Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ezechiele 20


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1Ed avvenne, che il settimo anno, il quinto mese, ai dieci del mese, venner alcuni dei seniori d'Israele per interrogare il Signore, e si posero a sedere davanti a me.2E il Signore parlommi, dicendo:3Figliuolo dell'uomo parla a' seniori d'Israele, e dirai loro: Queste cose dice il Signore Dio: Siete voi forse venuti per interrogarmi? Io giuro, che non darò a voi risposta, dice il Signore Dio.4Fai tu giudizio di costoro, o figliuolo dell'uomo, fai tu giudizio? Fa lor sapere le abbominazioni de' padri loro.5E dirai loro: Queste cose dice il Signore Dio: Il dì, in cui io elessi Israele, e stesi la mano mia in favore della casa di Giacobbe, e apparii ad essi nella terra d'Egitto, e stesi in favor loro la mia mano, dicendo: Io il Signore Dio vostro;6In quel dì io stesi la mano mia per trarli dalla terra di Egitto a una terra preparata da me per essi, che scorrea latte, e miele, ed eccellente tra tutte le terre.7E io dissi loro: Getti via ciascheduno quel, che affascina i suoi occhi, e non vi contaminate co' simulacri dell'Egitto. Io Signore Dio vostro.8Ma ei m'irritarono, e non vollero ascoltar me, e ciascuno di essi non gettò via quel, che contaminava i loro occhi, e non abbandonaron gl'idoli dell'Egitto, e io determinai di spandere sopra di essi il mio sdegno, e di sfogare sopra di essi l'ira mia in mezzo alla terra d'Egitto.9Ma feci questo di trarli fuora dalla terra d'Egitto, affinchè non restasse vilipeso il nome mio presso le genti, tralle quali ei viveano, e in mezzo alle quali io mi feci ad essi vedere.10Li feci adunque uscire dalla terra d'Egitto, e li condussi al deserto.11E diedi loro i miei comandamenti, e le mie leggi, osservando le quali l'uomo avrà vita per esse.12Diedi di più ad essi anche i miei sabati, perchè fossero un segno tra me, e loro, e conoscessero, che io sono il Signore, che li santifica.13Ma la casa d'Israele mi provocò ad ira nel deserto, non camminarono ne' miei comandamenti, e rigettarono le mie leggi, nelle quali ha vita chi le osserva, e violarono grandemente i miei sabati. Determinai perciò di spandere il furor mio sopra di loro nel deserto, e di consumarli.14E per amore del nome mio noi feci, affinchè vilipeso non fosse davanti alle nazioni, di mezzo alle quali, elle stesse veggenti, io li trassi.15Io adunque giurai loro nel deserto,che non gli avrei introdotti nella terra,che io diedi ad essi, terra, che scorre latte, e miele, distinta sopra tutte le terre:16Perchè rigettarono le mie leggi, e non camminarono ne' miei comandamenti, e violarono i miei sabati: conciossiachè dietro agl'idoli andava il cuor loro.17E s'impietosì sopra di essi l'occhio mio, perch' io non gli uccidessi; e non gli sterminai nel deserto.18Ma io dissi a' loro figliuoli nella solitudine: Non andate dietro agl'insegnamenti de' padri vostri, e non seguite i loro andamenti, e non vi contaminate coi loro idoli.19Io il Signore Dio vostro: camminate ne' miei comandamenti, osservatele mie leggi, e mettetele in pratica:20E santificate i miei sabati, affin chè siano segno tra me, e voi, e conosciate, ch'io sono il Signore Dio vostro.21Ma i lor figliuoli mi esacerbarono, non camminaron ne' miei precetti, e non osservarono le mie leggi, né fecero quelle cose, le quali facendo l'uomo, ha vita per esse, e violarono i miei sabati; e minacciai di spandere il furor mio sopra di loro, e sfogar l'ira mia contro di essi nel deserto.22Ma rattenni la mano mia, e nol feci per amor del mio nome, affinchè profanato non fosse davanti alle nazioni, di mezzo alle quali, elle stesse veggenti, io li trassi.23Di bel nuovo nella solitudine alzai la mia mano contro di loro, giurai di spargerli tralle nazioni, e di trasportargli in questa, e in quella terra,24Perchè non aveano osservate le mie leggi, e aveano rigettati i miei comandamenti, e violati i miei sabati, ed avean volti gli sguardi agl'idoli de'padri loro.25Io adunque lor diedi comandamenti non buoni, e leggi, nelle quali non avran vita.26E gli rendetti immondi nelle loro