Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Ezechiele 41


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1Ed ei m'introdusse nel tempio, e misurò gli stipiti (che aveano) sei cubiti di latitudine dall'una parte, sei cubiti dall'altra, larghezza del tabernacolo,2E la larghezza della porta era di dieci cubiti, e i lati della porta aveano ognuno cinque cubiti. E misurò la lunghezza del Santo di quaranta cubiti, e la larghezza di venti cubiti.3Ed entrato dentro nella parte interiore misurò uno stipite della porta, che era di due cubiti, e la porta di sei cubiti, e la larghezza della porta di sette cubiti.4E misurò la sua lunghezza, che era di venti cubiti, e la sua larghezza di venti cubiti davanti al tempio; e mi disse: Questo è il Santo de santi.5E misurò la grossezza del muro della casa, che era sei cubiti, e la larghezza dei lati dappertutto intorno alla casa era di quattro cubiti.6E i lati uniti l'uno all'altro facevano due volte trentatre (camere), ed eranvi le prominenze nella parete della casa ai lati all'intorno, affinchè sostenesser (le camere), senza che si toccasse il muro del tempio.7Ed eravi uno spazio rotondo, e una scala a chiocciola, che conduceva in alto, e girando portava alla camera più alta. Quindi il tempio nelle parti superiori era più largo, e così passando pel palco di mezzo salivasi dal più basso al più alto.8E osservai l'altezza della casa all'intorno, i suoi lati aveano in fondo la misura d'una canna, sei cubiti.9E la larghezza della muraglia di fuori (era) di cinque cubiti; e la casa interiore era cinta da quei lati della casa.10E tralle camere una estensione diventi cubiti da ogni parte della casa,11E le porte delle camere (erano) per andare all'orazione: una porta a settentrione, e una a mezzodì; e la larghezza del luogo per l'orazione di cinque cubiti per ogni parte.12E l'edificio, che era separatole, o volto verso la parte del mare, era in larghezza di settanta cubiti, e la muraglia dell'edificio di cinque cubiti larga per ogni parte, e lunga novanta cubiti.13E misurò la lunghezza della casa, cento cubiti, e l'edificio, che era separato, e le sue mura, avean cento cubiti di lunghezza.14E lo spazio, che era dinanzi alla casa e dinanzi all'edificio separato, verso oriente, era di cento cubiti.15E misurò la lunghezza dell'edificio, che era dirimpetto a quello, che era separato, e che gli stava per di dietro, e i portici da ambe le parti, cento cubiti; e il tempio interiore, e i vestiboli dell'atrio.16I liminari, e le finestre obblique,e i portici (che erano) all'intorno da tre parti dirimpetto a ciascun liminare, che era ricoperto di legname all'intorno: e la terra fino alle finestre; e le finestre sopra le porte erano chiuse17E fino alla casa interiore, e al di fuori misurò tutta la muraglia all'intorno, e dentro, e fuori.18E le sculture de' Cherubini, e delle palme: conciossiachè tra Cherubino, e Cherubino vi era una palma; e ogni Cherubino avea due facce;19La faccia d'uomo verso una palma da un lato, la faccia di lione verso l'altra palma da un altro lato, scolpite per tutto il giro della casa.20Le sculture de' Cherubini, e delle palme (erano) nella muraglia del tempio da terra sino a tutta l'altezza della porta.21La porta era quadrangolare; la faccia del santuario corrispondente (a quella del santo) in prospetto l'una dell'altra,22Dell'altare di legno l'altezza era di tre cubiti, e la lunghezza di due cubiti: e i suoi angoli, e la sua superficie, e i lati erano di legno. E quegli disse a me: Ecco la mensa (che sta) dinanzi al Signore.23E due porte erano nel tempio, e nel santuario.24E nelle due porte erano dall'una parte, e dall'altra due piccole porte, che si ripiegavano una parte sopra l'altra, sendovi doppie imposte dall'una, e dall'altra parte delle porte.25E nelle stesse porte del tempio erano scolpiti de' Cherubini, e delle palme, come erano anche nelle mura: per la qual cosa eziandio il legname nella fronte del vestibolo di fuora avea maggior saldezza.26E al di sopra (erano) le finestre oblique; e le figure delle palme di qua, e di là nelle fiancate del vestibolo, lungo i lati della casa, e nella estensione delle mura.

Note:

41,1-2:M'introdusse nel tempio. Nel santo, nella prima parte di quello, che propriamente dicesi tempio: la seconda parte era il Santo de' santi.
E misurò gli stipiti (che aveano) sei cubiti di latitudine ec. Cioè misurò la grossezza della muraglia, che se parava il santo dal vestibolo, nella qual muraglia era una porta larga dieci cubiti. Da ambedue i lati della porta restavano cinque cubiti di muraglia da una parte, e cinque dall'altra parte, onde questi dieci cubiti uniti a' dieci cubiti della porta facevano tutta la larghezza del santo, la quale era di venti cubiti, come la lunghezza era di quaranta cubiti.
Fanno oscurità quelle parole del primo versetto, latitu dinem tabernaculi. Ma sembra, che dee intendersi ripetuto: Et mensus est: e unendo ciò col verso seguente, il senso correrà assai chiaro: E misurò la larghezza del tabernacolo: or la larghezza della porta era di dieci cubiti, e i lati della porta ec.

