Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Siracide 33


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1Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
ma nella prova sarà ancora liberato.
2Un uomo saggio non detesta la legge,
ma chi finge con essa è come nave in tempesta.
3L’uomo assennato ha fiducia nella legge,
per lui è degna di fede come un oracolo.
4Prepara il tuo discorso e così sarai ascoltato,
raccogli il tuo insegnamento e poi rispondi.
5Ruota di carro è il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l’asse che gira.
6Un amico beffardo è come uno stallone,
nitrisce sotto chiunque lo cavalca.
7Perché un giorno è più importante d’un altro,
se tutta la luce dell’anno viene dal sole?
8È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore,
che ha diversificato le stagioni e le feste.
9Ha esaltato e santificato alcuni,
altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere
e dalla terra fu creato Adamo.
11Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza,
ha diversificato le loro vie.
12Ha benedetto ed esaltato alcuni,
altri ha santificato e avvicinato a sé;
altri ha maledetto e umiliato
e ha rovesciato dalle loro posizioni.
13Come argilla nelle mani del vasaio
che la modella a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati
e li ricompensa secondo il suo giudizio.
14Di fronte al male c’è il bene,
di fronte alla morte c’è la vita;
così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore.
15Considera perciò tutte le opere dell’Altissimo:
a due a due, una di fronte all’altra.
16Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,
come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
17con la benedizione del Signore sono giunto per primo,
come un vendemmiatore ho riempito il tino.
18Badate che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che ricercano l’istruzione.
19Ascoltatemi, o grandi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.
20Al figlio e alla moglie, al fratello e all’amico
non dare un potere su di te finché sei in vita.
Non dare ad altri le tue ricchezze,
perché poi non ti penta e debba richiederle.
21Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
22È meglio che i figli chiedano a te,
piuttosto che tu debba volgere lo sguardo alle loro mani.
23In tutte le tue opere mantieni la tua autorità
e non macchiare la tua dignità.
24Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.
25Foraggio, bastone e pesi per l’asino;
pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
26Fa’ lavorare il tuo servo e starai in pace,
lasciagli libere le mani e cercherà la libertà.
27Giogo e redini piegano il collo,
per lo schiavo malvagio torture e castighi.
28Mettilo a lavorare perché non stia in ozio,
29perché l’ozio insegna molte cose cattive.
30Mettilo all’opera come gli conviene,
e se non obbedisce, stringigli i ceppi.
Ma non esagerare con nessuno
e non fare nulla contro la giustizia.
31Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
perché l’hai acquistato a prezzo di sangue.
Se hai uno schiavo, trattalo come un fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso.
32Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
33in quale strada andrai a ricercarlo?

Note:

Sir 33,2:Con il gr.; BJ con l'ebr. legge: «chi odia la legge non è saggio».

Sir 33,3:L'ebr. ha: «comprende la parola di Jahve».

Sir 33,4:L'ebr. ha: «e poi agirai».

Sir 33,7:Il problema posto non sembra cosmologico (differenza di lunghezza dei giorni), ma religioso (differenza di dignità tra giorni festivi e giorni profani). E' almeno quanto suggerisce il v 9.

Sir 33,11:sapienza: il gr. ha episteme, uno dei tanti sinonimi di «saggezza».

Sir 33,13:che la forma a: con 1 ms greco, lat.; il gr. legge: «tutte le sue vie (sono) secondo».

Sir 33,14:Ebr. e sir. aggiungono: «e di fronte alla luce, le tenebre».

Sir 33,19:assemblee: o sinagoghe, dove i pii giudei si riunivano per l'istruzione.

Sir 33,25-33:Circa la durezza nei confronti degli schiavi: Es 21,20-21 (cf. Mt 18,34; Lc 12,46). Gli schiavi non erano quindi lasciati all'arbitrio dei padroni. I loro diritti erano precisati dalla legge (Es 21,1-6; Es 21,26-27; Lv 25,46; Dt 15,12-18 ; qui cf. vv 30,31-33). Confrontare l'atteggiamento di san Paolo (Ef 6,9; Col 4,1; Fm 1,16).

Sir 33,26:potrai trovare riposo: l'ebr. ha: «perché non chiede riposo». - lasciagli libere le mani: con il gr.; l'ebr. ha: «e se alza la testa».

Sir 33,28:perché non stia in ozio: con il gr.; l'ebr. ha: «perché non si rivolti».

Sir 33,31:con il sangue: cioè, tu l'hai acquistato con i tuoi averi; con denaro guadagnato faticosamente. Il testo però non è sicuro.