SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Giobbe 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Ma Giobbe rispose e disse:1 Rispose Iob, e disse:
2 «Veramente io so che è così, e che l'uomo non può giustificarsi in confronto con Dio;2 Veramente io so che così fia, e che non è giustificato l'uomo assomigliato a Dio.
3 se egli volesse contender con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille.3 S'elli vorrae contendere con lui, non potrae rispondere a lui una cosa delle mille.
4 Sapiente di cuore e gagliardo di forza, chi mai resistè contro lui e rimase tranquillo?4 Di savio cuore è, e forte di fortezza; chi resiste a lui, e hae pace?
5 Sposta egli i monti e non se n'avvedono, e li sconvolge nel furore suo:5 Chè trapassa li monti; coloro, chi li ha sovvertiti nel furore suo, non seppono.
6 fa traballar la terra dal suo sito, e le colonne di lei ne sono scosse:6 Chè commuove la terra del luogo suo, e le colonne sue sono percosse.
7 dà un comando al sole ed esso non spunta, e tien racchiuse le stelle quasi sotto un suggello:7 Chè comanda al sole, e non nasce; e le stelle chiude quasi come sotto segnale.
8 i cieli egli stende da solo, incede sopra i flutti del mare:8 Chè solo istende i cieli, e va sopra l' onde del mare.
9 egli ha creato Arturo ed Orionele Pleiadi e le Costellazioni dell'Austro:9 Chè fa (le sette stelle nel polo artico, e) Orion (lo qual è una stella dinanzi a uno segno chiamato) Arturo e Iadas (cioè alcune stelle pluviali) e le cose ascoste dello austro.
10 opera egli cose grandi ed incomprensibili, cose mirabili che non hanno numero.10 Chè fa le grandi cose e da non comprendere e maravigliose, delle quali non è numero.
11 Se egli a me viene, io non lo scorgo, se s'allontana, io non me ne avvedo;11 Se verrà a me, nol vedrò; se se n'andrà, non lo intenderd.
12 se di repente interroga, chi potrà rispondergli, ovver chi potrà dirgli: - Perchè fai così? -12 Se repentinamente addomanderà, chi li risponderà? Ovvero chi gli puote dire: perchè hai tu fatto così?
13 Dio, alla cui ira nessuno può resistere, e sotto cui si curvano coloro che sostengono l'orbe,13 Iddio, l'ira del quale non si puote resistere, e sotto lo quale si chinano coloro che portano lo mondo.
14 a costui, che grandezza ho io perchè possa rispondergli, e pronunciar le mie parole avanti a lui?14 Adunque quanto sono io, che risponda a lui, e favelli con lui colle parole mie?
15 Al quale, ancor che io avessi qualche ragione, non risponderei, ma come a mio giudice chiederei pietà.15 Che ancora, se io avrò qualche cosa giusta, non risponderò; ma lo mio giudice pregheroe.
16 E pur se mi rispondesse quand'io lo chiamassi [a giudizio], non avrei fiducia che ascolterebbe la mia voce:16 E quando averae esaudito me chiamante, non credo ch' egli abbia esaudita la voce mia.
17 egli invero nella procella mi sfracellerebbe, moltiplicherebbe le mie ferite pur senza ragione.17 Certo nella tempesta triterà me, e moltiplicherà ancora le ferite mie senza cagione.
18 Egli non concede al mio spirito di riposarsi, e mi riempie d'amarezze.18 Non permette che lo spirito mio si riposi, e riempie me d'amaritudine.
19 Se si tratta di vigoria, - egli è il fortissimo, se dell'equità di giudizio - nessuno ardirà testimoniare per me.19 Se la fortezza è addomandata, robustissimo è; se equità di giudicio, niuno ardisce di dire testimonianza per me.
20 Se mi vorrò giustificare, la mia stessa bocca mi condannerà, se mostrarmi innocente, mi convincerà perverso.20 Se io giustificare mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, reo mi comproverà.
21 Quand'anche io sia perfetto, ciò stesso l'anima mia l'ignorerà, e avrò a disdegno la mia vita.21 Ancora se semplice io sarò, di questo medesimo non saprà l'anima mia; e rincrescerà a me della vita mia.
22 Questo solo è ciò ch'io ho detto:Sia l'innocente che l'empio è Lui che li distrugge.22 Una cosa è ch' io hoe favellata, e lo innocente e lo malvagio lui consuma.
23 Se egli flagella, dia la morte all'istante, e delle pene degli innocenti non s'allieti.23 Se egli tormenta, uccida una volta; e non rida della pena delli innocenti.
24 La terra è consegnata in mano al malvagio, il volto dei giudici d'essa egli benda; se non è Lui [che fa ciò], chi è dunque?24 La terra è data nelle mani del malvagio, e lo volto de' giudici suoi copre; la quale cosa se quello non è, chi è adunque?
25 E i miei dì furon veloci più che un corriere, fuggiron via e non videro il bene;25 E li di miei più veloci furono che lo corriere; fuggirono, e non viddero lo bene.
26 trascorsero oltre come vascelli di canna, come l'aquila che piomba sulla preda!26 Trapassoro quasi navi le quali portano poma, e sì come l'aquila volante all' esca.
27 Se io esclamo: - Non voglio parlar più così! -mi stravolge il viso e mi strazia il dolore.27 Quando dirò: non così favelleroe, commuto la faccia mia, e di dolore sono tormentato.
28 Io temevo di tutte le mie azioni, sapendo che tu non perdoni a chi manca;28 Temea tutte le opere mie, sapendo che non perdoneresti a' delinquenti.
29 chè se pur in tal modo io risulto empio, perchè dovrei travagliarmi senza vantaggio?29 Ora se così malvagio sono, perchè indarno m' affaticai?
30 Se io mi lavassi con acqua di neve, e le mie mani risplendessero per mondezza,30 Se lavato saroe sì come con la neve, e mondissime risplenderanno le mie mani;
31 nella lordura tu m'intingeresti, sì che m'avessero a schifo i miei stessi abiti.31 pure nelle brutture intignerai me, e abbomineranno me le vestimenta mie.
32 Egli invero non è un uomo al pari di me, perchè io gli risponda, nè è tale che in giudizio come me possa ascoltarsi;32 Nè certo all' uomo, ch' è simile di me, risponderò; nè a colui che meco possa essere udito nello eguale giudicio.
33 non c'è chi possa far da arbitro fra me e lui, e stender la mano su ambedue.33 Non è chi l' uno e l'altro possa riprendere, e porre la mano sua in amendue.
34 Ritiri egli da sopra a me il suo flagello, e il suo timore non mi sbigottisca:34 Tolga da me la virga sua, e la paura sua non spaventi me.
35 [a tal condizione] parlerei, senza temerlo, poichè intimorito io non posso rispondere.35 Favelleroe, e non temerò lui; nè non posso temendo rispondere.