41,3-4:Ed entrato dentro nella parte interiore ec. Entrato nel Santo de' santi misurò la muraglia, dove era la porta, la qual muraglia avea di grossezza due cubiti: la larghezza della porta era di sei cubiti, e vi erano ancora sette cubiti di muraglia da un lato della porta, e sette dall'altro lato, e questi quattordici cubiti uniti co' sei cubiti della porta facevano venti cubiti, larghezza totale del santuario. La lunghezza parimente era di venti cubiti; onde il santuario era quadrato. Quelle parole: davanti al tempio, ovvero, davanti alla faccia del tempio, significano, che per larghezza del santuario s'intende la estensione di quella muraglia dello stesso santuario, la quale guardava il tempio, cioè il santo.

41,5:E la larghezza de' lati dappertutto intorno alla casa era di quattro cubiti. Non ho voluto mutare la significazione letterale della voce latus, benchè qui sembra evidente, che ella non tanto significa i lati della muraglia, quanto le camere annesse agli stessi lati, le quali camere dice, che aveano quattro cubiti di larghezza, e intende certamente delle camere del primo piano; perocchè quelle del secondo crescevano di un cubito,e quelle del terzo di un altro cubito. Nel tempio di Salomone ciascun piano avea un cubito di più, che nel tempio del nostro Profeta. Vedi III. Reg. v 1. 5. 6.

41,6:E i lati uniti l'uno all'altro ec. Ne' tre lati della casa (al lato orientale, dove era la porta, non erano camere) si trovavano le camere, che erano in tutto sessantasei. Le prominenze lasciate nel muro del tempio servivano a sostenere le travi di queste camere, le quali travi non erano incastrate nel muro, nè penetravano il muro, come porta il Caldeo. Vedi III. Reg. VI. 5.

41,7:Ed eravi uno spazio rotondo. Lo spazio della scala a chiocciola, per cui salivasi a' piani delle camere. Quindi il tempio nelle parti superiori era più largo. Il muro del tempio si ristringeva andando in su, e lasciava maggiore ampiezza per le camere. Vedi il detto luogo del terzo libro de' Re. Abbiam già veduto più volte, come la voce tempio si prende per tutte le parti di quel grandissimo edificio, e per tutti gli annessi del medesimo, onde non è meraviglia, se in vece di dire, che si allargavan le camere, dicasi, che il tempio si allargava.

41,8:E osservai l'altezza della casa all'intorno. Chiama altezza della casa le ultime stanze, cioè le più alte, le quali dice, che misurate nella ima loro parte (ch' ei chiama fondamento) aveano una canna, cioè sei cubiti di lunghezza, e sei cubiti di larghezza. Non ho saputo trovare sposizione più adeguata di questo versetto.

41,9:E la larghezza della muraglia di fuori (era) di cinque cubiti. Il muro esteriore de' tre piani di camere, che erano ne' tre lati del tempio avea cinque cubiti di grossezza.
E la casa interiore era cinta ec. Il tempio da' tre lati, di settentrione, occidente, e mezzodì veniva cinto da quei tre piani di camere, ed era, per così dire, dentro a quest'altra fabbrica.

41,10:E tralle camere una estensione ec. Tralle camere del portico de' sacerdoti, e quelle, che erano attorno al tempio eravi uno spazio vacuo di venti cubiti, che girava attorno allo stesso tempio da tutte le parti.

41,11:E le porte delle camere (erano) per andare all'orazione. Sembra indicarsi, che quelle camere del portico aveano due porte, per cui si andava a quelle camere, che erano attorno al tempio, e che in queste seconde si andava a fare orazione; e la larghezza di questo luogo de stinato per l'orazione era di cinque cubiti;perocchè tale era la distanza tral muro del tempio, e il muro di separazione, di cui si parla vers. 9. 10.

41,12:E l'edificio, che era separato, e volto verso la parte del mare, ec. Il mare (Mediterraneo) è posto per l'occidente. Questo edificio più probabilmente egli è l'edifizio delle camere, ovvero oratori, edifizio annesso al tempio, ma separato dal tempio, e si stendeva da oriente in occidente per settanta cubiti; e la muraglia di questo edificio avea cinque cubiti di larghezza, e novanta di lunghezza.

41,13:E misurò la lunghezza della casa, cento cubiti, e l'edificio, ec. Il tempio da oriente in occidente avea cento cubiti di lunghezza. Quanto all'edificio separato, che avea la lunghezza stessa di cento cubiti, comprese le sue mura, alcuni credono, che voglia significare le camere dei sacerdoti dirimpetto al tempio, le quali dalle porte di settentrione, e di mezzodì aveano ugual lunghezza, che il tempio.

41,14:E lo spazio, che era dinanzi alla casa, ec. Lo spazio, o sia la piazza tral tempio, e quell'edificio verso l'oriente era di cento cubiti.

