Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 7


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Noli facere mala, et mala non te apprehendent;
1 Non fare il male, e il male non ti prenderà.
2 discede ab iniquitate, et deficiet abs te.
2 Allontanati dall'iniquo, e i mali si allontaneranno da te.
3 Fili, non semines in sulcis iniustitiae
et non metes ea in septuplum.
3 Figlio, non seminare i mali nei solchi dell'ingiustizia, per non averne a raccogliere il settuplo.
4 Noli quaerere a Domino ducatum
neque a rege cathedram honoris.
4 Non chiedere al Signore d'essere al potere, nè al re un seggio d'onore.
5 Non te iustifices ante Deum,
quoniam agnitor cordis ipse est;
et penes regem noli velle videri sapiens.
5 Non ti giustificare dinanzi a Dio, perchè Egli conosce il cuore, e non voler apparir sapiente davanti al re.
6 Noli quaerere fieri iudex,
nisi valeas virtute irrumpere iniquitates;
ne forte extimescas faciem potentis
et ponas scandalum in aequitate tua.
6 Non cercar di diventar giudice, se non hai petto di fiaccare l'iniquità, affinchè non avvenga che tu, temendo la faccia del potente, ponga una pietra di inciampo alla tua equità.
7 Non pecces in multitudinem civitatis
nec te immittas in populum.
7 Non offender tutta la popolazione d'una città e non ti gettare in mezzo alla folla.
8 Neque alliges duplicia peccata;
nec enim in uno eris immunis.
8 Non aggiungere peccato a peccato, perchè nemmeno per uno solo sarai esente dalla pena.
9 Noli esse pusillanimis in oratione tua;
9 Guardati dall'essere pusillani me nel tuo cuore.
10 exorare et facere eleemosynam ne despicias.
10 Non trascurare di pregare e di far l'elemosina.
11 Ne dicas: “ In multitudine munerum meorum respiciet Deus
et, offerente me Deo altissimo, munera mea suscipiet ”.
11 Non dire: « Dio avrà riguardo alla moltitudine dei miei doni, e quando offrirò all'Altissimo Dio i miei doni, li accetterà ».
12 Non irrideas hominem in amaritudine animae;
est enim, qui humiliat et exaltat, circumspector Deus.
12 Non deridere l'uomo che è nell'amarezza dell'anima, perchè colui che umilia ed esalta è Dio, che tutto vede.
13 Noli arare mendacium adversus fratrem tuum
neque in amicum similiter facias.
13 Non se minar menzogne contro il tuo fratello e non lo far nemmeno contro il tuo amico.
14 Noli velle mentiri omne mendacium,
assiduitas enim illius non est bona.
14 Guardati da ogni sorta di menzogna, perchè l'abitudine di mentire non è buona.
15 Noli verbosus esse in multitudine presbyterorum
et non iteres verbum in oratione tua.
15 Non esser parolaio nell'adunanza degli anziani, e non ripetere le parole nella tua orazione.
16 Non oderis laboriosa opera
et rusticationem creatam ab Altissimo.
16 Non aver ripugnanza per le opere faticose, nè per l'agricoltura, creata dall'Altissimo.
17 Non te reputes in multitudine indisciplinatorum;
17 Non ti associare alla turba degli indisciplinati.
18 memento irae, quoniam non tardabit.
18 Ricordati dell'ira, che non sarà lenta a venire.
19 Humilia valde spiritum tuum,
quoniam vindicta carnis impii ignis et vermis.
19 Umilia pròfondamente il tuo spirito, perchè il fuoco e il verme saranno il castigo della carne dell'empio.
20 Noli commutare amicum cum pecunia
neque fratrem carissimum cum auro Ophir.
20 Non romper le relazioni con un amico che tarda a renderti del danaro, e non disprezzare un fratello carissimo per l'oro.
21 Noli discedere a muliere sensata et bona,
quam sortitus es in timore Domini;
gratia enim verecundiae illius super aurum.
