Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 9


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Giobbe rispose, dicendo:1 Et respondens Iob ait:
2 « Lo so bene che l'è così, e anche che l'uomo, messo a confronto con Dio, non può aver ragione.2 “ Vere scio quod ita sit,
et quomodo iustificabitur homo compositus Deo?
3 Se volesse contendere con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille.3 Si voluerit contendere cum eo,
non poterit ei respondere unum pro mille.
4 Egli è saggio di cuore, è ricco di potenza, e chi ebbe pace dopo avergli resistito?4 Sapiens corde est et fortis robore;
quis restitit ei, et pacem habuit?
5 Egli trasporta le montagne, nel suo furore le rovescia, senza che se ne avvedano;5 Qui transtulit montes, et nescierunt hi, quos subvertit in furore suo.
6 Scuote la terra dal suo posto, e ne tremano le colonne.6 Qui commovet terram de loco suo,
et columnae eius concutiuntur.
7 Comanda al sole ed ei non sorge, e chiude le stelle come sotto sigillo.7 Qui praecipit soli, et non oritur,
et stellas claudit quasi sub signaculo.
8 Egli solo stende i cieli, e cammina sui flutti del mare.8 Qui extendit caelos solus
et graditur super fluctus maris.
9 Ha creato l'Orsa, Orione, le Pleiadi e i recessi del cielo australe.9 Qui facit Arcturum et Oriona
et Hyadas et interiora austri.
10 Fa cose grandi e in comprensibili, e maraviglie senza numero.10 Qui facit magna et incomprehensibilia
et mirabilia, quorum non est numerus.
11 Se mi vien vicino, non lo vedo; se parte, non me ne accorgo.11 Si venerit ad me, non videbo eum;
si abierit, non intellegam.
12 Se all'improvviso interroga, chi gli potrà rispondere? Chi può dirgli: Perchè fai così?12 Si repente arripiet, quis eum impediet?
Vel quis dicere potest: “Quid facis?”.
13 Dio! Nessuno può resistere alla sua ira; sotto di lui si curvano quelli che portano il mondo.13 Deus non retinet iram suam,
et sub eo curvantur auxilia Rahab.
14 E chi son io, da rispondergli? Con quali mie parole potrei discutere con lui?14 Quantus ergo sum ego, ut respondeam ei
et loquar delectis verbis cum eo?
15 Anche se avessi qualche ragione, non oserei replicare; ma implorerei la clemenza del mio giudice.15 Quia, etiamsi iustus essem, non responderem,
sed meum iudicem deprecarer;
16 Ed anche se esaudisse le mie suppliche, non crederei che Egli abbia avuto riguardo alla mia voce.16 et, cum invocantem exaudierit me,
non credam quod audierit vocem meam.
17 Chè Egli mi potrebbe schiacciare in un turbine, e moltiplicare le mie piaghe anche senza ragione.17 In turbine enim conteret me
et multiplicabit vulnera mea etiam sine causa.
18 Non lascerebbe riposare il mio spirito, mi sazierebbe di amarezze.18 Non concedit requiescere spiritum meum
et implet me amaritudinibus.
19 Se si ricorre alla forza, Egli è potentissimo; se alla giustizia, nessuno ardirà testimoniare in mio favore.19 Si fortitudo quaeritur, robustissimus est;
si iudicium, quis eum arcesserit?
20 Se vorrò giustificarmi, la mia stessa bocca mi condannerà; se dimostrerò d essere innocente, Egli mi proverebbe reo.20 Si iustificare me voluero, os meum condemnabit me;
si innocentem ostendero, pravum me comprobabit.
21 Anche se fossi giusto, non lo saprebbe l'anima mia, e mi sarà di tedio la vita.21 Etiamsi simplex fuero, hoc ipsum ignorabit anima mea,
et contemnam vitam meam.
22 Questo solo io dico: Egli fa perire l'innocente e il reo.22 Unum est, quod locutus sum:
Et innocentem et impium ipse consumit.
23 Or se Egli flagella, uccida subito, e non rida delle pene degli innocenti.23 Si subito flagellum occidat,
de afflictione innocentium ridebit.
24 La terra è in mano dell'empio. Egli mette una benda agli occhi dei suoi giudici. E chi è se non lui?24 Terra data est in manus impii,
vultum iudicum eius operit;
quod si non ille est, quis ergo est?
25 I miei giorni passarono più veloci d'un corriere, son fuggiti senza vedere la felicità;25 Dies mei velociores fuerunt cursore:
fugerunt et non viderunt bonum;
26 Son passati come navi che portan frutta, come aquila che piomba sulla preda.26 pertransierunt quasi naves arundineae,
sicut aquila volans ad escam.
27 Anche se dico: Non parlerò più così, si altera la mia faccia tra gli strazi del dolore,27 Cum dixero: Obliviscar maerorem meum,
commutabo faciem meam et hilaris fiam,
28 Torno a temere per ogni mia azione, sapendo che non la risparmi al peccatore.28 vereor omnes dolores meos,
sciens quod non iustificaveris me.
29 E se anche così son reo, a che affaticarmi invano?29 Si autem et sic impius sum,
quare frustra laboravi?
30 Quand'anche mi lavassi con acqua di neve e splendessero per la gran mondezza le mie mani,30 Si lotus fuero quasi aquis nivis,
et lixivo mundavero manus meas,
31 tu mi tingeresti di sozzura e le mie vesti m'avrebbero in orrore.31 tamen sordibus intinges me,
et abominabuntur me vestimenta mea.
32 Infatti non avrò da rispondere a un uomo come me che possa con me e al par di me andar al giudizio:32 Neque enim viro, qui similis mei est, respondebo;
nec vir, quocum in iudicio contendam.
33 non c'è chi possa riprendere l'uno e l'altro e metter la sua mano su tutti e due.33 Non est qui utrumque valeat arguere
et ponere manum suam in ambobus.
34 Ritiri Egli da me la sua verga, cessi di spaventarmi il suo terrore,34 Auferat a me virgam suam,
et pavor eius non me terreat.
35 e allora gli parlerò senza averne paura; ma col timore non posso rispondere ».35 Loquar et non timebo eum;
quia sic non mecum ipse sum.