Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Figlio, non defraudare al povero l'elemosina e non rivolgere dall'indigente gli occhi tuoi.1 Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
2 Non disprezzare colui che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.2 Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
3 Non affliggere il cuore del meschino, e non differire il soccorso a chi è nelle angustie.3 Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
4 Non rigettare la preghiera del tribolato, e non rivolgere la faccia dal bisognoso.4 Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico per sdegno, non dare occasione di maledirti dietro le spalle a quei che ti pregano.5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
6 Perchè l'imprecazione di chi ti maledice nell'amarezza dell'anima sarà esaudita: l'ascolterà colui che lo creò.6 perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
7 Renditi affabile alla folla dei poveri, umiliati di cuore dinanzi all'anziano, e dinanzi al grande abbassa la testa.7 Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
8 Porgi senza annoiarti l'orecchio ai povero, soddisfa il tuo debito, e rispondi a lui con benignità e mansuetudine.8 .
9 Libera dalla mano del superbo colui che soffre ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.9 Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso gli orfani, e tieni luogo di marito alla loro madre,10 Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

11 e tu sarai come un figlio obbediente dell'Altissimo ed Egli avrà compassione di te più d'una madre.11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12 La sapienza ispira la vita ai suoi figli, prende sotto la sua protezione quelli che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.12 Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
13 Chi ama lei ama la vita, e chi veglia per lei godrà della sua pace.13 Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
14 Chi la possiede avrà in eredità la vita, e dovunque entrerà vi sarà la benedizio ne di Dio.14 Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
15 Chi la serve obbedirà al Santo, e chi l'ama è amato da Dio.15 Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16 Chi l'ascolta giudicherà le nazioni, e chi in lei tien fisso lo sguardo starà sicuro.16 Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
17 Se crederà in lei l'avrà in eredità, che sarà confermata ai suoi discendenti;17 Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
18 perchè lo accompagna nella prova. Prima di tutto lo sceglie,18 ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
19 poi manderà sopra di lui timori, paure e prove, lo tormenterà colla sferza della sua disciplina, finché non l'abbia provato nei suoi pensieri, e non possa fidarsi di lui.19 Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

20 Essa gli darà stabilità, tornerà a lui per diritto cammino e lo renderà contento.20 Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
21 Scoprirà a lui i suoi arcani, metterà in lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
22 Ma se egli uscirà di strada, essa l'abbandonerà, e lo lascierà in mano del suo nemico.22 Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
23 Figlio, bada al tempo e schi va il male.23 Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire la verità;24 Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
25 perchè vi è una vergogna che porta al peccato e una vergogna che fa onore e rende graditi.25 Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
26 Non usar riguardi colle persone a tuo dànno, e non dire menzogne contro l'anima tua.26 Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
27 Non aver riguardi al tuo prossimo nelle sue cadute.27 Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
28 Non rattener la parola quando è salutare, non celar la tua sapienza nella sua bellezza;28 Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
29 perchè per mezzo della lingua si fa conoscere la sapienza e per mezzo della parola assennata il buon senso, la scienza e la dottrina. Ma il fondamento sta nelle opere di giustizia.29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità, e arrossisci della falsità detta per ignoranza.30 Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad ogni uomo per il peccato.31 La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.
32 Non resistere in faccia al potente, non ti sforzare per opporti all'impeto della corrente.
33 Ma per la giustizia, per l'anima tua lotta con tutte le tue forze, combatti fino alla morte per la giustizia, e Dio combatterà per te contro i tuoi nemici.
34 Non essere lesto nel parlare e buono a nulla o negligente nel lavorare.
35 Non fare il leone in casa tua mettendo a soqquadro la famiglia e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano aperta a prendere e chiusa a dare.