Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ezechiele 46


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1Queste cose dice il Signore Dio: La porta dell'atrio interiore, che guarda a levante, sarà chiusa pei sei giorni lavorativi: il sabato poi sarà aperta, ed aprirassi anche ne' giorni delle calende.2Ed entrerà il principe pel vestibolo della porta di fuori, e si fermerà sul liminare della porta, e i sacerdoti offeriranno per lui l'olocausto, e i sagrifizj di pace. Egli farà sua adorazione sul liminar della porta, e se n'andrà: e la porta non si chiuderà sino alla sera.3E il popolo farà adorazione alla soglia di quella porta i sabati, e le calende dinanzi al Signore.4E questo è l'olocausto, che il principe offerirà al Signore: il giorno di sabato sei agnelli senza macchia, e un ariete senza macchia.5E l'offerta di un ephi (di farina) coll'ariete, e cogli agnelli ne dia quanto a lui pare, e un hin di olio per ogni ephi.6Il dì poi delle calende, un vitella d'armento, che sia senza macchia, sei agnelli, e sei arieti senza macchia.7È un ephi (di farina) per ogni vitello; e un ephi pure offerirà per ogni ariete: quanto poi agli agnelli, darà quello, che gli parrà, e un hin d'olio per ogni ephi.8Ogni volta che il principe dee entrare, entri per la strada del vestibolo della porta (d'oriente), e ne esca per la medesima via.9E quando il popolo della terra entrerà al cospetto del Signore nelle solennità, chi entra ad adorare per la porta settentrionale, esca per la porta di mezzodì; chi poi entra per la porta di mezzodì, esca per la porta settentrionale: non uscirà alcuno per la porta, per cui è entrato, ma per quella, che le sta dirimpetto.10E il principe in mezzo di essi entrerà con què, che entrano, e uscirà con quegli, che escono.11E nelle fiere, e nelle solennità si offerirà un ephi di farina per un vitello,e un ephi per un ariete: cogli agnelli poi uno darà quello, che gli parrà, e un hin di olio per ogni ephi.12Quando poi il principe offerirà olocausto volontario, o volontario sagrifizio di pace al Signore, se gli aprirà la porta, che guarda a levante, e offerirà il suo olocausto, e il sacrifizio di pace, come suol farsi nel giorno di sabato, e se n'andrà, e, uscito lui, la porta si chiùderà.13Egli offerirà ancora ogni giorno in olocausto al Signore un agnello dell'anno: lo offerirà sempre la mattina.14E darà con questo mattina per mattina la sesta parte d'un ephi (difarina), e di olio la terza parte d'un hin per essere mescolato colla farina: sagrifizio al Signore legittimo, perpetuo, d'ogni giorno.15Offerirà l'agnello, e la farina,e l'olio ogni giorno: olocausto sempiterno.16Queste cose dice il Signore Dio: Se il principe donerà qualche cosa ad alcuno de' suoi figliuoli, questa passerà in eredità di questo, e de' suoi figli, e la possederanno per gius ereditario.17Che se egli fa del suo un legato a uno de' suoi servi, questi ne sarà padrone fino all'anno del giubileo, e allora la cosa legata tornerà al principe,il dominio poi de' suoi beni sarà de suoi figliuoli.18Il principe non prenderà per forza alcuna cosa dell'eredità del Popolo, e di quello, che questi possiederà del suo un'eredità a' propri figliuoli, affinchè nissuno del mio popolo sia discacciato dalle sue possessioni.19E quegli per un ingresso, che era accanto alla porta, mi introdusse nelle camere del santuario, che spettano ai sacerdoti, e guardavano a settentrione, ed ivi era un luogo, che guardava a ponente.20Ed ei mi disse: Quest'è il luogo, dove i sacerdoti cuoceranno le vittime offerte per il peccato, e pel delitto, dove cuoceranno quel, che si sagrifica, affinché non le portino nell'atrio esteriore, e il popolo ne resti santificato.21E mi condusse fuori nell'atrio esteriore, e menommi ai quattro angoli dell'atrio; e vidi, che un piccol recinto era ad ogni angolo dell'atrio: un piccol portico ad ogni angolo dell'atrio.22Questi piccoli portici eran dispo sti nei quattro angoli, in lunghezza di quaranta cubiti, e trenta in larghezza. La stessa misura aveva ognuno dei quattro.23E v'era una muraglia, che cingeva intorno i quattro piccoli portici, e sotto i portici erano fabbricate cucine all'intorno.24E quegli mi disse: Questa è la casa delle cucine, nella quale i ministri della casa del Signore cuoceranno le vittime del popolo.

