Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Giobbe 24


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 All'Onnipotente i tempi non sono ascosi; ma quelli, che lo conoscono i giorni di lui non conoscono:1 « I tempi non son nascosti all'Onnipotente, ma quelli che lo conoscono ignorano i suoi giorni.
2 Altri trasportarono i termini, predarono i greggi, e li conducono a pascolare.2 Gli uni spostarono i termini, portarono ai pascoli greggi rubati,
3 Menaron via l'asino dei pupilli, per pegno si presero il bue della vedova.3 menaron via l'asino degli orfani, presero in pegno il bue della vedova,
4 Gettaron per terra i disegni de' poverelli, e oppressero tutti i mansueti della terra.4 rovinarono la via dei poveri, ed ugualmente oppressero i mansueti della terra.
5 Altri quasi asini salvatici del deserto se ne vanno al loro lavoro; vigilanti a rubare approntano il pane pe' lor figliuoli.5 Altri, come asini selvatici nel deserto, escono al loro lavoro, non dormono per preparare il cibo, il pane ai figlioli.
6 Mietono il campo altrui, e vendemmian la vigna di quelli, che furon da loro oppressi con violenza.6 Mietono il campo altrui, vendemmiano la vigna di colui che hanno oppresso colla forza,
7 Lasciano ignudi gli uomini, togliendo le vesti a quelli, che non hanno altro per ripararsi dal freddo,7 rimandano nudi gli uomini, togliendo le vesti a quelli che non han di che coprirsi durante il freddo,
8 I quali restan bagnati dalle piogge dei monti, e non avendo onde coprirsi si rintanano nei massi.8 a quelli bagnati dalle piogge dei monti a quelli che, privi di vesti, si rifugiano dentro le rocce.
9 Depredarono violentemente i pupilli, e spogliarono la turba de' poveri.9 Con violenza depredarono gli orfani, e spogliarono il povero popolo.
10 Rubarono delle spighe a gente ignuda, e che sen va senza vestito, e soffre la fame.10 A quelli che eran nudi e andavano senza vestito, a quelli che avevan fame strapparono di mano le spighe.
11 Passano il meriggio tralle ammassate robbe di quelli, i quali pigiando le loro uve soffron la sete.11 Passano il meriggio tra i covoni ammassati di coloro che, dopo aver pigiati gli strettoi, hanno sete.
12 Fecero sospirare gli uomini nelle città, e il sangue degli uccisi gettò le strida; e Dio non lascia tali cose impunite.12 Nelle città fecero gemere gli uomini, l'anima dei feriti gridò vendetta, e Dio non lascia tal cosa impunita.
13 Essi furono ribelli alla luce, non conobbero le vie di Dio, né rientrarono nelle sue strade.13 Essi furon ribelli alla luce, non ne conobbero le vie, non ne seguirono i sentieri.
14 Di gran mattino si alza l'omicida, uccide il meschino, e il povero; e di notte la fa da ladrone.14 Avanti giorno si alza l'omicida, uccide il bisognoso e il povero, e di notte fa da ladro.
15 L'occhio dell'adultero sta attento al crepuscolo, e dice: Occhio non mi vedrà; e imbacucca il suo capo.15 L'occhio dell'adultero aspetta il buio, e dice: Nessuno mi vedrà, e copre la sua faccia.
16 Sforzano al buio le case, come il giorno eran rimasi d'accordo, e odiano, la luce.16 Nelle tenebre sfondano le case, come avevan tra loro fissato il giorno, e non conoscon la luce.
17 Se repentinamente spunta l'aurora, la credono un'ombra di morte, e cosi vanno di notte, come di giorno.17 Se ad un tratto spunta l'aurora, la credono un'ombra di morte, e così camminano nelle tenebre come nella luce.
18 Egli è più mobile, che la superficie dell'acqua; maledetta sia sopra la terra la sua eredità, ed ei non passeggi per le sue vigne.18 Egli è leggero sul dorso delle onde. Sia maledetta la sua parte sopra la terra, e non cammini per la via delle vigne.
19 Dalle acque di neve passi agli eccessivi calori, e il peccato di lui va sino, all'inferno.19 Dalle acque delle nevi passi a insopportabile caldo, ed il suo peccato vada fino all'inferno.
20 Si scordi di lui la misericordia: sua delizia siano i vermi; non se ne faccia memoria, ma egli sia fatto in pezzi, come pianta, che non da frutto.20 La misericordia lo dimentichi, i vermi sian la sua delizia, ne perisca la memoria, sia fatto a pezzi come pianta che non dà frutto,
21 Perocché egli ha divorata la sterile, che non fa figliuoli, e non fece del bene alla vedova.21 perchè ha divorata la sterile priva di figli, e non ha beneficata la vedova.
22 Ha gettati per terra i forti colla sua possanza; ma quando starà meglio in piedi, non si terrà sicuro della sua vita.22 Colla sua forza gettò a terra i potenti; ma quando si alzerà non si terrà sicuro della sua vita.
23 Diegli Dio tempo di penitenza, ed ei ne abusa a divenir più superbo: ma egli tien fissi gli occhi su' suoi andamenti.23 Dio gli diè tempo per far penitenza, ed egli ne abusa per insuperbirsi; ma gli occhi di Dio ne osservano la condotta.
24 Si sono alzati in alto per poco tempo, e non dureranno, e saranno umiliati come tutti gli altri, saran tolti via, e recisi, come i capi delle spighe.24 Salgono in alto per poco tempo, e, poi non saran più: come tutte le altre cose saranno umiliati e portati via, saran recisi come la sommità delle spighe.
25 Che se la bisogna non va così, chi potrà convincermi di menzogna, e accusare le mie parole dinanzi a Dio?25 Se così non è, chi potrà farmi bugiardo, e portar le mie parole dinanzi a Dio? »