obblazioni, mentre pe' loro delitti offerivano i primogeniti, e conosceran, ch'io sono il Signore.27Per la qual cosa parla tu, o figliuolo dell'uomo, alla casa d'Israele, e dirai loro: Queste cose dice il Signore Dio: In un altro punto ancora mi bestemmiarono i padri vostri, disonorandomi con ispregio;28Perocché avendogli introdotti nella terra, che io con giuramento avea promesso di dare ad essi, adocchiarono ogni colle elevato, e ogni ombrosa pianta, e andarono ad immolarvi le loro vittime, e ivi offerirono lo smacco della loro obblazione, e vi bruciarono soavi odori, e fecero lor libagioni.29Ed io dissi loro: Che è egli mai quel luogo eccelso, dove voi andate? E il nome di Eccelso è rimaso fino a questo di.30Per questo dì tu alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Voi certamente vi contaminate, battendo la strada de' padri vostri, e nella fornicazione, in cui essi caddero, voi cadete,31E coll'offerta de' vostri doni, facendo passar pel fuoco i vostri figliuoli vi contaminate fino a quest' oggi in grazia di tutti i vostri idoli: e io darò a voi risposta, o casa d'Israele? Io giuro, dice il Signore Dio, che non vi darò risposta.32E non avrà effetto il pensiero di vostra mente, che dice: Noi saremo come le genti, e come i popoli della terra, adorando i legni, e le pietre.33Io giuro, dice il Signore Dio, che io sopra di voi regnerò con mano pesante, con braccio disteso, e con ispandere tutto il mio furore.34E vi trarrò di mezzo ai popoli, e vi raunerò dai paesi, pe' quali siete dispersi, regnerò sopra di voi con mano pesante, con braccio disteso, e con ispandere tutto il mio furore.35E vi condurrò nello spopolato deserto, ed ivi farò giudizio con voi faccia a faccia.36Come disputai in giudizio contro de' padri vostri nel deserto della terra d'Egitto, cosi io farò giudizio con voi, dice il Signore Dio.37E vi sottometterò al mio scettro, e farovvi entrare ne' vincoli di mia alleanza.38E dividerò da voi i trasgressori, e gli empj, e farogli uscir dalla terra dove abitano, e nella terra d'Israele non entreranno: e conoscerete, ch'io sono il Signore.39E a te, casa di Israele, dice il Signore Dio: Andate ognun di voi dietro agl'idoli vostri, e rendete lor servitù. Che se neppur in questo mi ascolterete, e profanerete tuttora il santo nome mio offerendo a me doni, e servendo a' vostri idoli,40Sul santo monte mio, sul monte eccelso d'Israele (dice il Signore Dio) ivi servirà a me tutta la casa d'Israele; tutti, io dico, nella terra, in cui saranno a me accetti, e ivi io gradirò le vostre primizie, e l'offerta di vostre decime con tutto il vostro culto santo.41Come odorosissimo timiama io vi riceverò allora quando vi avrò tratti fuora dalle nazioni, e vi avrò raunati da tutte le terre, pelle quali foste di spersi, e in voi si farà manifesta la mia santità agli occhi delle nazioni.42E conoscerete, ch'io sono il Signore, allorché vi avrò introdotto nella terra d'Israele, nella terra, che io giurai di dare a' vostri progenitori.43E ivi richiamerete a memoria i vostri andamenti, e tutte le vostre scelleratezze, colle quali vi siete contaminati, e dispiacerete a voi stessi negli occhi vostri a motivo di tutte le malvagità, che avete commesse.44E conoscerete, ch'io sono il Signore, allora quando per amore del nome mio sarò benefico con voi, e non secondo i vostri cattivi andamenti, né secondo le pessime vostre scelleratezze, o casa d'Israele, dice il Signore Dio.45E parlommi il Signore, dicendo:46Figliuolo dell'uomo, volgi la tua faccia a mezzodì, e parla dalla parte del vento Africo, e profetizza alla selva della campagna di mezzodì.47E dirai alla selva di mezzodì: Ascolta la parola del Signore: Queste cose dice il Signore Dio: Ecco che io accenderò in te il fuoco, e abbrucerò ogni tua pianta verde, e ogni tua pianta secca; la fiamma dell'incendio non si spegnerà, e in essa arderà tutto quello, Che v'è di bello da mezzodì fino a settentrione.48E gli uomini tutti vedranno, che io il Signore le ho dato fuoco, né questo si spegnerà.49Ed io dissi: Ah, ha, ah, Signore Dio: costoro dicon di me: Non parla egli costui per via di parabole?

