Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Ezechiele 47


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1Fecemi tornare alla porta della casa, e vidi acque, che scaturivano di sotto al liminare della casa a levante; perocché la facciata della casa guardava a levante: e le acque scendevano verso il destro lato del tempio a mezzodì dell'altare.2E mi condusse fuori per la porta settentrionale, e fecemi fare il giro di fuori fino alla porta esteriore, che guarda l'oriente: e vidi le acque, che sgorgavano in copia dal lato destro.3Quell'uomo poi andando verso oriente, avendo in mano la corda, misurò mille cubiti, e mi fé passare per l'acqua, che arrivava fino alla noce del piede.4E ne misurò altri mille, e mi fé passare per l'acqua, che arrivava a' ginocchi:5E misuronne ancor mille, e mi fé passare per l'acqua, che arrivava ai reni: e misuratine altri mille, trovò un torrente, ch'io non potei valicare, perchè si erano ingrossate le acque di questo torrente profondo, che non si può passare a guazzo.6E disse a me: Tu certamente, figliuol dell'uomo, hai veduto: e fecemi uscire, e mi fé rivolgere alla ripa del torrente.7E rivoltomi, io vidi sulla ripa del torrente un numero più che grande di alberi dall'una, e dall'altra parte.8E dissemi: Queste acque, che scorrono verso i mucchi di sabbia a oriente, e scendono alla pianura del deserto, entreranno nel mare, e ne esciranno, e le acque del mare ne saranno addolcite.9E ogni animai vivente, che guizza, dovunque passerà il torrente, avrà vita, e saravvi quantità grande assai di pesci dovunque arriveranno queste acque, e tutto quello, che sarà tocco da questo torrente, avrà sanità, e vita.10E presso queste acque si terranno i pescatori: da Engaddi sino ad Engallim si asciugheranno reti: vi saranno moltissime speranze di pesci in grandissima abbondanza, come sono i pesci nel gran mare:11Ma fuor de' suoi lidi, e ne' paduli non saran sane le acque; perocché serviranno alle saline.12E lungo il torrente nascerà sulle sue rive dall'una parte, e dall'altra ogni sorta d'arbore fruttifero: non cadrà foglia da essi, né mancheranno mai di frutti: ogni mese spunteran fuori i primaticci, perchè le acque, che gl'innaffiano, usciranno dal santuario, e i loro frutti serviranno di cibo, e le foglie per medicina.13Queste cose dice il Signore Dio: Questi sono i termini, dentro i quali voi possederete la terra divisa alle dodici tribù d'Israele: perocché Giuseppe ha doppia porzione.14Or voi possederete ognuno egualmente, che il suo fratello questa terra promessa da me con giuramento ai padri vostri, e questa terra sarà il vostro retaggio.15Ecco adunque i termini della terra: A settentrione dal mar grande venendo da Hethalon, a Sedada,16Emath, Berotha, Sabarim, che è a' confini di Damasco, e i confini di Emath, e la casa di Tichon, che è ai confini di Auran.17E suoi confini, dal mare fino all'altro di Enon, confine di Damasco da un lato del settentrione fino all'altro. Emath sarà il confine di settentrione.18La sua regione orientale sarà pel mezzo di Aurini, pel mezzo di Damasco, e pel mezzo di Galaad, e pel mezzo della terra d'Israele. Il Giordano sarà suo confine verso il mare orientale. Voi misurerete ancora la parte orientale.19E la parte meridionale sarà da Thamar fino alle acque di contradizione in Cades, e dal torrente fino al mar grande. Questa è la regione di mezzodì.20E la regione del mare sarà il mar grande dal suo confine in linea retta fino che giungasi ad Emath: questa è la regione del mare.21E questa è la terra, che dividerete tra voi per ciascheduna delle tribù d'Israele;22E la tirerete a sorte per eredità vostra, e de' forestieri, i quali si uniranno a voi, e genereranno figliuoli tra voi: e voi li terrete come dello stesso popolo co' figliuoli d'Israele: ei divideranno con voi le possessioni in mezzo a' figliuoli d'Israele,23E in qualunque tribù sarà il forestiero, ivi darete a lui sua porzione, dice il Signore Dio.

