Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Ezechiele 12


font

1Parlommi il Signore, dicendo:2Figliuolo dell'uomo, tu abiti in mezzo di una famiglia contumace, che hanno occhi per vedere, e non veggono e orecchie per udire, e non odono; perocché ella è una contumace famiglia.3Tu adunque, figliuolo dell'uomo, fa bagaglio per cangiare di paese, e tramenerai (il tuo bagaglio) di giorno alla loro presenza, e passerai da dove sei in altro luogo a vista di essi, se a sorte vi badassero, perchè sono una contumace famiglia.4E porterai fuori il tuo bagaglio di giorno sotto i loro occhi, come per cangiar di paese: tu poi partirai alla sera a vista di essi, come uno, che se ne va altrove.5Sugli occhi loro fa una apertura nella tua muraglia, ed esci per essa.6A vista di essi tu sarai portato su gli omeri altrui, sarai menato via al buio: velerai la tua faccia, e non vedrai la terra: perocché io ti ho fatto portento alla casa d'Israele:7Io feci adunque come avea comandato a me il Signore, portai fuori di giorno il mio bagaglio, come chi vuol cambiar di paese, e la sera feci colla mano un'apertura nel muro, e al buio me n'andai, portato sulle altrui spalle veggenti loro.8E il Signore parlommi la mattina, e disse:9Figliuolo dell'uomo, la famiglia d'Israele, la famiglia contumace non ti ha ella detto: Che è quel, che tu fai?10Dì loro: Queste cose dice il Signore Dio: Questo duro annunzio è pel capo, che sta in Gerusalemme, e per tutta la casa dì Israele, che sta nel suo recinto.11Dì loro: Io son per voi un portento: come ho fatto io, così sarà fatto a loro: cangeran di paese, e saran fatti schiavi.12Il capo, che è tra di loro, sarà portato sugli omeri altrui, uscirà al buio, romperanno la muraglia per metterlo fuora, la faccia di lui sarà velata, affinché non vegga la terra.13E io tenderò a lui la mia rete, ed ei sarà preso nella mia rete; e io lo menerò a Babilonia nella terra de' Caldei, ed ei non la vedrà, ed ivi morrà.14E tutti quelli, che stanno intorno a lui, le sue guardie, e le sue squadre, le spergerò a tutti i venti, e dietro ad essi sguainerò la spada.15E conosceranno, che io sono il Signore, quando gli avrò dispersi tralle genti, e gli avrò seminati per tutte le terre.16E piccol numero di essi sottrarrò alla spada, alla fame, e alla peste, affinchè raccontino tutte le loro scelleratezze tralle genti, dovunque anderanno, e conosceranno, ch'io sono il Signore.17E il Signore parlommi, e disse:18Figliuolo dell'uomo, mangia il tuo pane con affanno, ed anche la tua acqua bevila con prescia, e in tristezza.19E dirai al popolo, che è in questa terra: Queste cose dice il Signore Dio a quei, che abitano in Gerusalemme nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nel turbamento, e beranno la loro acqua nello smarrimento; perocché la terra rimarrà priva del molto suo popolo per ragion delle iniquità di tutti i suoi abitatori.20E le città, che or sono abitate, diverranno una solitudine, e la terra sarà deserta, e conoscerete, ch'io sono il Signore.21E il Signore parlommi, e disse:22Figliuolo dell'uomo, che proverbio è quello tra voi nella terra d'Israele, ove dicono: I giorni anderanno in lungo, e di tutte le visioni non sarà altro?23Per questo dì tu ad essi: Queste cose dice il Signore Dio: Torrò di mezzo questo proverbio, e questo non sarà più un dettato in Israele; e tu dirai loro, che sono vicini i giorni, e le cose predette in tutte le visioni;24Imperocché non saravvi pell' avvenire visione senza effetto, ne predizione ambigua presso i figliuoli d'Israele;25Perocché io il Signore parlerò, e tutto quello, che avrò detto, sarà, né anderà più in lungo; ma a vostri dì, o famiglia, contumace, io parlerò, e farò, dice il Signore Dio.26E il Signore parlommi, dicendo:27Figliuolo dell'uomo, ecco la casa d'Israele, che dice: La visione, che questi ha veduta, va alla lunga, ed ei profeta per tempi lontani.28Per questo di tu ad essi: Queste cose dice il Signore Dio: Tutte le mie parole pell' avvenire non avran più di azione: la parola, che io avrò detta, sarà adempiuta, dice il Signore Dio.

Note:

12,2:Tu abiti in mezzo di una famiglia contumace, ec. Questa profezia, e quelle de' capi seguenti sino al vigesimo probabilmente furono fatte l'anno sesto di Sedecia, cinque anni prima della rovina di Gerusalemme. Gli Ebrei di Babilonia erano sempre inquieti, e malcontenti dello stato loro, perchè, vedendo, che Gerusalemme, e il regno di Giuda tuttor sussisteva, invidiavano la sorte degli Ebrei, che vi erano rimasi, e quasi più non credevano alle reiterate predizioni di Geremia, e dello stesso Ezechiele. Costoro (dice Dio) sono una stirpe contumace sempre, e ribelle, e fatta apposta per provocare l'ira.