41,15:E misurò la lunghezza dell'edificio, ec. Anche in questo luogo sembra, che la voce edificio, significhi una muraglia, onde il senso sarà tale: il muro che correva tra settentrione, e mezzodì dietro al tempio, e dietro alle abitazioni de' sacerdoti, e i suoi portici, avea cento cubiti di lunghezza.
E il tempio interiore, e i vestiboli dell'atrio. E misurò ancora il tempio interiore ec. Queste ultime parole del versetto 15. sembra, che vanno unite col versetto seguente.

41,16:I limitari, e le finestre oblique, ec. Ovvero le porte e le finestre ec. Misurò le porte, e le finestre, e i portici, che erano attorno al tempio da tre lati; perocchè dalla parte di occidente non eravi portico, ma semplice muraglia.
Dirimpetto a ciascun limitare, che era ricoperto di legname all'intorno. Queste parole fanno qui molta oscurità, se non si vuole staccare le ultime parole: stratum que ligno per gyrum in circuitu, e riferirle al tempio, traducendo in tal guisa: E (misurò) il tempio, che era rivestito di legname di cedro da ogni lato. Ma ripetendo tutte queste cose, delle quali ha parlato nel capo precedente, non ripete quello che ivi ha detto delle loro mi Stre.
E la terra fino alle finestre. E fu misurata la terra, cioè il pavimento, e l'altezza fino alle finestre.
E le finestre sopra le porte erano chiuse. Le finestre aveano le loro gelosie, che le coprivano al di fuora. Altri intendono, che avessero come un piccolo tetto nella parte superiore, il quale le difendesse dalle piogge ec.

41,17:E fino alla casa interiore, e al di fuori ec. La casa interiore ella è il santo de' santi; il di fuori è il santo. L'Angelo misurò le mura tutte dell'uno, e dell'altro.

41,18-19:E le sculture de' Cherubini, ec. Nel terzo libro de' Regi VI. 23. 24. 25. ec. si vede, che il santo, e il santo de' santi erano ornati di colonne tagliate, e scolpite in figura di una palma, e tra colonna, e colonna eravi un Cherubino. Questi Cherubini non aveano se non due facce, la faccia d'uomo, e quella di lione; con l'una faccia guardavano la palma che aveano a destra, coll'altra la palma che restava alla sinistra.

41,20:Le sculture de' Cherubini, e delle palme ec. I Cherubini, e le palme si alzavano da terra quanto si alzava la porta, cioè per quattordici cubiti, Ezee. XL. 48. Da lì in su cominciavano le finestre, l'altezza del tempio es sendo di trenta cubiti, III. Reg. VI. 2.

41,21:La porta (era) quadrangolare. Taluno ha voluto tradurre: la porta era quadrata; ma ciò non può stare. Il Proteta adunque vuol dire, che la porta non era di figura rotonda nella sommità. Le due porte del santo, e del santuario, erano perfettamente simili l'una all'altra, cogli stessi ornamenti ec., e volte l'una verso dell'altra, miran do ambedue verso la stessa regione.

41,22:dell'altare di legno ec. Descrive l'altare dei profu mi, di cui gli angoli, cioè i corni, la superficie (o sia la mensa), e le parti laterali, eran tutte di legno prezioso, coperto dipoi di lamine d'oro. Vedi l'Esodo XXX.
E quegli disse a me: Ecco la mensa ec. Penso con qual che dotto interprete, che queste parole dell'angelo si riferiscano non all'altare dei profumi, ma alla mensa dei pani di proposizione, la qual mensa di passaggio è mostrata a dito dallo stesso Angelo al Profeta.

41,23:E due porte erano nel tempio, e nel santuario. Le porte tanto del santo, come del santuario, ciascuna avea doppie imposte, e si chiudeva di dentro, e di fuori. Ovvero la porta, che conducea dal santo nel santuario, era chiusa con imposte doppie, delle quali le une si aprivano verso il santuario, e le altre verso il santo.

41,24:E nelle due porte erano dall'una ec. Il vero senso di questo luogo sembra esser tale: ogni porta avea le imposte, delle quali ciascuna costava di due parti, che si ripiegavano una parte sopra l'altra, e aprendosi una di queste parti da un lato, l'altra dall'altro, veniva ad aversi una porta piccola, per cui passare dal santo nel santuario, senza che fosse necessario di aprire tutta la porta quant'ella era larga.

41,25:E nelle stesse porte ec. Le porte del santo, e del santuario, erano ornate di Cherubini, e di palme, come si è detto qui innanzi delle pareti del tempio, e questi Cherubini e le palme erano scolpite nel legname delle stesse porte, il quale era perciò di una grossezza tale da potervi cavare simili figure.

41,26:E le figure delle palme di qua, e di là ec. Sendo nelle porte stesse scolpite le figure de' Cherubini, e delle palme, ne veniva, che chiuse le porte sì del santo, come del santuario, si vedeva collo stesso ordine (come delle mura si è detto V. 18. 19.) una palma, e poi un Cherubino, indi un'altra palma, e dipoi un altro Cherubino, sia nelle porte, come ne' fianchi del vestibolo, e in tutto il giro delle mura del santo, e del santo de' santi.