Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Ezechiele 14


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1E venner da me alcuni de' seniori d'Israele, e si posero a sedere dinanzi a me.2E il Signore parlommi, e disse:3Figliuolo dell'uomo, questi uomini portano ne' loro cuori le loro immondezze, tengono dinanzi al proprio volto lo scandalo della loro iniquità. Quand' ei m' interrogheranno, risponderò io forse a costoro?4Per questo parla loro, e dirai: Queste cose dice il Signore Dio: Qualunque uomo della casa d'Israele, che porti le sue immondezze in cuor suo, e lo scandalo di sua iniquità tenga davanti al proprio volto, e venga a trovar il Profeta, affine d'interrogar me per mezzo di questo, io Signore risponderò a lui secondo le molte sue immondezze,5Affinchè la casa d'Israele sia tradita dal proprio cuore, col quale si allontanaron da me per tutti i loro idoli.6Per questo di tu alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Convertitevi, e ritiratevi da' vostri idoli, e non guardate più in viso tutte le vostre abbominazioni.7Perchè qualunque uomo della casa di Israele, o qualunque straniero, che sia proselito in Israele, se si alienerà da me, e porterà idoli nel cuor suo, e terrà dinanzi al proprio volto lo scandalo di sua iniquità, e verrà a trovare il Profeta, affine d'interrogar me per mezzo di questo, io Signore risponderò a lui da per me.8Ed io getterò irato il mio sguardo sopra costui, e farò, ch'ei diventi esempio, e favola a tutti, e lo spergerò di mezzo al mio popolo, e conoscerete, ch'io sono il Signore.9E quando il profeta darà in errore, e parlerà, io Signore ho ingannato quel profeta; ed io stenderò la mia mano sopra di lui, e lo cancellerò dal ceto del popol mio a Israele.10Ed ei porteranno la loro iniquità: quale l'iniquità di colui, che consulta, tale sarà l'iniquità del profeta;11Affinchè non si alieni più la casa d'Israele da me, né si contamini con tutte le sue prevaricazioni, ma siano essi mio popolo, ed io sia loro Dio, dice il Signor degli eserciti.12E il Signore parlommi, dicendo:13Figliuolo dell'uomo, quando la terra avrà peccato contro di me, prevaricando enormemente, io stenderò la mano mia contro di lei, e torrolle il sostentamento del pane, e manderò contro di essa la fame, e farò morire i suoi uomini, e i suoi giumenti.14Se in essa saran questi tre uomini. Noè, Daniele, e Giobbe, eglino colla loro giustizia salveranno le anime loro, dice il Signore degli eserciti.15Che se io di più manderò fiere crudeli in quella terra per devastarla, ed ella diverrà inabitabile, né uomo vi passerà per timor delle fiere:16Questi tre uomini se in essa si troveranno (vivo io, dice il Signore Dio), non salveranno i figli loro, né le figlie, ma soli essi saranno liberati, e la terra sarà desolata.17E se contro quella terra manderò io la spada, e dirò alla spada: Scorri la terra: e se io ucciderò in essa l'uomo, e il giumento,18E in essa si troveranno quei tre uomini, vivo io, dice il Signore Dio ei non salveranno i figli loro, né le figlie, ma essi soli saran salvati.19Che se io in quella terra manderò anche la pestilenza; e l'ira mia spanderò sopra di lei per farvi macello, e per toglier da lei l'uomo, e il giumento;20E saranno in essa Noè, e Daniele, e Giobbe, vivo io, dice il Signore Dio, non salveranno i figli loro, ne le figliuole, ma colla loro giustizia salverannole anime loro;21Imperocché queste cose dice il signore Dio: Se i quattro peggiori flagelli io manderò contro Gerusalemme, la spada, la fame, le bestie feroci, e la pestilenza per uccidere in essa l'uomo e il giumento,22Rimarran però salvi de suoi alcuni, i quali ne travran fuori i figli, e le figlie: ecco, che questi verran da voi, vedrete i loro costumi, e le loro opere e vi consolerete, delle sciagure, che io ho mandato sopra Gerusalemme, e di tutto il peso, ond'io la ho aggravata.23E servirà a voi di consolazione il vedere i loro costumi, e le opere loro, e conoscerete, che non senza ragione ho fatto tutto quello, che ho fatto contro di lei, dice il Signore Dio.

Note:

14,3-4:Portano ne' loro cuori le loro immondezze ec. Hanno consacrati ne' loro cuori i loro idoli, come porta un' antica versione. All'esterno fingono di adorare il vero Dio, ma in cuor loro sono tutti dediti a' falsi dei, e vengono a te quasi per consultarti, ma realmente per tentarti; perocchè i loro affetti sono tutti intesi a quello che adorano, e tengono sempre davanti agli occhi i cari loro simulacri, che sono per essi occasione e causa di ogni iniquità.
Risponderò io forse a costoro? Risponderò a lui secondo le molte sue immondezze. Se un tale Ebreo ipocrita viene con cuor doppio, e finto ad interrogarmi, son'io tenuto a rispondergli? No certamente. Ma io risponderò a lui secondo il suo cuore, e secondo le sue immondezze; vale a dire io permetterò, che egli da qualche falso Profeta ascolti risposta confacente a' suoi desideri, e alle prave sue inclinazioni. Così fu di Achab, il quale avendogli predetto Michea, che la sua spedizione contro i Siri sarebbe stata di esito infelice, trovò non uno, ma molti falsi profeti, che lo animarono a intraprenderla con promessa di sicura vittoria, ed egli andò, e nella battaglia morì, III. Reg. VXII. 10. 11. ec.

