Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ezechiele 7


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1Il Signore parlommi, e disse:2Or tu figliuolo dell'uomo, queste cose dice il Signore Dio alla terra d'Israele: Il fine viene, viene il fine per tutte le quattro parti di questa terra.3Adesso è il fine per te, e io rovescerò il furor mio contro di te, e ti giudicherò secondo il tuo operare, e porrò davanti a te tutte le tue abbominazioni.4E l'occhio mio non si impietosirà sopra di te, e non avrò misericordia, ma sopra di te porrò le opere tue, e le tue abbominazioni saranno in mezzo a te, e conoscerete, che io sono il Signore.5Queste cose dice il Signore Dio: L'afflizione unica, l'afflizione ecco che viene:6Il fine viene, viene il fine, sollecitamente si affretta contro di te, eccolo che viene;7Viene lo sterminio sopra di te, che abiti questa terra; il tempo viene, è vicino il dì della strage, e non del tripudio sui monti.8Or io mi avvicino per versare sopra di te l'ira mia, e sfogherò in te il mio furore, e ti giudicherò secondo le opere tue, e porrò sopra di te tutte le tue scelleratezze;9E l'occhio mio non s'impietosirà, e non avrò misericordia, ma le opere tue porrò sopra di te, e le tue abbominazioni saranno in mezzo a te, e conoscerete, che io sono il Signore, che punisco.10Ecco il giorno, ecco che ei viene: lo sterminio s'avanza: la verga ha fiorito, la superbia ha gettati i suoi rami:11L'iniquità è cresciuta in verga dell'empietà, non avrà scampo nissun di loro, nissuno del popolo, nissuno di e que', che fanno romore; ei non avranno mai requie.12Viene il tempo, si avvicina il dì: chi compra non si rallegri, e chi vende, non pianga; perocché l'ira sta sopra di tutto il suo popolo;13Perocché chi vende non ritornerà ad avere l'effetto venduto, benché sia tuttora tra' vivi: conciossiachè la visione, che è per tutta la sua moltitudine, non sarà senza effetto, e nissuno nella iniqua sua vita troverà suo sostegno.14Date fiato alla tromba: mettansi tutti in ordine: ma alcuno non è, che vada a combattere, perchè l'ira mia sta sopra di tutto il suo popolo.15Di fuori la spada, e dentro la peste, e la fame: chi è in campagna, morrà di spada, e chi in città, sei divoreranno la peste, e la fame.16E si salveranno quei di loro, che fuggiranno, e staranno sui monti quai colombe delle valli tutti pieni di paura, ognuno al riflesso di sua iniquità.17Tutte le braccia saranno fiacche, e tutte le ginocchia vacilleranno.18E si vestiran di cilizi, e saranno ingombri di spavento: in ogni faccia la confusione, e tutte le loro teste saranno calve.19Getteran fuora il loro argento, e l'oro tralle immondezze. Il loro argento, né l'oro salvare non li potrà nel dì del furor del Signore, nè saziare l'anima loro, né empire il loro ventre, perchè è stato occasione d'inciampo alla loro malvagità.20E l'ornamento de' loro monil servir fecero alla superbia, e a farne immagini delle loro abbominazioni, e de' loro idoli: per questo farò, ch'ei sia per essi immondezza:21E darollo in preda alle mani degli stranieri, e ne faran bottino gli empj della terra, e lo profaneranno.22E volgerò da loro la mia faccia: e quelli violeranno i miei penetrali, e vi entreranno i ladroni, e li contamineranno.23Ristringi in poco: perchè la terra è pjena di sanguinarj giudizj, e la città è piena d'iniquità.24Io condurrò qua la feccia delle genti, e questa possederà le loro case e reprimerò la superbia de' potenti, e i lor santuari saranno occupati da altri.25Sovraggiunto che sia lo sterminio, cercheran pace, né pace sarà.26Afflizione verrà sopra afflizione, e cattive nuove sopra nuove cattive, e domanderanno al profeta quel, che abbia veduto, e i sacerdoti non sapranno più la legge, e i seniori saranno senza consiglio.27Il re sarà nell'afflizione, e il principe sarà coperto di tristezza, e il popolo del paese sarà senza braccia. Secondo le opere loro li tratterò, e secondo ì loro giudizj farò giudizio di essi, econosceranno, ch'io sono il Signore.

Note:

7,2-3:Or tu figliuolo dell'uomo. Si sottintende ascolta, pon mente.
Il fine viene, viene il fine ec. Il ripeter, che fa per tre volte queste parole, viene il fine, dimostra come la calamità è vicina. Se questa predizione è dell'anno sesto di Sedecia, di lì a poco più di due anni Nabuchodonosor venne nella Giudea, e l'anno undecimo di Sedecia espugnò Gerusalemme. Adesso è il fine per te. Parla alla terra della Giudea, ovvero a Gerusalemme.

7,4:Sopra di te porrò le opere tue. I flagelli meritati da te colle tue male opere. Le tue abbominazioni saranno in mezzo a te. Sarà sempre con te la cognizione delle tue empietà, e la pena, con cui io le gastigherò.

7,5:L'afflizione unica, ec. Afflizione singolare, estrema, funestissima. Vedi cap. V. 9.

7,7:E non del tripudio su'monti. E non de' canti, e della festa, che fanno nell'autunno i vendemmiatori sulle colline, Jerem. XLVIII. 33. Potrebbe anche intendersi delle canzoni, con cui si celebravano le feste dei falsi dei adorati sulle colline dagli Ebrei a imitazione de' Gentili.

