Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Salmi 39


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 'Al maestro del coro, Iditun. Salmo. Di Davide.'

1 Al maestro di coro. Per Idutun. Salmo. Di Davide.
2 Ho detto: "Veglierò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca
mentre l'empio mi sta dinanzi".
2 Mi proposi: "Voglio controllare le mie vie per non peccare con la lingua; alla mia bocca voglio mettere un capestro, fino a che l'empio sta dinanzi a me".
3 Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene,
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
3 Me ne stetti muto, in silenzio; tacqui, ma senza frutto. Il mio dolore s'inasprì; bruciava il mio cuore dentro di me:
4 Ardeva il cuore nel mio petto,
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato:
4 mentre sospiravo, s'accendeva un fuoco. Allora parlai con la mia lingua:
5 "Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita".

5 "Fammi conoscere, o Signore, la mia fine, quale sia l'estensione dei miei giorni. Vorrei sapere quanto io sia fragile.
6 Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive,
6 Ecco: in pochi palmi hai fissato i miei giorni, e la durata della mia vita è come un nulla davanti a te. Oh sì, come un soffio è ogni essere umano!
7 come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

7 Oh sì, qual ombra che svanisce è ogni mortale! Oh sì, s'affanna per nulla, accumula ricchezze e non sa chi le avrà in eredità!".
8 Ora, che attendo, Signore?
In te la mia speranza.
8 Ed ora, cosa potrei attendere, o Signore? Solo in te sta la mia speranza.
9 Liberami da tutte le mie colpe,
non rendermi scherno dello stolto.
9 Liberami da tutte le mie colpe; non rendermi un ludibrio per lo stolto.
10 Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.

10 Taccio; non apro la mia bocca, poiché è opera tua.
11 Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
11 Allontana da me la tua piaga, dalla forza della tua mano io sono finito.
12 Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo,
corrodi come tarlo i suoi tesori.
Ogni uomo non è che un soffio.

12 Con il castigo per la colpa tu correggi l'uomo, e come la tignola tu corrodi tutto ciò che gli è caro. Oh sì, un soffio è ogni essere umano!
13 Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
poiché io sono un forestiero,
uno straniero come tutti i miei padri.
13 Ascolta la mia preghiera, o Signore, porgi l'orecchio al mio grido d'aiuto; davanti alle mie lacrime non restartene muto. Poiché un pellegrino io sono presso di te, un forestiero come tutti i miei padri.
14 Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.
14 Vòlgiti da me perché io abbia sollievo, prima che me ne vada e non ci sia più.