14,5:Affinchè la casa d'Israele sia tradita dal proprio cuore. Cosi avverrà, che Israele ne' suoi propri affetti, e nelle sue concupiscenze (per cui a me volse le spalle) troverà il suo laccio, e la sua perdizione: Dalle sue iniquità riman preso l'empio, e stretto dalle funi de' suoi peccati, Prov. V. 22. Vedi anche Rom. 1. 24.

14,7-8:Io Signore risponderò a lui da per me, ec. Risponderò a lui non per bocca del Profeta, ma da per me, e gli risponderò non colle parole, ma co' fatti, gastigando severamente la sua empietà, e ipocrisia, e farò ch'egli diventi terribile esempio di mie vendette, e lo scherno di tutti gli uomini, e lo spergerò dalla societa del mio popolo.

14,9-10:E quando il Profeta darà in errore, e parlerà, io Signore ho ingannato quel Profeta. Quando il falso Profeta da una falsa risposta all'ipocrita adoratore de' falsi dei, son io quegli, che ho permesso a questo Profeta d'ingannare colui, ho permessa la menzogna del Profeta, ed ho permesso, che da questa fosse gabbato, e indotto in errore colui, che lo consultava. Tale è il senso di questo luogo, e di quelle parole: Io ho ingannato quel Profeta. Ripugna alla somma bontà, e alla prima verità l'ingannare: ma non ripugna il tollerare per secreto consiglio di sua giustizia le imposture e le menzogne del falso profeta, nè ripugna il permettere, che dalle menzogne di questo sia tradito il peccatore, il quale in pena della sua iniquita, e particolarmente della sua ipocrisia, merita di esser abbandonato allo spirito di errore. Ma Dio, che permette l'error dell'ipocrita,punisce ancora la menzogna del Profeta, il quale lo gabba; anzi dichiara, che quale l'iniquità di colui, che consulta, tale sarà l'iniquità del Profeta; vale a dire, avranno lo stesso supplizio e il peccatore, che consulta, e il falso profeta, che è consultato; perocchè la voce iniquità è posta per la pena dell'iniquità, come in molti altri luoghi.

14,13:Quando la terra avrà peccato ec. Quando gli abitatori della terra, o di un paese, qualunque egli sia, avran peccato.

14,14:Se in essa saran questi tre uomini, Noè, Daniele, e Giobbe, ec. Vuol dimostrare il Signore, che egli tratte rà gli uomini secondo le opere loro, e gastigando per esempio una nazione peccatrice avrà riguardo ai giusti, e li salverà, ma flagellerà i cattivi con tutto il rigore di sua giustizia, nè si placherà alle preghiere di uomini anche santissimi, i quali con tutto il fervore della loro carità s' interpongano per ottenere, che Dio perdoni a' peccatori. E porta per esempio Noè, Daniele, e Giobbe, i quali benchè pieni di virtù, e di merito, e amantissimi de' prossimi loro, non potrebbono ottenere, che fosse salvata una nazione per le sue empietà condannata da Dio alla perdizione. Infatti (dice s. Girolamo) Noè non potè salvare gli uomini dal diluvio, nè Daniello gli Ebrei dalla cattività, nè Giobbe i suoi figli, e le figlie dalla morte. Del rimanente non si regge in piedi la conclusione, che hanno voluto trarre da queste parole gli eretici contro la invocazione de' Santi; perocchè Dio non proibisce di ricorrere alle orazioni de' Santi, ma dice, che non gli esaudirà quando pregheranno per una nazione, che ha enormemente prevaricato, che è perciò indegna di pietà, onde ha già Dio risoluta la sua perdizione; sicchè (sia detto con pace di questi nostri avversari) piuttosto s'inferisce da questo luogo, che altre volte pregano util mente i Santi per gli uomini, e in fatti utilmente pregò Dio il santo Giobbe pe' suoi amici, a' quali Dio stesso disse: Andate a trovar Giobbe mio servo, offerite olocausto per voi, e Giobbe mio servo farà orazione per voi, e in grazia di lui non sarà imputata a voi la vostra stoltezza; e di poi: E si placò il Signore in grazia di Giobbe, Job, XLII. 8. 9. Finalmente noterò, come è gloria grande per Daniele, che era non solo vivente, ma anche giovine di età, l'essere da Dio messo insieme con que' due santissimi uomini insigni per la loro giustizia.

14,22-23:Ecco, che questi verran da voi, e vedrete i loro costumi, ec. Gli avanzi di Gerusalemme, salvati da me per pura misericordia, verranno qua nel paese di Babilonia, dove voi siete, e vedrete, e sentirete da essi, quali fossero i loro costumi, e le opere loro, e con quanta giustizia io abbia percossa Gerusalemme per l'enormi ta di sue scelleraggini, e quanto grande sia stata la mia misericordia nel conservare quei pochi, mentre avrebbono meritato la perdizione, in cui gli altri tutti saranno caduti; onde riguardo agli Ebrei non farò quello, che ho fatto per tante altre nazioni distrutte interamente dalla vendicatrice ira mia. Così voi sarete costretti ad approvare i miei decreti, e quello che da me sarà fatto contro i vostri fratelli, e il conoscere, che erano degni di gastighi anche peggiori, servirà ad alleviare la pena, che voi proverete dei loro mali.