Note:

47,1:E fecemi tornare alla porta della casa, ec. Alla porta orientale del Tempio. Sotto il limitare di questa porta a veano la loro sorgente le acque vedute adesso dal Profeta, le quali scorrevano lungo il lato destro del Tempio a mez zodì dell'altare degli olocausti. Queste acque sono appunto quelle, delle quali parlò il nostro Profeta, allorchè introdusse il Signore a dire: Verserò sopra di voi acqua monda, e sarete mondati da tutte le vostre sozzure: e darò a voi un nuovo cuore, e porrò in mezzo a voi un nuovo spirito, XXXVI. 25. 26. E delle stesse acque dicesi in Zaccaria: Da Gerusalemme scaturiranno acque vive, XIV. 8. Elle adunque son simbolo e della dottrina evangelica, e delle acque del santo battesimo, la grazia del quale si stenderà a tutte le parti della terra insieme colla dottrina, e colla grazia del Salvatore. E a queste acque alludendo lo stesso Cristo diceva: Chi ha sete venga da me, e beva, Jo. VII. 38., e di queste ancora parlò Isaia. XII. 3. LV. I.

47,3-5:Quell'uomo poi andando verso oriente ... misurò ec. L'angelo misura la lunghezza di mille cubiti del corso di queste acque dalla loro sorgente, e facendo passar per esse il Profeta, si vede, che l'acqua arrivava alla noce del piede: misura altri mille cubiti, e l'acqua allora arrivava a' ginocchi del Profeta; e mille cubiti più innanzi l'acqua giungeva a' fianchi, crescendo così sempre la massa delle acque, quanto più si allontanavano dalla sorgente, talmente che a' quattro mila cubiti di distanza non potevano più passarsi a guado. Bella immagine de' meravigliosi progressi della dottrina evangelica, la quale da piccoli principii salì a somma grandezza, e celebrità, e da Gerusalemme, ov'ebbe la culla, si stese per tutta quanta la terra, portando da un mare all'altro la gloria del Crocifisso, e la salute procurata da lui a tutte le genti!

47,6-7:Tu certamente, figliuol dell'uomo, hai veduto. Vale a dire: tu hai veduto cosa degna di tue riflessioni, la cresciuta grande, che in poco tempo, e in piccolo spazio hanno fatta queste acque.
E fecemi uscire. Il Profeta restava tuttora in qualche parte del torrente, dove l'acqua era bassa. Lo fece uscire l'Angelo per considerare a parte a parte le ripe dello stesso torrente, le quali ripe erano tutte vestite, e ornate di straordinario numero di bellissime piante; tale era la fecondità di quelle acque; cosi lagrazia del battesimo, e la dottrina evangelica producono negli uomini rigenerati le belle virtù, dalle quali vengono copiosifrutti di buone opere.

47,8:Queste acque, che scorrono verso i mucchi di sabbia ec. Vale a dire: queste acque, che scorrono verso il mare orientale, verso il mare del deserto, verso il mare morto, entreranno nello stesso mare, e ne addolciranno le acque. Una stessa cosa ella è il mare orientale, e il mare del deserto, cioè il mare morto o sia il lago di Sodoma. Questo mare pieno di amarezza, e di acredine perniciosa agli animali, e alle piante, si addolcirà quando in esso entreranno queste acque. Or quello, che non poterono fare le acque del Giordano entrando in quel mare, il faranno in un altro verissimo senso le acque evangeliche nel gran mare del mondo infedele, in cui nulla di vitale potea aver luogo, perocchè elle cangeranno e i pensieri, e gli affetti, e i costumi degli uomini, e toccando i loro corpi saneranno le anime, e in esse faranno spuntare i germi delle salutari virtù.

47,9-10:E ogni animal vivente, che guizza, ec. E laddove le acque del mare morto son mortifere per tutti gli animali, questo stesso mare cangiata natura per virtù delle nuove acque, che in esso entreranno sarà pieno di pesci, e questi saranno pieni di sanità, e di vita, perchè queste acque hanno miracolosa virtù non solo per conservarli, ma anche per moltiplicarli all'infinito, onde i mistici pescatori staranno attorno a questo mare, e faranno pesche abbondanti. Questi pescatori, ognun vede, che sono quelli, che Cristo fece pescatori degli uomini, vale a dire gli Apostoli, e i predicatori del Vangelo, Matth. IV. 19. Engaddi era verso l'estremità meridionale del mare morto; Engallim dalla opposta riva settentrionale, come notò s. Girolamo. Il Profeta adunque dicendo, che da Engaddi fino ad Engallim si asciugheranno reti, vuol dire, che la pescagione farassi abbondante in tutte le parti del mare morto, vale a dire, la predicazione Apostolica, e la conquista de' popoli a Cristo non avrà altri termini, fuori che gli ultimi confini del mondo.

