Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 42


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Rispondendo allora Giobbe al Signore disse:1 Respondens autem Job Domino, dixit :
2 «Riconosco che tu puoi tutto, e nessun progetto è per te recondito.»2 Scio quia omnia potes,
et nulla te latet cogitatio.
3 «Chi è costui che senza cognizione ottenebra il consiglio [divino]?»«Io perciò ho parlato insipientemente e di cose che oltrepassano la mia cognizione.»3 Quis est iste qui celat consilium absque scientia ?
ideo insipienter locutus sum,
et quæ ultra modum excederent scientiam meam.
4 «Ascolta e io parlerò, io t'interrogherò e tu rispondimi.»4 Audi, et ego loquar :
interrogabo te, et responde mihi.
5 «Per ascoltazione d'orecchi avevo udito di te, ma ora l'occhio mio ti vede.5 Auditu auris audivi te :
nunc autem oculus meus videt te.
6 Perciò io accuso me stesso, fo penitenza nella polvere e nella cenere.»6 Idcirco ipse me reprehendo,
et ago pœnitentiam in favilla et cinere.
7 Dopo che il Signore ebbe detto queste cose a Giobbe, disse ad Elifaz il Temanita: «L'ira mia si è accesa contro di te e contro i due tuoi amici, perchè non avete parlato dinanzi a me con rettitudine come il mio servo Giobbe.7 Postquam autem locutus est Dominus verba hæc ad Job, dixit ad Eliphaz Themanitem : Iratus est furor meus in te, et in duos amicos tuos, quoniam non estis locuti coram me rectum, sicut servus meus Job.
8 Prendetevi dunque sette tori e sette arieti e andate dal mio servo Giobbe ed offriteli per voi in olocausto; e Giobbe mio servo pregherà per voi: di lui io avrò riguardo, in modo che non vi sia imputata stoltezza, perchè non avete neppur parlato di me con rettitudine come il mio servo Giobbe».8 Sumite ergo vobis septem tauros et septem arietes, et ite ad servum meum Job, et offerte holocaustum pro vobis : Job autem servus meus orabit pro vobis. Faciem ejus suscipiam, ut non vobis imputetur stultitia : neque enim locuti estis ad me recta, sicut servus meus Job.
9 Andarono allora, Elifaz il Temanita, Baldad il Suhita e Sofar il Naamatita, e fecero come aveva parlato ad essi il Signore; ed il Signore ebbe riguardo a Giobbe.9 Abierunt ergo Eliphaz Themanites, et Baldad Suhites, et Sophar Naamathites, et fecerunt sicut locutus fuerat Dominus ad eos : et suscepit Dominus faciem Job.
10 Il Signore inoltre si mosse a compassione di Giobbe, mentre costui pregava per i suoi amici; e rese il Signore a Giobbe il doppio di tutto quello che aveva avuto.10 Dominus quoque conversus est ad pœnitentiam Job, cum oraret ille pro amicis suis : et addidit Dominus omnia quæcumque fuerant Job, duplicia.
11 Vennero a trovarlo tutti i suoi fratelli e tutte le sue sorelle e tutti i suoi conoscenti di prima; presero cibo con lui in sua casa, gli fecero le loro condoglianze e lo consolarono di tutte le sventure che il Signore gli aveva mandate; e gli donarono ciascuno un'agnella ed un orecchino d'oro.11 Venerunt autem ad eum omnes fratres sui, et universæ sorores suæ, et cuncti qui noverant eum prius, et comederunt cum eo panem in domo ejus : et moverunt super eum caput, et consolati sunt eum super omni malo quod intulerat Dominus super eum : et dederunt ei unusquisque ovem unam, et inaurem auream unam.
12 E il Signore benedisse la fine di Giobbe più che il suo principio; ed egli possedette quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.12 Dominus autem benedixit novissimis Job magis quam principio ejus : et facta sunt ei quatuordecim millia ovium, et sex millia camelorum, et mille juga boum, et mille asinæ.
13 Ebbe anche sette figli e tre figlie,13 Et fuerunt ei septem filii, et tres filiæ.
14 e ad una mise il nome di Giorno, alla seconda il nome di Cassia e alla terza il nome di Cornustibio;14 Et vocavit nomen unius Diem, et nomen secundæ Cassiam, et nomen tertiæ Cornustibii.
15 nè si trovarono donne belle come le figlie di Giobbe in tutta la contrada: e il padre loro assegnò loro un'eredità in mezzo ai loro fratelli.15 Non sunt autem inventæ mulieres speciosæ sicut filiæ Job in universa terra : deditque eis pater suus hæreditatem inter fratres earum.
16 Giobbe visse, dopo queste cose, centoquaranta anni, e vide i suoi figli e i figli dei suoi figli fino alla quarta generazione: e morì vecchio e pieno di giorni.16 Vixit autem Job post hæc centum quadraginta annis, et vidit filios suos, et filios filiorum suorum usque ad quartam generationem : et mortuus est senex, et plenus dierum.