Note:

46,1:La porta dell'atrio interiore, ec. La porta dell'atrio de' sacerdoti posta a levante, di cui parlò cap. XLIV. 2. 5.

46,2:Ed entrerà il principe pel vestibolo della porta di fuori, ec. Questa porta orientale avea come le altre il suo vestibolo, nel quale era prima la porta, che dava nell'atrio del popolo, e dipoi l'altra porta che menava nell'atrio de' sacerdoti: fino a questa seconda porta, ma dentro di essa, si avanzava il principe, il quale da quiel posto vedeva le funzioni sacre.

46,3:Alla soglia di quella porta. Restando però anche esso dentro il suo atrio, e dietro al sito dove era il luogo del principe.

46,9:Chi entra ad adorare per la porta settentrionale, esca per la porta di mezzodì; ec. Il popolo dovea nell'uscire dal tempio passare per la porta opposta a quella, per cui era entrato. Così chi era entrato per la porta di settentrione, usciva per quella di mezzodì, e viceversa, lo che fu probabilmente ordinato per togliere la confusione, e il tumulto alle porte. Eveniva ancora con quell'ordine a significarsi, come nel culto di Dio conviene non tornar mai indietro, ma avanzarsi secondo l'insegnamento di Paolo.

46,10:E il principe in mezzo di essi ec. Il principe entrerà nel Tempio, cioè nell'atrio del popolo per una delle due porte, pelle quali entra lo stesso popolo, e uscirà pell'altra insieme con esso.

46,11:E nelle fiere. L'Ebreo porta: Ne'giorni festivi. Vedi vers. 7.

46,12:Quando poi il principe offerirà olocausto volontario, ec. Quando vorrà far offerire sacrifizio non comandato dalla legge, ma di sua elezione, e per puro movimento di pietà, se gli aprirà la detta porta orientale, che sta chiusa tutta la settimana.

46,15:Ogni giorno. Si è qui ritenuta col latino mane una voce greca catà, che vale per, e si può tradurre: per mattina, per ogni mattina, nissuna eccettuata.

46,16-17:Se il principe donerà ec. La porzione della terra data al principe non potrà alienarsi se non in favore delle persone reali, de' figli cioè dello stesso principe. Quindi se per esempio il principe donasse a qualche suo cortigiano una parte di essa terra, questi non ne goderà, se non fino all'anno del giubileo, e allora la possessione tornerà al principe. Vedi Levit. XXV. 10. II.

46,19-20:E quegli per un ingresso, ec. Dalla porta settentrionale l'Angelo mi fece entrare per una porta, che era accanto, mi fece entrare nelle camere spettanti a' sacerdoti, e al fondo di queste camere osservai dalla parte di ponente un luogo, dove si cuocevano le carni delle vittime offerte per lo peccato, e per lo delitto. Queste non poteano portarsi fuori dell'atrio de' sacerdoti, ma nel luogo stesso doveano mangiarsi, Levit. VI. 26. Num. XVIII. 9. Ed era proibito di portarle nell'atrio del popolo, perchè il toccamento, e la sola vista, e l'avvicinamento di esse farebbe contrarre al popolo immondezza legale, da cui dovrebbe purificarsi. La voce santificare è qui posta a significare il suo contrario. Vedi cap. XLIV. 19.

46,22-24:Piccoli portici eran disposti ec. In questi portici erano le cucine per ivi far cuocere le carni delle ostie pacifiche offerte dal popolo, delle quali carni si facea ban chetto sacro dinanzi al Signore co' parenti, e amici, e coi poveri, e colle vedove, o cogli orfani, secondo il costume.