Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giobbe 19


font
NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Respondens autem Iob dixit:
1 Giobbe prese a dire:
2 “ Usquequo affligitis ani mam meam
et atteritis me sermonibus?
2 «Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3 En decies obiurgatis me
et non erubescitis opprimentes me.
3 Sono dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate in modo sfacciato.
4 Nempe, etsi erravi,
mecum erit error meus.
4 È poi vero che io abbia sbagliato
e che persista nel mio errore?
5 Si vos contra me erigimini
et arguitis me opprobriis meis,
5 Davvero voi pensate di prevalere su di me,
rinfacciandomi la mia vergogna?
6 saltem nunc intellegite quia Deus non aequo iudicio afflixerit me
et rete suo me cinxerit.
6 Sappiate dunque che Dio mi ha schiacciato
e mi ha avvolto nella sua rete.
7 Etsi clamo: Vim patior!, non exaudior;
si vociferor, non est qui iudicet.
7 Ecco, grido: “Violenza!”, ma non ho risposta,
chiedo aiuto, ma non c’è giustizia!
8 Semitam meam circumsaepsit, et transire non possum;
et in calle meo tenebras posuit.
8 Mi ha sbarrato la strada perché io non passi
e sui miei sentieri ha disteso le tenebre.
9 Spoliavit me gloria mea
et abstulit coronam de capite meo.
9 Mi ha spogliato della mia gloria
e mi ha tolto dal capo la corona.
10 Destruxit me undique, et pereo,
et evellit quasi arborem spem meam.
10 Mi ha distrutto da ogni parte e io sparisco,
ha strappato, come un albero, la mia speranza.
11 Iratus est contra me furor eius,
et sic me habuit quasi hostem suum.
11 Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12 Simul venerunt turmae eius
et fecerunt sibi viam adversus me
et obsederunt in gyro tabernaculum meum.
12 Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono tracciate la strada contro di me;
si sono accampate intorno alla mia tenda.
13 Fratres meos longe fecit a me,
et noti mei quasi alieni recesserunt a me.
13 I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino i miei familiari mi sono diventati estranei.
14 Dereliquerunt me propinqui mei,
et, qui me noverant, obliti sunt mei.
14 Sono scomparsi vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato
15 Inquilini domus meae et ancillae meae sicut alienum habuerunt me,
et quasi peregrinus fui in oculis eorum.
15 gli ospiti di casa;
da estraneo mi trattano le mie ancelle,
sono un forestiero ai loro occhi.
16 Servum meum vocavi, et non respondit;
ore proprio deprecabar illum.
16 Chiamo il mio servo ed egli non risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.
17 Halitum meum exhorruit uxor mea,
et fetui filiis uteri mei.
17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio ribrezzo ai figli del mio grembo.
18 Vel infantes despiciebant me
et, cum surgerem, detrahebant mihi.
18 Anche i ragazzi mi disprezzano:
se tento di alzarmi, mi coprono di insulti.
19 Abominati sunt me quondam consiliarii mei;
et, quem maxime diligebam, aversatus est me.
19 Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
20 Pelli meae, consumptis carnibus, adhaesit os meum,
et evanuit cutis mea circa dentes meos.
20 Alla pelle si attaccano le mie ossa
e non mi resta che la pelle dei miei denti.
21 Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos, amici mei,
quia manus Domini tetigit me.
21 Pietà, pietà di me, almeno voi, amici miei,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22 Quare persequimini me sicut Deus
et carnibus meis non saturamini?
22 Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23 Quis mihi tribuat, ut scribantur sermones mei?
Quis mihi det, ut exarentur in libro
23 Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24 stilo ferreo et plumbeo,
in aeternum sculpantur in silice?
24 fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
25 Scio enim quod redemptor meus vivit
et in novissimo super pulvere stabit;
25 Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26 et post pellem meam hanc, quam abstraxerunt,
et de carne mea videbo Deum.
26 Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27 Quem visurus sum ego ipse,
et oculi mei conspecturi sunt, et non alienum.
Consumpti sunt renes mei in sinu meo.
27 Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro.
Languisco dentro di me.
28 Si ergo nunc dicitis: “Quomodo persequemur eum
et radicem verbi inveniemus contra eum?”,
28 Voi che dite: “Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?”,
29 timete a facie gladii,
quoniam ultor iniquitatum gladius est;
et scitote esse iudicium ”.
29 temete per voi la spada,
perché è la spada che punisce l’iniquità,
e saprete che c’è un giudice».