Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Ezechiele 9


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1Con gran voce gridò alle mie orecchie, dicendo: Vicina è la visita della città, e ognuno ha in mano uno strumento da uccidere.2Ed ecco che sei uomini venivano per la strada della porta superiore, che guarda settentrione; e in mano d'ognun di essi uno strumento di morte: eravi anche un uomo in mezzo a loro vestito di roba di lino, e aveva appeso a' fianchi un calamaio da scrivere, ed entrarono, e si fermarono presso l'altare di bronzo;3E la gloria del Signor d'Israele dai Cherubini, su' quali stava, si portò al liminare della casa, e chiamò l'uomo che era vestito di lino, e avea a' suo fianchi il calamaio.4E il Signore gli disse: Va per mezzo alla città, per mezzo a Gerusalemme, e segna un Thau sulle fronti degli uomini, che gemono, e sono attimi per tutte le abbominazioni, che si fanno in mezzo ad essa.5E a quelli disse, udendolo io: Passate per la città seguitando lui, e percuotete: non s'impietosisca l'occhio vostro, e non abbiate pietà.6Uccidete fino allo sterminio, il vecchio, il giovane, la vergine, il pargoletto, e le donne: non uccidete però alcuno, che veggiate aver sopra di sé il Thau, e date principio dal mio santuario. Dieder dunque principio da que' seniori, che erano davanti al tempio.7Ed ei disse loro: Profanate la casa, e degli uccisi empietene i portici: andate. E quelli andarono, e percuotevano quanti erano nella città.8E finita che fu la strage, rimasi io: e mi gettai boccone; e alzando le strida, dico: Ahi, ahi, ahi, Signore Dio: disperderai tu adunque tutti gli avanzi d'Israele, spandendo il furor tuo sopra Gerusalemme?9E disse a me: L'iniquità della casa d'Israele, e di Giuda è grande, oltre modo grande, e la terra è coperta di sangue, e la città è piena di ribellione, perocchè han detto: Il Signore ha abandonata la terra, il Signore non vede.10Non s'impietosirà adunque l'occhio mio, e io non avrò misericordia: sul capo loro farò cadere le opere loro.11Ed ecco colui, che era vestito di lino, ed aveva il calamaio a' suoi fianchi, portò risposta, dicendo: Ho fatto come tu mi comandasti.

Note:

9,1:Vicina è la visita della città. La visita è qui il gastigo, e la divina vendetta. Vedi Exod. XX. 5., Levit. XVIII. 15.
E ognuno ha in mano ec. Ognuno de' sei personaggi, che dovevano eseguire i decreti di Dio contro Gerusalemme.

9,2:Per la strada della porta superiore, che guarda settentrione. Venivano questi sei personaggi dalla stessa porta, donde il Profeta era entrato nel tempio, che è detta porta settentrionale superiore, perchè era più in alto, che l'altra, la quale dalla stessa parte conduceva nell'atrio del popolo, laddove questa conduceva nell'atrio de' sacerdoti; e da quella parte entrarono dipoi i Caldei nella città. Questi sei uomini erano sei Angeli simili a quelli, che uccisero nell'Egitto i primogeniti, e i cento ottantacinque mila uomini dell'esercito di Sennacherib.
Eravi anche un uomo in mezzo a loro vestito ec. I LXX tradussero: vestito di podere, o sia di veste talare, di veste sacerdotale, perchè questo era l'Angelo, che pregava per quelli, che doveano essere salvati dall'esterminio, e questi segnava col Thau, onde avea il calamaio da scrivere; così egli era una figura dell'unico mediatore tra Dio, e gli uomini Gesù Cristo. Questo calamaio e propriamente la custodia delle canne da scrivere, come noto s. Girolamo, e non il vaso, in cui noi mettiamo l'inchiostro. Origene tradusse: tavoletta da scrivere.

9,3:E la gloria del Signor d'Israele ec. La gloria del Signore in questo luogo ella è la immagine di elettro, cioè lo stesso Dio sedente sul suo trono sopra i Cherubini. Dio adunque dopo aver chiamati a sè gli Angeli ministri di sue vendette, e dopo aver comandato, che dall'atrio stesso cominciassero la uccisione de' peccatori, abbando mato il cocchio, e i Clherubini, andò a posarsi alla porta della casa, cioè alla porta del santo. Vedi cap. X. 1., 4. E segna un Thau sulle fronti ec. Origene sulla testimonianza di un Elbreo convertito, affermò, che la lettera Thau degli Ebrei ne' tempi anteriori ad Esdra avea la figura della Croce, ed era interamente simile al Thau dei Greci; e al sentimento di Origene si attenne s. Girolamo, Tertulliano, Clemente Alessandrino, s. Ambrogio, s. Agostino, e moltissimi Interpreti. È adunque annunziata la Croce di Cristo come segno, anzi come unico principio di salute per tutti quelli, che arriveranno a salute. Quindi la venerazione, e l'affetto di tutti i santi verso la Croce. Con questa sono segnati in Gerusalemme quegli uomini, i quali non solo non si unirono cogli altri a peccare, ma piangevano gli altrui peccati, e trasgressioni, e le empieta de' loro fratelli.

9,6:E date principio dal mio santuario. Date principio alla strage col mettere a morte que'venticinque uomini consacrati al mio servigio, i quali stango tral vestibolo, e l'altare adoravano poco fa il sole nascente cap. VIII. 16.; perocchè la loro scelleratezza, è tanto più enorme, quanto più santa e la loro dignità, e contagioso il loro malo esempio.

9,7:Profanate la casa, e degli uccisi empietene i portici. Profanate l'atrio de' sacerdoti coll'uccider questi, ed em piere il loro atrio de' loro cadaveri: non badate, che questo essendo parte del tempio è perciò luogo sacro: io l'ho gia condannato ad essere profanato.

9,8:Rimasi io. Rimasi io solo vivo in quell'atrio, solo io sacerdote. Vedi Teodoreto. Notano gl'Interpreti, che setudo stato ordinato da Dio all'Angelo di segnare col Thau gli eletti, gli vien detto ancora di andare a segnarli per la città, e nissuno si legge, che ne segnasse nel tempio: onde l'orrore del Profeta per sì grande strage, e le grida e le preghiere, ch'ei fa al Signore.

9,9:Il Signore ha abbandonata la terra, ec. Ecco l'abisso, in cui precipita finalmente il peccatore indurato: egli nega la Providenza, nega, che Dio vegga, o tenga conto del bene e del male, che si fa sopra la terra, nega i gastighi, e i premi della vita avvenire.

9,11:Ho fatto come tu mi comandasti. Ho segnati i gementi, i buoni, i giusti.