Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Siracide 13


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La società col superbo, col ricco e col potente è pericolosa

1Chi tocca la pece ne resterà imbrattato, e chi avrà relazioni col superbo ne prenderà la superbia.2Si mette un peso addosso chi fa in società con uno da più di lui. Non ti far socio di uno più ricco di te.3Come potranno star insieme il paiolo e la pentola? Appena si urtano, questa andrà in bricioli.4Il ricco, fatti dei torti, fremerà; il povero, maltrattato, dovrà stare zitto.5Se gli dài, si servirà di te; se non hai da dare, ti abbandonerà.6Se hai, vivrà con te, e ti spoglierà, senza aver di te compassione alcuna.7Se tu gli sei necessario, t'ingannerà, con sorrisi ti darà delle speranze: ti racconterà belle cose, e ti dirà: « Di che hai bisogno? »8e ti confonderà coi suoi desinari, fino a tanto che in due o tre volte, non ti abbia rifinito, e alla fine si burlerà di te, e poi, vedendoti, passerà oltre e scoterà la testa alle tue spalle.9Umiliati davanti a Dio e aspetta la sua mano.10Guarda che, sedotto, non ti umilii stoltamente.11Guardati dall'essere umile nella tua sapienza, affinchè umiliato, tu non sia sedotto sino alla stoltezza.12Chiamato da un potente, tirati indietro, per questo appunto egli ti chiamerà e richiamerà.13Non essere importuno, per non essere cacciato via, e non andar tanto lontano, per non essere dimenticato.14Non ritenere di poter parlare da uguale con lui; non credere alle molte sue parole, perchè con molti discorsi ti metterà alla prova, e, sorridendo, t'interrogherà per sapere i tuoi segreti.15Il suo animo crudele conserverà le tue parole, e non ti risparmierà i maltrattamenti e la prigione.16Stai in guardia, e molto attento a ciò che ti senti dire, perchè cammini sulla tua rovina.17Sentendo queste cose, guardale come in sogno, e stai sveglio.18Per tutta la tua vita ama Dio, e invoca lo per la tua salvezza.19Ogni animale ama il suo simile, così ogni uomo il suo prossimo.20Ogni vivente s'unirà coi suoi simili, così ogni uomo s'associerà col suo simile.21Se il lume potrà fare un giorno società coll'agnello, così il peccatore col giusto.22Qual relazione fra un uomo santo e un cane? Qual unione fra il ricco e il povero?23Preda del leone è l'asino salvatico nel deserto, e pastura dei ricchi sono i poveri.24E come il superbo ha in abominio l'umiltà, cosi il ricco ha in esecrazione il povero.25Il ricco che vacilla è sostenuto dai suoi amici, ma il povero, caduto che sia, vien cacciato anche dai familiari.26Ii ricco che ha sbagliato ha molti sostenitori, e, se parla con arroganza, lo giustificano.27Ma il povero, se sbaglia, è ripreso acerbamente; se parla sensatamente, non se ne tien conto.28Parla il ricco, e tutti stan cheti, e innalzano fino alle nuvole le sue parole;29parla il povero, e dicono: « Chi è costui? » e se inciampa lo getteranno per terra.30Buone son le ricchezze per chi non ha peccato sulla coscienza, e pessima è la povertà nella bocca dell'empio.31Il cuore dell'uomo ne cangia la faccia, sia in bene, sia in male.32Il buon viso, se gno di buon cuore, lo troverai difficilmente e con pena.