Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Figlio, non defraudare al povero l'elemosina e non rivolgere dall'indigente gli occhi tuoi.1 Figliuolo non defraudare il povero della limosina, e non rivolger dal povero gli occhi tuoi.
2 Non disprezzare colui che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.2 Non disprezzare colui, che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.
3 Non affliggere il cuore del meschino, e non differire il soccorso a chi è nelle angustie.3 Non affliggere il cuor del meschino; e non digerire il soccorso a chi è in angustia.
4 Non rigettare la preghiera del tribolato, e non rivolgere la faccia dal bisognoso.4 Non rigettar la preghiera del tribolato e non volger la faccia dal meschinello.
5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico per sdegno, non dare occasione di maledirti dietro le spalle a quei che ti pregano.5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico irritandolo; e non dare occasione, che ti maledicano dietro le spalle que', che ti pregano;
6 Perchè l'imprecazione di chi ti maledice nell'amarezza dell'anima sarà esaudita: l'ascolterà colui che lo creò.6 Perocché la imprecazione di colui, il quale amareggiato di cuore ti maledice, sarà esaudita, ed esaudirallo colui, che lo creò.
7 Renditi affabile alla folla dei poveri, umiliati di cuore dinanzi all'anziano, e dinanzi al grande abbassa la testa.7 Sii affabile alla turba dei poveri, e umiliati di cuore dinanzi a' seniori, e abbassa la testa dinanzi ai grandi.
8 Porgi senza annoiarti l'orecchio ai povero, soddisfa il tuo debito, e rispondi a lui con benignità e mansuetudine.8 Porgi senza annoiarti l'orecchio al povero, e soddisfa al tuo debito; e rispondi a lui con benignità, e mansuetudine.
9 Libera dalla mano del superbo colui che soffre ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.9 Libera dalla man del superbo colui, che soffre l'ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.
10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso gli orfani, e tieni luogo di marito alla loro madre,10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso i pupilli, e tieni luogo di marito alla loro madre:
11 e tu sarai come un figlio obbediente dell'Altissimo ed Egli avrà compassione di te più d'una madre.11 E tu sarai qual ubbidiente figliuol dell'Altissimo; e questi sarà buono con te più di una madre.
12 La sapienza ispira la vita ai suoi figli, prende sotto la sua protezione quelli che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.12 La sapienza a' suoi figliuoli infonde la vita; e accoglie quei, che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.
13 Chi ama lei ama la vita, e chi veglia per lei godrà della sua pace.13 E chi ama lei, ama la vita, e quelli, che di gran mattino ne vanno in traccia, goderanno di sua soavità.
14 Chi la possiede avrà in eredità la vita, e dovunque entrerà vi sarà la benedizio ne di Dio.14 Quelli, che ne avranno il possesso recheranno la vita, e dovunque ella entrerà, vi sarà la benedizione di Dio.
15 Chi la serve obbedirà al Santo, e chi l'ama è amato da Dio.15 Chi serve a lei, presta ossequio al Santo; e gli amatori di lei son amati da Dio.
16 Chi l'ascolta giudicherà le nazioni, e chi in lei tien fisso lo sguardo starà sicuro.16 Colui, che la ascolta, sarà giudice delle nazioni, e chi in lei tien fiso lo sguardo, riposerà senza sospetto.
17 Se crederà in lei l'avrà in eredità, che sarà confermata ai suoi discendenti;17 Se egli si fida di lei, avralla per suo retaggio, e saranne confermato e figliuoli il possesso.
18 perchè lo accompagna nella prova. Prima di tutto lo sceglie,18 Perocché ella cammina con lui per mezzo alle tentazioni, e da principio lo prova.
19 poi manderà sopra di lui timori, paure e prove, lo tormenterà colla sferza della sua disciplina, finché non l'abbia provato nei suoi pensieri, e non possa fidarsi di lui.19 Ella manda sopra di lui timori, e paure per esercitarlo, e lo affligge colla sferza di sua dottrina fino a tanto, che ella abbia fatto sperimento de' suoi pensieri, onde si fidi del cuor di lui.
20 Essa gli darà stabilità, tornerà a lui per diritto cammino e lo renderà contento.20 Ed ella gli darà fermo stato, e appianerà a lui la strada, e daragli allegrezza.
21 Scoprirà a lui i suoi arcani, metterà in lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 E svelerà a lui i suoi arcani; e lo arricchirà di un tesoro di scienza, e di cognizione della giustizia.
22 Ma se egli uscirà di strada, essa l'abbandonerà, e lo lascierà in mano del suo nemico.22 Ma se egli uscirà di strada, ella lo abbandonerà, e lo lascerà in potere del suo nemico.
23 Figlio, bada al tempo e schi va il male.23 Figliuolo bada al tempo, e schiva il male.
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire la verità;24 Per l'amor dell'anima tua non vergognarti di dire la verità.
25 perchè vi è una vergogna che porta al peccato e una vergogna che fa onore e rende graditi.25 Perocché havvi un rossore, che tira seco il peccato; ed havvi un rossore, che tira seco la gloria, e la grazia.
26 Non usar riguardi colle persone a tuo dànno, e non dire menzogne contro l'anima tua.26 Non aver riguardo chiccessia in tuo danno; e non mentire a spese dell'anima tua.
27 Non aver riguardi al tuo prossimo nelle sue cadute.27 Non risparmiare il tuo prossimo nelle sue cadute:
28 Non rattener la parola quando è salutare, non celar la tua sapienza nella sua bellezza;28 E non rattener la parola nel tempo dì salute: non celare la tua sapienza quando ella dee farsi onore.
29 perchè per mezzo della lingua si fa conoscere la sapienza e per mezzo della parola assennata il buon senso, la scienza e la dottrina. Ma il fondamento sta nelle opere di giustizia.29 Perocché la lingua è quella, che fa conoscere la sapienza; e il buon giudizio, e la scienza, e la dottrina si trova nelle parole dell'uom sensato: ma il suo forte consiste nelle opere di giustizia.
30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità, e arrossisci della falsità detta per ignoranza.30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità; ed abbi vergogna della bugia detta da te per ignoranza.
31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad ogni uomo per il peccato.31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati; ma non ti soggettare a verun uomo per far peccato.
32 Non resistere in faccia al potente, non ti sforzare per opporti all'impeto della corrente.32 Non resistere in faccia al potente; non tentare di rompere l'impeto di una fiumana.
33 Ma per la giustizia, per l'anima tua lotta con tutte le tue forze, combatti fino alla morte per la giustizia, e Dio combatterà per te contro i tuoi nemici.33 Ma per la giustizia adopra tutte le tue forze in pro dell'anima tua, e sino a morte combatti per la giustizia, e Dio per te espugnerà i tuoi nemici.
34 Non essere lesto nel parlare e buono a nulla o negligente nel lavorare.34 Non essere spedito di lingua, e poco buono, e lento nell'operare.
35 Non fare il leone in casa tua mettendo a soqquadro la famiglia e opprimendo i tuoi sottoposti.35 Non essere in casa tua come un lione, con isbalordire i tuoi domestici, e opprimere quelli, cbe ti sono soggetti.
36 Non sia la tua mano aperta a prendere e chiusa a dare.36 Non sia la tua mano stesa a ricevere, e contratta a dare.