1Chi teme il Signore farà tutto questo,chi è saldo nella legge otterrà la sapienza.
2Ella gli andrà incontro come una madre,lo accoglierà come una vergine sposa;
3lo nutrirà con il pane dell’intelligenzae lo disseterà con l’acqua della sapienza.
4Egli si appoggerà a lei e non vacillerà,a lei si affiderà e non resterà confuso.
5Ella lo innalzerà sopra i suoi compagnie gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea.
6Troverà gioia e una corona di esultanzae un nome eterno egli erediterà.
7Gli stolti non raggiungeranno mai la sapienzae i peccatori non la contempleranno mai.
8Ella sta lontana dagli arroganti,e i bugiardi non si ricorderanno di lei.
9La lode non si addice in bocca al peccatore,perché non gli è stata concessa dal Signore.
10La lode infatti va celebrata con sapienzaed è il Signore che la dirige.
11Non dire: «A causa del Signore sono venuto meno»,perché egli non fa quello che detesta.
12Non dire: «Egli mi ha tratto in errore»,perché non ha bisogno di un peccatore.
13Il Signore odia ogni abominio:esso non è amato da quelli che lo temono.
14Da principio Dio creò l’uomoe lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
15Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti;l’essere fedele dipende dalla tua buona volontà.
16Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:là dove vuoi tendi la tua mano.
17Davanti agli uomini stanno la vita e la morte:a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
18Grande infatti è la sapienza del Signore;forte e potente, egli vede ogni cosa.
19I suoi occhi sono su coloro che lo temono,egli conosce ogni opera degli uomini.
20A nessuno ha comandato di essere empioe a nessuno ha dato il permesso di peccare.


Note:

Sir 15,1:Ger Ger 2,8 conosce quattro funzioni ufficiali: il sacerdote, il legista, il capo, il profeta. - Chi è fedele alla legge appartiene al gruppo degli «scribi», dei «dottori della legge», che nel giudaismo diventerà sempre più importante (cf. Esd 7,6+).

Sir 15,11:non devi farlo: con gr.; l'ebr. e un ms gr. hanno: «egli non fa».

Sir 15,14:Questo v è spesso invocato per sostenere la dottrina della libertà. L'ebr. («... egli l'ha consegnato al suo nemico e l'ha lasciato alle sue inclinazioni») ne fa piuttosto una spiegazione dell'origine del male; però il v seguente afferma la libertà di scelta.