7,10:La verga ha fiorito, la superbia ec. La verga, con cui Dio vuol punirti, è già fiorita, la superbia quale in fausta e nociva pianta ha prodotti i suoi rami, de' quali Dio si servirà per batterti fino alla morte. Con questa e spressione forte, e piena di gran senso viene qui a dirsi, che i peccati stessi degli uomini sono la radice, onde sor gono le verghe, e i flagelli di Dio, come notò s. Girolamo. Per la superbia intendesi in questo luogo la ostinatavolontà di peccare, che seco porta il disprezzo di Dio, e de' suoi giudizi.

7,11:L'iniquità è cresciuta in verga dell'empietà. La malvagità di questi ostinati peccatori ha prodotto la verga, che è fatta apposta per punire l'empietà, la verga, che conquiderà gli empi colla loro empietà. Non avrà scampo... nissuno di que' ec. Nissuno di costoro anderà esente dal gastigo, nissuno del popolo, nissuno de' grandi, che si fanno stimare, e temere, nissuno di loro avrà requie.

7,12-13:Chi compra non si rallegri, ec. Notisi, che secondo la legge un Ebreo, che avesse venduto il suo podere, ne ricuperava il dominio l'anno del giubbileo. Levit. XXV. 10. Il Profeta adunque dopo aver detto, che chi compera l'altrui patrimonio non ha da rallegrarsi, perchè per poco tempo goderà il suo nuovo acquisto, e colui, che vende non ha molto da rattristarsi, perchè se non avesse venduto il suo, lo avrebbe perduto in breve, soggiunge di più, che il venditore, benchè vivo tuttora non tornerà al possesso del suo l'anno del giubbileo, perchè egli sarà schiavo in terra straniera, e la Giudea sarà soggetta a' Caldei.
Conciossiachè la visione, che è per tutta la sua moltitudine, ec. La profezia è fatta a tutto il popolo, e contro tutto il popolo avrà certamente il suo effetto, e nissun uomo troverà nel mal fare sostegno e aiuto per salvarsi dall'ira del Signore.

7,14:Date fiato alla tromba: ec. Descrive, e schernisce i vani tentativi degli Ebrei per difendersi dal nimico. Non manchera chi tra loro dica, si suoni la tromba, si adunino i soldati; ma nissuno anderà incontro ai Caldei per combattere, perchè l'ira di Dio li rende paurosi, e vili. Vedi Deuter. XXXII. 30.

7,16:E si salveranno quei di loro, ec. Quelli, che fuggiranno cercando salute, erreranno pe' monti come timide colombe, che dalle valli volano al monte fuggendo il fal cone, e la loro stessa iniquità gli empierà di paure.

7,18:E tutte le loro teste saranno calve. Anche questo è segno di lutto, come il cilizio: perocchè gli Ebrei non si tagliavano i capelli e la barba se non in occasione di pubblica, o privata calamita.

7,19:Getteran fuora il loro argento, ec. Nella fame, e nella disperazione estrema getteranno via l'argento e l'oro tralle immondezze, vedendo come non val nulla a liberarli dalla fame, e dalla morte: e ciò per giusta pena de' peccati di avarizia, d'ingiustizia ec., de' quali fu per essi occasione l'amore dell'oro, e dell'argento.

7,20:Per questo farò, ch'ei sia per essi immondezza. Per questo farò, che l'oro, l'argento, i preziosi monili, che furono incitamento alla superbia, e di cui si servirono a coltivare l'idolatria, divengano per essi come sterco e immondezza, quando vedranno, che nè l'argento, nè l'oro, nè i preziosi lor simulacri non potranno dare ad essi aiuto alcuno, nè conforto ne' loro travagli.

7,21:E darollo in preda alle mani ec. Farò, che tutto quest'oro, argento ec. sia preda di un popolo straniero, di un popolo empio più che alcun altro del mondo, e come cosa profana sarà rapito, e contaminato quell'oro, che era riguardato da voi come cosa santa, per essere impiegato in onore de' vostri simulacri.

7,22:E volgerò da loro la mia faccia. Priverò il mio popolo della mia protezione; e allora i Caldei entreranno nel più recondito e sacro luogo del tempio, nel Santo dei santi: vi entreranno questi ladroni, e lo profaneranno. È noto come nel Santo de' santi non entrava se non il pontefice, e una sola volta l'anno il dì della grande espiazione. Vedi Hebr. IX.

7,24:E i lor santuari saranno occupati da altri. Nel tempio potevano considerarsi tre parti, l'atrio del popolo, e quello de' sacerdoti, indi il santo, e finalmente il Santo de' santi: per questo può dire i lor santuari. Ma può ancora il Pofeta parlare de' santuari eretti dagli Ebrei alle gentilesche divinità, e di questi dire, ch'ei saranno invasi, e profanati e distrutti da' Caldei.

7,26:I sacerdoti non sapranno più la legge. I Sacerdoti, che hanno per proprio ufflizio d'illuminare e istruire il popolo, e confortarlo nelle angustie co' principi della religione e della pietà, non sapranno adempier l'obbligo loro, come quelli, che hanno pensato a tutt'altro, che a meditare la legge, ed essendo di cattivi costumi hanno perduta l'au torità, che aver doveano sopra del popolo.

7,27:Il re sarà nell'afflizione. Parla di Sedecia. E il principe ec. Il singolare è posto pel plurale, intendendosi i principi della casa reale, ovvero i principi del popolo.