Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 24


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Per l'Onnipotente i tempi non sono celati: ma color che conoscono Lui, ignorano i giorni suoi.1 Cur ab Omnipotente non sunt abscondita tempora,
qui autem noverunt eum, ignorant dies illius?
2 Vi son di quelli che spostano i confini, rubano i greggi e li pascolano [per loro profitto];2 Alii terminos transtulerunt,
diripuerunt greges et paverunt eos.
3 l'asino degli orfani essi portano via, prendono in pegno il bove della vedova;3 Asinum pupillorum abegerunt
et abstulerunt pro pignore bovem viduae.
4 sconvolgono i progetti dei poverelli, opprimono tutti i meschini della contrada.4 Subverterunt pauperum viam,
et simul se occultare coacti sunt mansueti terrae.
5 Vi son di quelli che, come onagri nel deserto, vanno fuori al loro lavoro: accorti sono essi a far preda, apprestando il pane ai figliuoli:5 Alii, quasi onagri in deserto,
egrediuntur ad opus suum:
vigilantes ad praedam
in terra arida ad panem liberis.
6 mietono nel campo che non è loro, e vendemmiano la vigna di chi hanno oppresso;6 Agrum non suum demetunt
et vineam peccatoris vindemiant.
7 rimandano nuda la gente, togliendo le vesti a coloroche non hanno copertura per il freddo,7 Nudi pernoctant sine indumento,
nec est eis operimentum in frigore.
8 che dalle piogge dei monti restano inzuppatie per mancanza di riparo s'abbracciano alle rupi;8 Imbre montium rigantur
et non habentes refugium adhaerent rupibus.
9 commettono violenza depredando gli orfani, e la turba dei poveri spogliano;9 Abripuerunt pupillum ab ubere
et pauperem pignori sumpserunt;
10 a gente nuda che va senza vestito ed è affamata, essi tolgono le spighe;10 nudi et incedentes absque vestitu
et esurientes portant spicas.
11 passano il meriggio fra i mucchi di coloroche soffron sete calcando gli strettoi:11 Inter muros oleum expresserunt
et calcatis torcularibus sitiunt.
12 fecero gemere dalle città gli uomini, e l'anima dei trafitti grida, e Dio non permette che s'allontani l'invendicato.12 De civitatibus morientes ingemuerunt,
et anima vulneratorum clamavit,
et Deus non ponit aurem ad precem.
13 Questi stessi sono ribelli alla luce, non conoscono le sue vie, nè battono i suoi sentieri;13 Ipsi fuerunt rebelles lumini,
nescierunt vias eius
nec morati sunt in semitis eius.
14 di buon mattino si leva l'omicida, uccide il misero e il poverello: di notte poi fa da ladro;14 Mane primo consurgit homicida,
interficit egenum et pauperem;
per noctem vero erit quasi fur.
15 l'occhio dell'adultero spia la caliginedicendo: - Occhio non mi scorgerà! -e si mette un velame sulla faccia;15 Oculus adulteri observat caliginem
dicens: “Non me videbit oculus”;
et operiet vultum suum.
16 scassina [il ladro] nell'oscurità le case, come durante il giorno aveva fissato con i suoi [compagni], poichè hanno in odio la luce:16 Perfodit in tenebris domos, interdiu sese abdiderunt
et ignoraverunt lucem.
17 se ad un tratto appare l'aurora la credono un'ombra di morte, e camminano nelle tenebre come fosse luce.17 Si subito apparuerit aurora, arbitrantur umbram mortis,
nam sunt assueti terroribus umbrae mortis.
18 [Il malvagio] è cosa leggiera sulla superficie delle acque: sia maledetta la sua eredità sulla terra, nè si rivolga il pigiatore alla sua vigna!18 “Levis est super faciem aquae;
maledicta est pars eius in terra,
nec est qui se dirigat ad vineas eius.
19 Ad eccessivo calore passi egli dalle acque della neve, e il suo peccato vada sino agl'ìnferi.19 Siccitas et calor abstulerunt aquas nivium,
et inferi eos, qui peccaverunt.
20 Di lui si scordi la misericordia, la sua dolcezza siano i vermi; non sia egli più ricordato, ma stroncato come albero infruttuoso!20 Sinus matris obliviscatur eius,
dulcedo illius vermes fiant;
non sit in recordatione,
sed conteratur quasi lignum iniquitas.
21 Poichè depredò la sterile che non partorisce, ed alla vedova non fece del bene;21 Male egit cum sterili, quae non parit,
et viduae bene non fecit.
22 atterrò i forti con la sua fortezza, e quando starà in piedi non avrà sicurezza di vita.22 Detraxit fortes in fortitudine sua
et, cum steterit, ille non credet vitae suae.
23 Dio gli dette tempo di penitenza, e costui ne abusa a superbia; ma egli tiene i suoi occhi sulle vie di lui.23 Dedit ei locum securitatis, quo sustentetur;
oculi autem eius sunt in viis illius.
24 S'innalzano essi un momento, e più non esistono; saranno umiliati come ogni cosa, e tolti via, e come cime di spighe saranno recisi.24 Elevati sunt ad modicum et non subsistent,
et humiliabuntur sicut omnia et auferentur
et sicut summitates spicarum conterentur”.
25 Se non è così chi mi accuserà di menzogna, e citarmi avanti a Dio per le mie parole?»25 Quod si non est ita, quis me potest arguere esse mentitum
et ponere in nihilum verba mea? ”.