Note:

20,1-3:Il settimo anno, il quinto mese, ec. Il settimo anno della cattività di Jechonia, che fu l'anno 3411, secondo l'Usserio. E questa profezia è posteriore alle precedenti di undici mesi, e cinque giorni. Vedi cap. VIII.I. Il Profeta non dice quel che volessero domandare questi seniori; ma prima che essi aprisser bocca il Profeta ebbe ordine di dir loro, che non ne trarrebbon veruna risposta.

20,4:Fai tu giudizio di costoro, ec. Vuoi tu piuttosto far giudizio di questo popolo? Fa'così: metti loro davanti le abbominazioni de' padri loro, affinchè temano la pena, che toccò a quelli, de' quali imitano i pessimi esempi. S.Girolamo.

20,5-6:E apparii ad essi nella terra d'Egitto, ec. E mi dichiarai loro protettore, e salvatore nell'Egitto. Rinfaccia prima agli Ebrei l'idolatria, e gli altri peccati, co' quali disgustarono Dio nell'Egitto, indi al versetto 13. passa a rammemorare quel ch'ei fecero nel deserto, e finalmente versetto 27. le abbominazioni commesse nella terra di pro missione.

20,7:Quel che affascina i suoi occhi, Ovvero: quello che è di scandalo a' suoi occhi, vale a dire le immagini delle false divinità adorate nell'Egitto, la vista delle quali servirà d'inciampo all'Ebreo pur troppo inclinato ad adorarle. Gettatele adunque lungi da voi (diss'io) affinchè io solo sia adorato da voi come Signore, e Dio vostro.

20,8:Quel che contaminava i loro occhi. Quello, che veduto contaminava gli occhi, e per gli occhi il cuor loro. Si parla sempre degl'idoli col nome d'immondezza, di abominazione, di schifezza ec.

20,9:Ma feci questo di trarli ec. Non li punì, come avean meritato, ma anzi li trassi dall'Egitto; perchè le stolte nazioni idolatre, tralle quali essi viveano, e che aveano veduto com'io mi era dichiarato loro protettore, non ne prendessero occasione di bestemmiare il nome mio quando avesser veduto ridotto in miseria un popolo, che ester namente almeno facea professione di adorarmi.

20,11:I miei comandamenti, e le mie leggi, ec. Pe' comandamenti sono intesi i precetti morali; le leggi, o sia i giudizi significano quelle leggi, che risguardano la maniera del culto di Dio.
L'uomo avrà vita per esse. Sarà esente dalla morte, che è minacciata a' trasgressori della legge. Vedi Deuter. XXX. 19. Egli è però anche vero, che l'osservanza della legge Mosaica dava la vita anche della grazia, ed anche la vita eterna a quelli, i quali la osservassero spiritualmente mediante la fede, e la grazia di Dio. Vedi quello, che si è detto Rom. X. 5.

20,12:Diedi di più ad essi anche i miei sabati, ec. Ordinai loro il culto del settimo giorno, nel qual giorno come uomini specialmente a me consacrati si occupassero nel meditare le opere mie, nel celebrare i miei benefizi, nello studiar la mia legge, perchè nella quiete di questi sabati si animassero sempre più ad amarmi, e a rendersi degni figli di un Dio santo, qual io mi sono.

20,16:Dietro agl'idoli andava il cuor loro. Erano col cuore rivolti intieramente al culto de' falsi dei. Quindi tutta quella generazione di uomini perversi perì nel deserto.

20,23:Di bel nuovo nella solitudine alzai la mia mano ec. Dio sovente minacciò di distruggere quel popolo, perchè sovente mormorò, sovente fu incredulo, sovente irritò in molte maniere il suo Signore nel deserto; ma le preghiere di Mosè, e la sua stessa misericordia il trattennero.