21 Non ti separare dalla donna sensata e buona che tu hai avuta in sorte nel timore del Signore, perchè la grazia della sua verecondia vai più dell'oro.
22 Non laedas servum operantem in veritate
neque mercennarium dantem animam suam.
22 Non maltrattare il servo che lavora con fedeltà, nè il mercenario che per te consuma la sua vita.
23 Servus sensatus sit tibi dilectus quasi anima tua;
non defraudes illum libertate
neque inopem derelinquas illum.
23 Un servo intelligente amalo come te stesso, non lo defraudare della sua libertà, non lo lasciare in miseria.
24 Pecora tibi sunt? Attende illis,
et, si sunt utilia, perseverent apud te.
24 Hai dei bestiami? Prendine cura e se ti sono utili falli restare presso di te.
25 Filii tibi sunt? Erudi illos
et curva a pueritia cervicem illorum.
25 Hai dei figlioli? Istruiscili e piegali alla sottomissione sin dall'infanzia.
26 Filiae tibi sunt? Serva corpus illarum
et non ostendas hilarem faciem tuam ad illas.
26 Hai delle figliole? Veglia sulla loro persona, e non mostrar loro il viso troppo ridente.
27 Trade filiam, et grande opus feceris,
et homini sensato da illam.
27 Marita la figliola, ed avrai fatto un'opera grande; ma dalla ad un uomo assennato.
28 Mulier si est tibi secundum animam tuam, non proicias illam,
sed odibili non credas teipsum.
In toto corde tuo
28 Se hai una moglie secondo il tuo cuore, non la mandar via, e di quella a cui non vuoi bene non ti fidare.
29 honora patrem tuum
et gemitus matris tuae ne obliviscaris.
29 Con tutto il tuo cuore onora tuo padre, e non ti scordare dei gemiti di tua madre.
30 Memento quoniam, nisi per illos, natus non fuisses;
et quid retribues illis, quomodo et illi tibi?
30 Ricordati che senza di essi non sa resti nato e rendi ad essi secondo il bene che ti han fatto.
31 In tota anima tua time Dominum
et sacerdotes illius sanctifica.
31 Con tutta l'anima tua temi il Signore, e venera i suoi sacerdoti.
32 In omni virtute tua dilige eum, qui te fecit,
et ministros eius ne derelinquas.
32 Con tutte le tue forze ama colui che t'ha creato, e non lasciare in abbandono i suoi ministri.
33 Honora Deum ex tota anima tua
et honorifica sacerdotes.
33 Onora Dio con tutta l'anima tua, rispetta i sacerdoti, e e purificati colle spalle.
34 Da illis partem, sicut mandatum est tibi,
primitiarum et purgationis et de neglegentia
34 Dà ad essi, secondo il precetto che ne hai ricevuto, la parte delle primizie e dell'espiazione e delle negligenze purificati con poche (vittime).
35 et armum in oblationem
et sacrificium sanctificationis et primitias sanctorum.
35 Offrirai al Signore le spal e delle tue vittime, il sacrifizio di santificazione, e le primizie delle cose sante.
36 Et pauperi porrige manum tuam,
ut perficiatur propitiatio et benedictio tua.
36 Stendi al povero la tua mano, affinchè sia perfetta la tua propiziazione e e la tua benedizione.
37 Gratia dati in conspectu omnis viventis,
sed et mortuo non prohibeas gratiam.
37 La tua riconoscenza apparisca a tutti i viventi, e non negare la tua carità ai morti,
38 Non desis plorantibus in consolatione
et cum lugentibus luge.
38 Non mancare di porger consolazione a chi piange, e tieni compagnia agli afflitti.
39 Non te pigeat visitare infirmum,
ex his enim in dilectione firmaberis.
39 Non ti rincresca visitare il malato, chè in tal maniera t'affermerai nella carità.
40 In omnibus operibus tuis memorare novissima tua
et in aeternum non peccabis.
40 In tutte le tue azioni ricorda i tuoi novissimi, e non peccarai in eterno.