Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Ezechiele 31


font
BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 L'anno undecimo, il terzo mese, il primo del mese, il Signore parlommi, dicendo:1 Nell'anno undicesimo, il primo del terzo mese, mi giunse la parola del Signore:
2 Figliuolo dell'uomo, di a Faraone re dell'Egitto, e al suo popolo: A chi se' tu simile in tua grandezza?2 "Figlio dell'uomo, di' al faraone, re d'Egitto, e alla moltitudine dei suoi sudditi: A che cosa somigli nella tua grandezza?
3 Eccoti Assur qual cedro sul Libano di belle braccia, ombroso di frondi, sublime di altezza, la cui vetta tra' densi rami s'innalza.3 Ecco: a una conifera, a un cedro sul Libano di belle fronde, di sito ombroso e d'altezza sublime, la cui cima svetta tra le nubi.
4 Lo nudriron le acque, e una perenne fiumana lo fece salire in atto; l'umore correva intorno alle sue radici, ed ei facea passare i suoi ruscelli a tutte le piante di quella regione.4 Le acque lo ingrandirono, l'abisso lo fece crescere; esso faceva scorrere i suoi fiumi attorno, dov'era piantato, e alimentava i suoi canali per tutti gli alberi della campagna.
5 Per questo ei superò in altezza le piante tutte del paese, e i rami suoi si moltiplicarono, e s'ingrandirono mercè delle acque abbondanti.5 Così lo fece crescere alto più di ogni albero della campagna; si moltiplicarono i suoi virgulti, si allungarono i suoi rami per le grandi acque da quello alimentate.
6 E com' ei gettava grand' ombra, su' rami di lui fecer nido gli uccelli tutti dell'aria, e sotto alle sue frondi partorirono tutte le bestie della foresta, e all'ombra di lui si ricoverava una turba di moltissime genti.6 Tra i suoi virgulti si posavano tutti gli uccelli del cielo, sotto i suoi rami figliavano tutte le bestie della campagna e alla sua ombra sedevano tutte quante le genti.
7 Ed egli era bellissimo per sua grandezza, e per l'ampiezza de' rami suoi: conciossiachè erano le sue radici presso ad acque copiose.7 Era bello nella sua grandezza, nell'ampiezza del suo fogliame, poiché aveva le radici presso le grandi acque.
8 Più alti cedri di lui non furono nel paradiso di Dio, non arrivavano alla sua vetta gli abeti, e i platani non agguagliavano de' suoi rami l'ampiezza: nissuna pianta del paradiso di Dio fu da assomigliare a luì, e alla bellezza di lui.8 Neanche i cedri lo superavano nel giardino di Dio, i cipressi non somigliavano ai suoi virgulti e i platani non erano come i suoi rami; nessun albero nel giardino di Dio gli somigliava per la bellezza.
9 Perch'io lo feci sì bello, e di molti, e fitti rami, ebber di lui gelosia tutte le deliziose piante, che erano nel paradiso di Dio.9 Bello lo feci nell'abbondanza delle sue foglie; lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden, che erano nel giardino di Dio".
10 Per questo così dice il Signore Dio: Perchè egli si è levato in altezza, e ha alzata la verdeggiante, ed ombrosa sua cima, e il cuore di lui s'insuperbì di sua elevazione,10 Perciò così dice il Signore Dio: "Poiché si è innalzato tanto, ha fatto svettare tra le nubi la sua cima e si è montato la testa per la sua sublimità,
11 Lo ho io dato in potere del più forte trai popoli: ei ne farà quel, che vorrà: secondo la sua empietà io lo ho rigettato.11 lo voglio dare in balìa dell'ariete delle genti che lo tratterà secondo la sua malvagità: io l'ho rigettato.
12 E gente straniera, e i più crudeli trai popoli lo troncheranno, e lo getteranno sui monti, e i rami di lui cadran per tutte le valli, e le spezzate sue frondi sopra tutte le rupi della terra, e tutti i popoli della terra fuggiranno da' padiglione di lui, e lo abbandoneranno.12 Popoli stranieri, le peggiori tra le genti, l'hanno tagliato, l'hanno gettato sui monti e le sue foglie caddero in ogni valle; furono spezzati i suoi rami in ogni gola sulla terra, si allontanarono dalla sua ombra tutti i popoli della terra; l'hanno abbandonato.
13 Sopra le rovine di lui poseranno gli uccelli dell'aria, e sui rami di lui sederanno tutte le bestie della terra.13 Tra il suo fogliame si posano tutti gli uccelli del cielo, presso i suoi rami sono tutte le bestie della campagna.
14 Per la qual cosa nissuno degli alberi posti lungo le acque s'innalzerà alla sua grandezza, e non eleverà la sua cima trai densi rami, e fronzuti; né saran fermi nella loro altezza tutti quest'alberi innaffiati dalle acque; perocché tutti sono dati in poter di morte nell'infima terra insieme co' figliuoli degli uomini, tra color, che scendono nel sepolcro.14 Ciò perché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nella sua altezza e, facendo svettare la sua cima tra le nubi, non si erga orgoglioso nella sua sublimità poiché è irrigato. Poiché tutti sono destinati alla morte, al trapasso nella regione sotterranea in mezzo ai figli degli uomini, tra quelli che scendono nella fossa".
15 Questo cose dice il Signore Dio: Nel dì, in cui egli cadde nell'inferno, io feci fare lutto grande, lo sommersi nell'abisso: e trattenni i suoi fiumi, e arrestai le grandi acque: si rattristò per cagion di lui il Libano, e tutte le piante dei campi si scossero.15 Così dice Dio, il Signore Dio: "Nel giorno della sua discesa negli inferi ho riempito di tristezza e ho chiuso per lui l'abisso; ho frenato i suoi fiumi e le grandi acque sono state fermate, ho reso afflitto per lui il Libano e tutti gli alberi della campagna sono rimasti svigoriti.
16 Col fracasso di sua rovina feci tremar le nazioni, quand' io lo feci cader nell'inferno con quelli, che calavano in quella fossa; e nel fondo della terra si consolarono tutte le piante dell'orto di delizie insigni, e famose del Libano, le quali erano tutte innaffiate dalle acque.16 Al fragore della sua caduta ho scosso le genti quando l'ho fatto scendere negl'inferi, con quelli che scendono nella fossa. Si consolavano sotto terra tutti gli alberi dell'Eden, la parte migliore del Libano, tutti gli alberi presso le acque.
17 Perocché nell'inferno tra que', che periron di spada, disceser con lui tutti quelli, i quali, essendo il suo braccio, all'ombra di lui sedevano tralle nazioni.17 Infatti anch'essi con lui sono scesi negl'inferi con i feriti di spada, essi che pure dimoravano alla sua ombra tra le genti.
18 A chi se' tu simile, o illustre, e sublime tralle piante del giardin di delizia? Ecco, che colle piante di quel giardino tu se' stato cacciato nel fondo della terra: tu dormirai tralli incirconcisi, con que', che furono uccisi di spada. Così sarà di Faraone, e di tutta la sua gente, dice il Signore Dio.18 E adesso a chi somigli per gloria e grandezza tra gli alberi dell'Eden? Ti hanno fatto scendere assieme agli alberi dell'Eden sotto terra! Dormirai tra gl'incirconcisi, fra i trafitti di spada. Questo è il faraone e tutta la sua moltitudine". Oracolo del Signore Dio.