Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Siracide 18


font
NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Qui vivit in aeternum, creavit omnia simul.
Deus solus iustificabitur et manet invictus rex in aeternum.
1 Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
2 Quis sufficit enarrare opera illius?
2 Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
3 Et quis investigabit magnalia eius?
3 Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
4 Virtutem autem magnitudinis eius quis enuntiabit?
Aut quis adiciet enarrare misericordiam eius?
4 A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
5 Non est minuere neque adicere
nec est invenire magnalia Dei;
5 La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
6 cum consummaverit homo, tunc incipiet
et, cum quieverit, aporiabitur.
6 Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
7 Quid est homo, quis defectus, et quae est utilitas illius?
Et quid est bonum, aut quid nequam illius?
7 Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.
8 Numerus dierum hominum ut multum centum anni,
quasi gutta aquae maris deputati sunt,
et sicut calculus arenae, sic exigui anni in die aevi.
8 Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
9 Propter hoc patiens est Deus in illis
et effundit super eos misericordiam suam.
9 Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
10 Vidit praesumptionem cordis eorum, quoniam mala est;
et cognovit subversionem illorum, quoniam nequam est.
10 Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
11 Ideo adimplevit propitiationem suam in illis
et ostendit eis viam aequitatis.
11 Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
12 Miseratio hominis circa proximum suum,
misericordia autem Dei super omnem carnem.
12 Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
13 Qui reprehendit, docet et erudit
quasi pastor dirigens gregem suum.
13 La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
14 Miseretur excipientibus doctrinam miserationis
et festinantibus in iudiciis eius.
14 Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.
15 Fili, in bonis non des querelam
et in omni dato non des tristitiam verbi mali.
15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.
16 Nonne ardorem refrigerabit ros?
Sic et verbum melius quam datum.
16 La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.
17 Nonne ecce verbum super datum bonum?
Sed utraque cum homine gratioso.
17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole.
18 Stultus acriter improperabit,
et datus indisciplinati tabescere facit oculos.
18 Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi.
19 Ante iudicium para advocatum tibi
et, antequam loquaris, disce.
19 Prima di parlare, infórmati,
cùrati ancor prima di ammalarti.
20 Ante languorem adhibe medicinam
et ante iudicium interroga teipsum
et in hora visitationis invenies propitiationem.
20 Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
21 Ante languorem humilia te
et in tempore peccati ostende conversionem tuam.
21 Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra pentimento.
22 Non sinas te impediri reddere votum tempore opportuno
et ne tardes usque ad mortem iustificari,
quoniam merces Dei manet in aeternum.
22 Nulla ti impedisca di soddisfare un voto al tempo giusto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
23 Ante votum praepara animam tuam
et noli esse quasi homo, qui tentat Dominum.
23 Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
24 Memento irae in die consummationis
et, suo tempore, retributionis in conversione faciei.
24 Ricòrdati della collera nei giorni della fine,
del tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te.
25 Memento famis in tempore abundantiae
et necessitatum paupertatis in die divitiarum.
25 Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza,
della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza.
26 A mane usque ad vesperam mutatur tempus,
et haec omnia citata in oculis Dei.
26 Dal mattino alla sera il tempo cambia,
tutto è effimero davanti al Signore.
27 Homo sapiens in omnibus metuet
et in diebus delictorum cavebit a malitia.
27 Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa,
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
28 Omnis astutus agnoscit sapientiam
et invenienti eam dabit confessionem.
28 Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e rende omaggio a colui che la trova.
29 Sensati in verbis et ipsi sapienter egerunt
et intellexerunt veritatem et iustitiam
et effuderunt tamquam pluviam proverbia et iudicia.
29 Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.
30 De continentia animae.
Post concupiscentias tuas non eas
et a voluptatibus tuis te contine;
30 Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
31 si praestes animae tuae beneplacitum concupiscentiae,
faciet te in gaudium inimicis tuis.
31 Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
32 Ne oblecteris in multa epulatione;
duplex enim portio est paupertas illius.
32 Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
33 Ne fueris ganeo et potator,
cum nihil tibi est in sacculo:
eris enim invidus vitae tuae.
33 Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.