Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 24


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Per l'Onnipotente i tempi non sono celati: ma color che conoscono Lui, ignorano i giorni suoi.1 Perché all’Onnipotente non restano nascosti i tempi,
mentre i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?
2 Vi son di quelli che spostano i confini, rubano i greggi e li pascolano [per loro profitto];2 I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le conducono al pascolo;
3 l'asino degli orfani essi portano via, prendono in pegno il bove della vedova;3 portano via l’asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4 sconvolgono i progetti dei poverelli, opprimono tutti i meschini della contrada.4 Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese devono nascondersi.
5 Vi son di quelli che, come onagri nel deserto, vanno fuori al loro lavoro: accorti sono essi a far preda, apprestando il pane ai figliuoli:5 Ecco, come asini selvatici nel deserto
escono per il loro lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di cibo,
la steppa offre pane per i loro figli.
6 mietono nel campo che non è loro, e vendemmiano la vigna di chi hanno oppresso;6 Mietono nel campo non loro,
racimolano la vigna del malvagio.
7 rimandano nuda la gente, togliendo le vesti a coloroche non hanno copertura per il freddo,7 Nudi passano la notte, senza vestiti,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8 che dalle piogge dei monti restano inzuppatie per mancanza di riparo s'abbracciano alle rupi;8 Dagli acquazzoni dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
9 commettono violenza depredando gli orfani, e la turba dei poveri spogliano;9 Strappano l’orfano dal seno della madre
e prendono in pegno il mantello del povero.
10 a gente nuda che va senza vestito ed è affamata, essi tolgono le spighe;10 Nudi se ne vanno, senza vestiti,
e sopportando la fame portano i covoni.
11 passano il meriggio fra i mucchi di coloroche soffron sete calcando gli strettoi:11 Sulle terrazze delle vigne frangono le olive,
pigiano l’uva e soffrono la sete.
12 fecero gemere dalle città gli uomini, e l'anima dei trafitti grida, e Dio non permette che s'allontani l'invendicato.12 Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l’anima dei feriti grida aiuto,
ma Dio non bada a queste suppliche.
13 Questi stessi sono ribelli alla luce, non conoscono le sue vie, nè battono i suoi sentieri;13 Vi sono di quelli che avversano la luce,
non conoscono le sue vie
né dimorano nei suoi sentieri.
14 di buon mattino si leva l'omicida, uccide il misero e il poverello: di notte poi fa da ladro;14 Quando non c’è luce si alza l’omicida
per uccidere il misero e il povero;
nella notte va in giro come un ladro.
15 l'occhio dell'adultero spia la caliginedicendo: - Occhio non mi scorgerà! -e si mette un velame sulla faccia;15 L’occhio dell’adultero attende il buio
e pensa: “Nessun occhio mi osserva!”,
e si pone un velo sul volto.
16 scassina [il ladro] nell'oscurità le case, come durante il giorno aveva fissato con i suoi [compagni], poichè hanno in odio la luce:16 Nelle tenebre forzano le case,
mentre di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
17 se ad un tratto appare l'aurora la credono un'ombra di morte, e camminano nelle tenebre come fosse luce.17 infatti per loro l’alba è come spettro di morte,
poiché sono abituati ai terrori del buio fondo.
18 [Il malvagio] è cosa leggiera sulla superficie delle acque: sia maledetta la sua eredità sulla terra, nè si rivolga il pigiatore alla sua vigna!18 Fuggono veloci sul filo dell'acqua;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si incamminano più per la strada delle vigne.
19 Ad eccessivo calore passi egli dalle acque della neve, e il suo peccato vada sino agl'ìnferi.19 Come siccità e calore assorbono le acque nevose,
così il regno dei morti il peccatore.
20 Di lui si scordi la misericordia, la sua dolcezza siano i vermi; non sia egli più ricordato, ma stroncato come albero infruttuoso!20 Lo dimenticherà il seno materno,
i vermi lo gusteranno,
non sarà più ricordato
e l’iniquità sarà spezzata come un albero.
21 Poichè depredò la sterile che non partorisce, ed alla vedova non fece del bene;21 Maltratta la sterile che non genera,
alla vedova non fa alcun bene.
22 atterrò i forti con la sua fortezza, e quando starà in piedi non avrà sicurezza di vita.22 Con la sua forza egli trascina i potenti,
risorge quando già disperava della vita.
23 Dio gli dette tempo di penitenza, e costui ne abusa a superbia; ma egli tiene i suoi occhi sulle vie di lui.23 Dio gli concede sicurezza ed egli vi si appoggia,
ma i suoi occhi sono sopra la sua condotta.
24 S'innalzano essi un momento, e più non esistono; saranno umiliati come ogni cosa, e tolti via, e come cime di spighe saranno recisi.24 Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono abbattuti, come tutti sono troncati via,
falciati come la testa di una spiga.
25 Se non è così chi mi accuserà di menzogna, e citarmi avanti a Dio per le mie parole?»25 Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?».