Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Siracide 2


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1Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
2Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della prova.
3Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
4Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
5perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Nelle malattie e nella povertà confida in lui.
6Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui.
7Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
8Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
9Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia,
poiché la sua ricompensa è un dono eterno e gioioso.
10Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
11Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione.
12Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti
e al peccatore che cammina su due strade!
13Guai al cuore indolente che non ha fede,
perché non avrà protezione.
14Guai a voi che avete perduto la perseveranza:
che cosa farete quando il Signore verrà a visitarvi?
15Quelli che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole,
quelli che lo amano seguono le sue vie.
16Quelli che temono il Signore cercano di piacergli,
quelli che lo amano si saziano della legge.
17Quelli che temono il Signore tengono pronti i loro cuori
e si umiliano al suo cospetto.
18«Gettiamoci nelle mani del Signore
e non in quelle degli uomini;
poiché come è la sua grandezza,
così è anche la sua misericordia».

Note:

Sir 2,1-18:Il timore di Dio nella prova: tema frequente nell'AT, in modo particolare nei salmi.

Sir 2,12:L'autore sembra invitare alla fortezza durante le persecuzioni. Condanna l'apostasia, anche solo esteriore (vv 12b.15; cf. 2Mac 6,21-28).

Sir 2,16:Così Ben Sira, lontano dall'opporre amore e obbedienza, li identifica L'amore è disinteressato; l'attesa della ricompensa non è che una questione secondaria. Questo atteggiamento, caratteristico di Ben Sira, non è inaudito nel pensiero ebraico. Cf. per esempio Pirqe Abot Sir 1,3 : «Non siate come schiavi che servono il loro padrone per averne una ricompensa. Siate come schiavi che servono il loro padrone senza pensare alla ricompensa».