Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 2


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Or egli avvenne, che un giorno presentatisi i figliuoli di Dio davanti al Signore, e venuto tra loro anche Satan a presentarsi al cospetto di lui,1 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore; e Satana venne anch’egli per mezzo loro a presentarsi davanti al Signore.
2 Il Signore disse a Satan: D'onde vieni? E quegli rispose: Ho fatto il giro della terra, e la ho scorsa;2 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.
3 E il Signore disse a Satan: Hai tu posto mente a Giobbe mio servo, conm'ei non ha chi lo somigli sulla terra, uomo semplice, e retto, e timorato di Dio, alieno dal far male, e che conserva tuttor l'innocenza? E tu mi hai incitato contro di lui, perch'io lo tribolassi senza motivo.3 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto, che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso? ed anche persevera egli nella sua integrità, benchè tu mi abbi incitato contro a lui, per distruggerlo senza cagione.
4 Rispose a lui Satana, e disse: La pelle per la pelle, e tutto quello, che ha, lo darà l'uomo per la propria vita.4 E Satana rispose al Signore, e disse: Pelle per pelle; ma l’uomo darà tutto ciò ch’egli ha per la sua vita.
5 Ma stendi la tua mano, e tocca le sur ossa, e la sua carne, e allora vedrai s'ei dirà male di te in faccia.5 Ma ora, stendi pur la mano, e tocca le sue ossa, e la sua carne; e vedrai se non ti maledice in faccia.
6 Disse adunque il Signore a Satan: Su via, egli è in tuo potere, ma salva a lui la vita.6 E il Signore disse a Satana: Eccolo in man tua; sol guardati di toccar la sua vita
7 E partitosi Satan dalla presenza del Signore, percosse Giobbe con ulcera orribile dalla pianta del piede sino alla punta del capo:7 E Satana, partitosi dal cospetto del Signore, percosse Giobbe d’un’ulcera maligna, dalla pianta del piè infino alla sommità del capo.
8 Ed egli sedendo sopra un letamaio, con un coccio si radeva la marcia.8 Ed egli si prese un testo per grattarsi, ed era assiso per mezzo le ceneri.
9 Or la sua moglie gli disse: Ancora ti resti tu nella tua semplicità? Benedici Dio, e muori.9 E la sua moglie gli disse: Ancora perseveri tu nella tua integrità? benedici Iddio, e muori.
10 Ed egli le disse: Come una delle donne prive di senno tu hai parlato. Se i beni abbiam ricevuti dalla mano del Signore, perché non prenderemo anche i mali? Per tutte queste cose non peccò Giobbe colle sue labbra.10 Ma egli le disse: Tu parli come una d’infra le donne stolte; sì avremmo noi ricevuto da Dio il bene, e non riceveremmo il male? In tutto ciò Giobbe non peccò con le sue labbra
11 Avendo pertanto udito tre amici di Giobbe tutte le avversità, che erano a lui accadute, si mossero ciascuno dalle case loro; Eliphaz di Theman, e Baldad di Sueh, e Sophar di Naamath; perocché si erano dati l'intesa di andare a visitarlo, e consolarlo.11 OR tre amici di Giobbe: Elifaz Temanita, Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, avendo udito tutto questo male che gli era sopraggiunto, se ne vennero, ciascuno dal suo luogo; e si trovarono insieme, per venire a condolersi con lui, ed a consolarlo.
12 E avendo da lungi alzato lo sguardo, noi riconoscevano, e sclamarono, e piansero, e stracciate le loro vesti sparsero la polvere sopra le loro teste.12 E levati gli occhi da lungi, nol riconobbero; e alzarono la voce, e piansero; e ciascun di loro stracciò il suo mantello, e si sparsero della polvere in su la testa, gittandola verso il cielo.
13 E stetter con lui a sedere per terra sette giorni, e sette notti, e non gli disser parola, perocché vedevano, che il dolore era veemente.13 E sedettero con lui in terra per sette giorni, e per sette notti; e niuno gli disse alcuna parola; perciocchè vedevano che la doglia era molto grande