Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 30


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Ora invece si ridono di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
1 Ma ora, quelli che son minori d’età di me si ridono di me, I cui padri io non avrei degnato mettere Co’ cani della mia greggia.
2 Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
2 Ed anche, che mi avrebbe giovato la forza delle lor mani? La vecchiezza era perduta per loro.
3 disfatti dalla indigenza e dalla fame,
brucano per l'arido deserto,
3 Di bisogno e di fame, Vivevano in disparte, e solitari; Fuggivano in luoghi aridi, tenebrosi, desolati, e deserti.
4 da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
4 Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de’ ginepri, per iscaldarsi.
5 Cacciati via dal consorzio umano,
a loro si grida dietro come al ladro;
5 Erano scacciati d’infra la gente; Ei si gridava dietro a loro, come dietro ad un ladro.
6 sì che dimorano in valli orrende,
nelle caverne della terra e nelle rupi.
6 Dimoravano ne’ dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce.
7 In mezzo alle macchie urlano
e sotto i roveti si adunano;
7 Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a’ cardi.
8 razza ignobile, anzi razza senza nome,
sono calpestati più della terra.
8 Erano gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese.
9 Ora io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
9 Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de’ lor ragionamenti.
10 Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
10 Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso.
11 Poiché egli ha allentato il mio arco e mi ha
abbattuto,
essi han rigettato davanti a me ogni freno.
11 Perciocchè Iddio ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, per non riverir più la mia faccia.
12 A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
12 I giovanetti si levano contro a me dalla man destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per traboccarmi in ruina;
13 Hanno demolito il mio sentiero,
cospirando per la mia disfatta
e nessuno si oppone a loro.
13 Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta;
14 Avanzano come attraverso una larga breccia,
sbucano in mezzo alle macerie.
14 Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine
15 I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia grandezza
e come nube è passata la mia felicità.
15 Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l’anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola.
16 Ora mi consumo
e mi colgono giorni d'afflizione.
16 Ed ora l’anima mia si versa sopra me, I giorni dell’afflizione mi hanno aggiunto.
17 Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
17 Di notte egli mi trafigge l’ossa addosso; E le mie arterie non hanno alcuna posa.
18 A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
18 La mia vesta è tutta cangiata, per la quantità della marcia delle piaghe, E mi stringe come la scollatura del mio saio.
19 Mi ha gettato nel fango:
son diventato polvere e cenere.
19 Egli mi ha gittato nel fango, E paio polvere e cenere.
20 Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
20 Io grido a te, e tu non mi rispondi; Io mi presento davanti a te, e tu non poni mente a me.
21 Tu sei un duro avversario verso di me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
21 Tu ti sei mutato in crudele inverso me; Tu mi contrasti con la forza delle tue mani.
22 mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
22 Tu mi hai levato ad alto; tu mi fai cavalcar sopra il vento, E fai struggere in me ogni virtù.
23 So bene che mi conduci alla morte,
alla casa dove si riunisce ogni vivente.
23 Io so certamente che tu mi ridurrai alla morte, Ed alla casa assegnata ad ogni vivente.
24 Ma qui nessuno tende la mano alla preghiera,
né per la sua sventura invoca aiuto.
24 Pur non istenderà egli la mano nell’avello; Quelli che vi son dentro gridano essi, quando egli distrugge?
25 Non ho pianto io forse con chi aveva i giorni duri
e non mi sono afflitto per l'indigente?
25 Non piangeva io per cagion di colui che menava dura vita? L’anima mia non si addolorava ella per i bisognosi?
26 Eppure aspettavo il bene ed è venuto il male,
aspettavo la luce ed è venuto il buio.
26 Perchè, avendo io sperato il bene, il mal sia venuto? Ed avendo aspettata la luce, sia giunta la caligine?
27 Le mie viscere ribollono senza posa
e giorni d'affanno mi assalgono.
27 Le mie interiora bollono, e non hanno alcuna posa; I giorni dell’afflizione mi hanno incontrato.
28 Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell'assemblea mi alzo per invocare aiuto.
28 Io vo bruno attorno, non già del sole; Io mi levo in pien popolo, e grido.
29 Sono divenuto fratello degli sciacalli
e compagno degli struzzi.
29 Io son diventato fratello degli sciacalli, E compagno delle ulule.
30 La mia pelle si è annerita, mi si stacca
e le mie ossa bruciano dall'arsura.
30 La mia pelle mi si è imbrunita addosso, E le mie ossa son calcinate d’arsura.
31 La mia cetra serve per lamenti
e il mio flauto per la voce di chi piange.
31 E la mia cetera si è mutata in duolo, E il mio organo in voce di pianto