sapienza morirà con voi!
3Anch'io però ho senno come voi,
e non sono da meno di voi;
chi non sa cose simili?
4Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
5"Per la sventura, disprezzo", pensa la gente
prosperosa,
"spinte, a colui che ha il piede tremante".
6Le tende dei ladri sono tranquille,
c'è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi vuol ridurre Dio in suo potere.
7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
8o i rettili della terra, perché ti istruiscano
o i pesci del mare perché te lo faccian sapere.
9Chi non sa, fra tutti questi esseri,
che la mano del Signore ha fatto questo?
10Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
11L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
12Nei canuti sta la saggezza
e nella vita lunga la prudenza.
13In lui risiede la sapienza e la forza,
a lui appartiene il consiglio e la prudenza!
14Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire,
se imprigiona uno, non si può liberare.
15Se trattiene le acque, tutto si secca,
se le lascia andare, devastano la terra.
16Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
17Rende stolti i consiglieri della terra,
priva i giudici di senno;
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
19Fa andare scalzi i sacerdoti
e rovescia i potenti.
20Toglie la favella ai più veraci
e priva del senno i vegliardi.
21Sui nobili spande il disprezzo
e allenta la cintura ai forti.
22Strappa dalle tenebre i segreti
e porta alla luce le cose oscure.
23Fa grandi i popoli e li lascia perire,
estende le nazioni e le abbandona.
24Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
25vanno a tastoni per le tenebre, senza luce,
e barcollano come ubriachi.

Note:

Gb 12,2:la voce del popolo: testo oscuro; alla lettera: «in verità, siete voi il popolo».

Gb 12,4:è diventato: alla lettera «egli è», con i LXX e sir.; il TM ha: «io sono».

Gb 12,8:i rettili: zohale, conget.; il TM ha: «parla alla (terra)», siah la.

Gb 12,9:Signore: «Jahve» nel TM; ma il poeta evita sempre questo nome di Dio perché il discorso è attribuito a gente straniera; BJ con sette mss ebraici preferisce: «Dio» .

Gb 12,10:Se Dio secondo la testimonianza di tutti gii esseri, è la causa universale (vv 7-10), bisogna dunque far risalire a lui la responsabilità per il prevalere dell'ingiustizia nel mondo (vv 4-6).

Gb 12,13:La sapienza umana patentata, con le sue massime rassicuranti, non vale nulla davanti alla sapienza di Dio, che si manifesta attraverso azioni di potenza (vv 14-16) e che confonde ogni umana autorità (vv 16-25).

Gb 12,17:All'inizio del v è stato soppresso «egli fa camminare» del TM (cf. v 19). - Rende stolti: jesakkel, conget.; il TM ha: «a piedi nudi», solel. - della terra: con il gr.; omesso dall'ebr.

Gb 12,18:Testo difficile. Leggiamo moser, «corda», invece di mûsar, «disciplina» (con Targum e volg.) e abbiamo invertito questa parola con 'ezor, «cintura». - L'espressione sembra voler alludere al trattamento riservato ai prigionieri a cui venivano tolti gli indumenti.

Gb 12,23:abbandona: o «sopprime» (BJ), conget.; il TM ha «conduce».

Gb 12,24:del paese: con i LXX; il TM legge: «li fa errare».