47,11:Ma fuor de' suoi lidi, e ne' paduli non saran sane le acque. Nella traduzione di questo luogo ho seguito il senso, che li dà s. Girolamo. Stando sempre nell'allegoria del mare morto, il Profeta dice, che fuora dei lidi di questo mare cangiato, e rinnovellato dalle nuove acque, come ha già detto, fuori di questi lidi le acque dello stesso mare non saranno salubri, perchè fuori della Chiesa non è salute, e tutta la dottrina de' gentili, e degli eretici è come acqua di padule, torbida, e amara; ma siccome secondo l'ordine di Dio le cose tutte sono per gli eletti, cosi di queste stesse acque putride ne farà Dio qual che cosa, perocchè se ne trarrà del sale, vale a dire la miseria stessa, e la corruzione di quegli uomini, che saranno fuori della Chiesa, servirà a rendere più cauti, e prudenti, e fervorosi i giusti, e fedeli. Vedi s. Girolamo.

47,12:E' lungo il torrente nascerà sulle sue rive ....ogni sorta d'arbore fruttifero: ec. In vece di arbore fruttifero i LXX tradussero ogni specie di cibo, tutto quello, che può mangiarsi, che da nutrimento salubre, come notò s. Girolamo. Ma la nostra traduzione latina va allo stesso senso. Dice adunque il Profeta, che intorno al torrente dall'una, e dall'altra parte si alzano arbori d'ogni sorta, arbori sempre verdi, e frondeggianti, e sempre ricchi di ottimo frutto, frutto, che è cibo sanissimo, frutto, che si rinnovella ogni mese. Le divine Scritture dell'uno, e dell'altro Testamento sono figurate in queste mirabili fruttuosissime piante, come osservò s. Girolamo; di queste piante non solo i frutti, ma anche le semplici foglie sono di gran pregio, e di gran virtù; perocchè la lettera stessa, e il senso letterale (che sono le foglie), serve all'anime di medicina per curare tutte le lor malattie, e i frutti nascosti sotto le foglie (vale a dire lo spirito, e il senso nascosto delle stesse Scritture) è cibo di vita per nudrire, e conservare il vigore delle anime, e l'ardente amore de' beni spirituali, e celesti.

47,13:Perocchè Giuseppe ha doppia porzione. Rende ragio ne di quel che egli ha detto, cioè che la terra si dividerà tralle dodici Tribù; perocchè tolta la tribù di Levi resterebbono solamente undici, ma la tribù di Giuseppe ebbe doppia porzione, perchè Giacobbe stabili, che Ephraim e Manasse figli dello stesso Giuseppe fosser capi ciascuno di una Tribù.

47,14:ognuno ugualmente, che il suo fratello. Ogni Tribù avrà porzione uguale alla porzione di un'altra.

47,15:Dal mar grande. Dal Mediterraneo.

47,16:Emath, Berotha, ec. Da questa parte saranno le città di Emath ec. Vari de' luoghi qui nominati sono poco, o nulla conosciuti da' geografi, come la casa di Tichon ec.

47,19:Da Thamar ec. Alcuni vogliono, che Thamar, ovvero Hasason-Thamar sia Engaddi; ma comunemente i geografi distinguono l'una dall'altra. Le acque di contrad dizione a Cadesbarne sono rammentate sovente nelle Scritture. Vedi Num. XX. 13.

47,22:Per eredità vostra, e de' forestieri. Se questa divisio ne della terra promessa non si dovesse riferire, se non a a quello che fu fatto sotto Esdra, e Nehemia nel ritorno dalla cattivita, il Profeta non avrebbe mai aggiunte quelle parole e pe' forestieri, ben sapendosi come questi non ebber mai parte veruna alla eredità data da Dio al suo popolo. Ma nella chiesa di Gesù Cristo uguale fu la condizione dell'Ebreo, e del Gentile, anzi il Gentile cessò di essere forestiere, e divenne ugualmente figliuolo, ed erede, ed ebbe diritto a tutti i beni spirituali promessi a quel nuovo popolo, nel quale non è distinzione di Giudeo, e di Greco, perchè tutti hanno lo stesso Signore, il quale è ricco per tutti coloro, che lo invocano, Rom. X. 12.