12,3:Fa'bagaglio per cangiar di paese, ec. Io voglio, che tu col fatto stesso rappresenti, e inculchi nuovamente a costoro quel che ha da essere degli Ebrei, che son tuttora nella Giudea.
E tramenerai (il tuo bagaglio). Tale è qui il senso della parola: transmigrabis.

12,5:Fa' un'apertura nella tua muraglia. Tu non uscirai per la porta nell'andartene, ma, fatta un'apertura nella muraglia della tua casa, per essa uscirai: così Sedecia, e i principi usciranno per le breccie delle mura, Jerem. XXXIX.4, IV. Reg. XXV. 4.

12,6:Sarai portato sugli omeri altrui, ec. Sedecia preso mentre fuggiva, e condotto a Nabuchodonosor, privato degli occhi fu portato a Gerusalemme. Per questo Dio vuole, che Ezechiele sia portato da altri di notte, e colla faccia velata, che esprime come a Sedecia saranno cavati gli occhi.
Ti ho fatto portento alla casa d'Israele. Non solo tutti i tuoi detti, ma anche li tuoi fatti saran segno, e figura di quello, che dee avvenire alla casa d'Israele. Vedi s. Girolamo, e Teodoreto.

12,9:La famiglia contumace non ti ha ella detto: ec. Ovvero: Non ti dirà ella? Verra certamente a più d'uno la curiosità di sapere il perchè tali cose tu facci.

12,10:Pel capo, che sta in Gerusalemme. Per Sedecia. Ezechiele, profetando così in Babilonia veniva in primo luogo a confermare le profezie, che si facevano da Geremia nello stesso tempo in Gerusalemme, alle quali poca, o nissuna fede prestavano que' Giudei; in secondo luogo le profezie di Ezechiele servivano a tenere in timore i Giudei di Babilonia, e a ispirare speranza nelle misericordie del Signore, il quale prometteva a questi la libertà; in terzo luogo con facilità in quel tempo potevano le profezie fatte in Babilonia passare a Gerusalemme, e quelle fatte in Gerusalemme passare a Babilonia, dopochè la Giudea era di venuta soggetta a' Caldei, e tanto numero di Giudei di ogni ordine erano passati in que' paesi.

12,12:La faccia di lui sarà velata, affinchè ec. Ciò potè esser fatto a Sedecia o per ragione delle piaghe fattegli nel cavarli gli occhi, o perchè si velava ordinariamente la faccia a' rei condannati a morte, Esther, VII. 8., e in tal guisa forse fu egli presentato dinanzi al suo vincitore Nabuchodonosor.

12,13:Tenderò a lui la mia rete. La metafora è presa da' cacciatori. Lo farò incappare nella rete tesagli da me per man de' Caldei, i quali seguendolo nel deserto lo prenderanno. Vedi Geremia nel luogo citato, e il V. libro de' Re.
Lo menerò ... nella terra de' Caldei, ed ei non la vedrà. Giuseppe Ebreo racconta, che Sedecia sentendo, come da un lato Geremia diceva, ch'ei sarebbe condotto a Babilonia, e dall'altro, che Ezechiele diceva, ch'ei non avreb be veduta quella città, credette, che queste due profezie non potesser mai conciliarsi tra loro, e disprezzò l'una e l'altra: ma egli conobbe la verità degli oracoli dei due Profeti, allorchè condotto dai Caldei a Babilonia, essendo privo del lume degli occhi non potè vedere quella citta. Vedi Joseph. Antiq. X. 10.

12,16:E conosceranno, ch'io sono il Signore. Ed essi, e tutte le genti conosceranno, com'io sono vero Dio, giusto giudice, che ho punito i Giudei, perchè erano peccatori, e si erano renduti degni dell'ira mia colle loro empieta, le quali dovran confessare, che sono state la cagione delle loro sciagure.

12,18:Mangia il tuo pane con affanno, ec. Tu ti ciberai non con pace, e consolazione, ma con affanno, e agitazione, e tremore, e in simile stato berai la tua acqua per rappresentare le angustie, i terrori, la fame, che patiranno i Giudei nel tempo dell'assedio di Gerusalemme.

12,22:I giorni anderanno in lungo, e di tutte le visioni non sarà altro? Questa dovea essere una maniera di dettato comune tra gli empi, e increduli abitanti di Gerusalemme. I giorni dell'adempimento di queste minacce fatte a noi da' Profeti anderanno tanto in là, che noi saremo morti, e tutte queste profezie anderanno in fumo. Dalla benignità, e longanimità di Dio, che differisce il gastigo per dar luogo alla penitenza, perch'ei non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva, da questa benignità prendono argomento gli empi per insolentire sempre più contro Dio, e diventar sempre peggiori.

12,24:Non saravvi pell'avvenire visione senza effetto, ec. Io non terrò più lungamente sospeso l'effetto di mie minacce, e tutte le predizioni fatte da' miei Profeti avranno il loro adempimento talmente chiaro, ed evidente, che nissuno potrà dubitare del senso delle mie profezie.