20,25:Io adunque lor diedi comandamenti non buoni, ec. Perchè adunque non hanno voluto obbedire a' miei comandamenti santi e utili, ne' quali avrebbon trovata la vita e del corpo, e dell'anima, io per punire la loro malvagità diedi loro, vale a dire, permisi, che si soggettassero a precetti, e a leggi non buone, anzi cattive e dannose, nelle quali non troveranno la vita, ma piuttosto la morte; gli abbandonai a pensieri, e a' desideri del perverso lor cuore, lasciando, ch'ei facessero (come dice l'Apostolo) cose non convenevoli, Rom. 1. 24. ec. Notisi in primo luogo, che sovente nelle Scritture si dice, che Dio fa quello ch'ei permette sia fatto dal peccatore, il quale nello stesso suo mal fare trova una giustissima e terribilissima pena di sua ostinazione nel male. In secondo luogo si noti quella maniera di parlare, comandamenti non buoni e ancora leggi, nelle quali non avran vita, dove dicesi il meno, perchè si intenda il più; cioè, comandamenti cattivi, leggi, che danno morte; perocchè erano comandamenti pessimi, e leggi di morte, per esempio, quelle, secondo le quali gli Ebrei davano culto al Dio Moloch col sacrificare a lui i loro figliuoli. Del rimanente la sposizione, che si è data di questo luogo, ella è di s. Girolamo, seguitato ancora da molti de' nostri Interpreti, e fu indicata nel Caldeo, ed è assai semplice, e piana; e a chiunque consi deri attentamente quel che precede, e quello che segue, ella parrà la vera.

20,26:E gli rendetti immondi ec. Lasciai, che si rendessero immondi, e abbominevoli nell'offerire come facevano alle esecrande divinità i lor primogeniti, oblazione, e sacrifizio pieno di crudeltà, e di empietà, nel quale, divenuti carnefici de' propri figli, venivano insieme a punire le proprie scelleratezze. In tal guisa s'intendono quelle parole pe' loro delitti, vale a dire per giusta, e terribil pena de' loro delitti. V'ha però chi le espone come se dir volessero: per espiare i propri delitti: chè veramente si hanno esempi nella storia di tali sacrifizi di vittime umane offerte per placar l'ira degli dei; ma il primo senso in questo luogo conviene assai meglio; perocchè contrappone Dio le sue leggi sante, e dolci, e piene di rettitudine di sprezzate dagli Ebrei alle leggi barbare, brutali, inumane, cui si soggettaron quelli coll'adottare il culto de' falsi dei. Il versetto 31. illustra questa sposizione, e la conferma.

20,28:Offerirono lo smacco della loro oblazione. Offerirono per fare smacco a me le oblazioni a' loro dei.

20,29:E il nome di Eccelso è rimaso fino a questo dì. Il nome di luogo eccelso fu dato per ischermo da me a que' vostri ridotti sulle colline dove andavate a onorare gli dei de' Gentili; e voi avete ritenuto questo nome come nome di onoranza, e avete continuato a rispettare, e frequentare quei luoghi, contro de' quali io parlai tante volte per mezzo de' miei Profeti.

20,30-31:Voi certamente vi contaminate, ec. Alcuni Interpreti (e prima di essi Teodoreto) credono, che tutti questi rimproveri vadano a ferire gli Ebrei di Gerusalemme piuttosto, che quelli cattivi in Babilonia, i quali non par credibile, che continuassero a ritenere il culto di Moloch; e vogliono, che intanto il Profeta parli con tanta veemenza degli eccessi de' cittadini di Gerusalemme, perchè que'seniori, a' quali parlava, erano andati per consultarlo intorno alla futura sorte di quella città, e pregarlo a por gere a Dio orazioni per essa.

20,32-33:E non avrà effetto il pensiero di vostra mente, ec. Dio, che penetra i cuori, vede, che gli Ebrei stavan li li per rinunziare al Dio de' padri loro con dire: gettiamoci interamente ad adorare gli dei come fanno tante altre nazioni senza che ne venga loro alcun male: rinunziato che avremo al culto del Signore, noi non avrem più a temere i suoi flagelli; egli ci lascerà in pace, come lascia in pace le altre genti. Stolti ed empi che siete, voi non vi sottrarrete al mio dominio, nè al mio giogo; io regnerò sempre sopra di voi, e vi reggerò, ma con verga di ferro, e reprimerò, e punirò l'empio disegno meditato da voi contro la soggezione, e l'obbedienza dovuta a me da voi, vale a dire da un popolo consacrato per tanti titoli al mio servigio.

20,34:E vi trarrò di mezzo a' popoli; ec. Verrò a cercarvi in tutti que'paesi, ne' quali vi ritirerete fuggendo i Caldei, e vi darò in mano degli stessi vostri nemici, strumenti del mio furore.

