Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Allora rispose:

1 Ma Giobbe rispose, e disse:
2 Ne ho udite già molte di simili cose!
Siete tutti consolatori molesti.
2 Ho udite sovente tali cose: voi siete tutti consolatoli molesti:
3 Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?
3 Non avrann' eglino fine i discorsi ampollosi? che costa a te il parlare?
4 Anch'io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
vi affogherei con parole
e scuoterei il mio capo su di voi.
4 Potrei anch' io parlar come voi: e foste pur voi ne' miei piedi:
5 Vi conforterei con la bocca
e il tremito delle mie labbra cesserebbe.
5 Vi consolerei anch'io a parole, e piegherei la mia testa sopra di voi:
6 Ma se parlo, non viene impedito il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?
6 Vi farei cuore co' miei discorsi, e regolerei le mie labbra colla compassione verso di voi.
7 Ora però egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;
7 Ma or che farò? Se io parlerò non si accheterà il mio dolore, e se starò in silenzio egli non andrà lungi da me.
8 si è costituito testimone ed è insorto contro di
me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
8 Ma adesso il dolor mio m' ha oppresso, e tutti i miei membri sono scompaginati.
9 La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
9 Le grinze della mia pelle rendono testimonianza contro di me; e un mendace ragionatore sorge contro di me per contradirmi in faccia.
10 Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
10 Aduna il suo furore contro di me, e minacciandomi digrigna i denti contro di me: con occhi terribili mi guarda il mio nemico.
11 Dio mi consegna come preda all'empio,
e mi getta nelle mani dei malvagi.
11 Hanno aperte le loro bocche contro di me, e mi han percosso obbrobriosamente nella guancia; si son satollati delle mie pene.
12 Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
12 Il Signore mi ha rinchiuso in balia dell'iniquo, e mi ha dato nelle mani degli empj.
13 I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge i fianchi senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
13 Quell'io si beato una volta fai di repente ridotto in polvere; mi afferrò per la testa, m' infranse, e fecemi come suo bersaglio.
14 mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
14 Mi ha cinto colle sue lance, ha impiagati tutti i miei fianchi, e senza pietà averne, le mie viscere ha sparse per terra.
15 Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
15 Mi ha lacerato con ferite sopra ferite: qual gigante si è gettato sopra di me.
16 La mia faccia è rossa per il pianto
e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità.
16 Porto cucito alla mia pelle il cilizio, e la mia carne ho ricoperta di cenere.
17 Non c'è violenza nelle mie mani
e pura è stata la mia preghiera.
17 La mia faccia è gonfia dal pianto, e la caligine ingombra le mie pupille.
18 O terra, non coprire il mio sangue
e non abbia sosta il mio grido!
18 Queste cose ho sofferte, benché inique non fossero le opere mie, e pure offerissi a Dio le preghiere.
19 Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
19 Terra, non ricoprire il mio sangue, non restino nascose in te le mie strida.
20 miei avvocati presso Dio sono i miei lamenti,
mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio,
20 Perocché lassù in cielo è il mio testimone, e nell'alto si sta colui, che mi conosce intimamente.
21 perché difenda l'uomo davanti a Dio,
come un mortale fa con un suo amico;
21 I miei amici sono verbosi; a Dio spandono lagrime gli occhi miei.
22 poiché passano i miei anni contati
e io me ne vado per una via senza ritorno.
22 E fosse egli pure il giudizio tra Dio, e l'uomo come il giudizio di un figliuolo dell'uomo col suo compagno.
23 Perocché già passano i corti anni, ed io batto una strada, per cui non ritornerò.