20,35-37:E vi condurrò nello spopolato deserto, ec. Alle minacce di rigore succede la promessa d'insigne misericordia: io vi trarrò dalla vostra schiavitù, e vi con durrò di nuovo nella spopolata, e deserta Giudea: e come nel deserto d'Arabia (quand'io vi trassi dall'Egitto) avendo contro di me mormorato i padri vostri, io co' miei benefizi, e coi miei prodigi feci pubblicamente conoscere la mia giustizia, e la loro ingratitudine; così quando vi averò liberati dal giogo di Babilonia farò conoscere solennemente a voi la giustizia, con cui vi ho puniti, e la misericordia, colla quale vi salverò, e al mio scettro vi soggetterò unendovi a me cogli strettissimi vincoli di nuova alleanza.

20,38:E dividerò da voi i trasgressori, ec. Questo versetto dimostra chiaramente, che le promesse registrate nei tre precedenti versetti riguardano non tanto la liberazione degli Ebrei dalla cattività di Babilonia, e la loro riunione nella Giudea, quanto la liberazione de' Giudei, e de' gentili dalla cattività del demonio, e del peccato per Gesù Cristo. Imperocchè nella liberazione, e nel ritorno degli Israeliti sotto Zorobabele, tornarono tutti senza distinzione, nè separazione alcuna fu fatta de' cattivi, che si cacciassero dalla terra di Chanaan; ma nel tempo della nuova liberazione, e della nuova alleanza gli Ebrei increduli uccisori del Cristo furono cacciati dalla nativa lor terra, nella quale non hanno potuto mai ritornare; e questo grande avvenimento è notato da Ezechiele.

20,39-40:Andate ognun di voi dietro agl'idoli vostri, ec. Continuate pure a render culto a' falsi dei vostri, e non offerite più a me doni, e sacrifizi; non mi mettete in confronto con Baal, con Moloch ec. Che se voi vorrete continuare a irritarmi, e a profanare il mio nome santo, comunicandolo agl'idoli, non crediate, che io per questo sia per rimanere senza veri adoratori: perocchè io ho un monte santo, un monte eccelso, dove il vero, il nuovo spirituale Israele (il popolo Cristiano) mi adorerà in spirito, everità. Questo monte santo, monte eccelso ella è la Chiesa di Cristo, nella quale e l'Ebreo, e il Gentile a Dio servono, e Dio onorano, e a lui rendono un culto perfetto, gradito da Dio assai più, che non furono le oblazioni, e le primizie, che nella sinagoga si offerivano secondo la legge.

20,41:E in voi si farà manifesta la mia santità agli occhi delle nazioni. Quanto bene questa profezia si verificò colla eccellente, e veramente divina purità, e santità di costumi, che rifulse nella Chiesa dei primi secoli, quando i fedeli divenuti il buon odore di Cristo a Dio trassero coll'ammirazione delle altissime loro virtù infinito numero di increduli alla fede del Salvatore!

20,42:Nella terra d'Israele. Nella Chiesa cristiana.

20,43:E dispiacerete a voi stessi. È indicata la penitenza, e la conversione dalle opere di morte come il primo passo per entrare nella Chiesa, onde Cristo diceva: Fate penitenza, perchè il regno de' cieli è vicino, Matth. III. 2.

20,46:Alla selva della campagna di mezzodì. Questa selva è la Giudea, che restava a mezzodì rispetto al Profeta di morante nella Mesopotamia.

20,47:Ogni tua pianta verde, e ogni tua pianta secca. Manderò i Caldei, manderò il fuoco della guerra, che abbrucerà e i giusti, e i peccatori; i giusti, per sottrarli colla morte a' mali di lunga cattività, i cattivi per mandargli agli eterni supplizi.
Tutto quello, che v'è di bello. Ovvero tutte le facce, tutti i lati, tutte le parti di sì vasto paese.

20,49:Non parl'egli costui per via di parabole? Vale a dire: costui parla tanto oscuramente, che non sappiamo quel che voglia dirsi. Nella stessa maniera i Giudei increduli si dolevano, che Cristo li tenesse sospesi, non dichiarandosi pel vero Messia, quando però in molte guise avea dimostrata tal verita. Vedi Jo. X. 24. Così i Giudei, che non voglion capirlo, dicono, che Ezechiele parla per via di parabole, e di enimmi.