Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Figlio, non defraudare al povero l'elemosina e non rivolgere dall'indigente gli occhi tuoi.1 Figlio, non rifiutare al povero il necessario per la vita,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
2 Non disprezzare colui che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.2 Non rattristare chi ha fame,
non esasperare chi è in difficoltà.
3 Non affliggere il cuore del meschino, e non differire il soccorso a chi è nelle angustie.3 Non turbare un cuore già esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
4 Non rigettare la preghiera del tribolato, e non rivolgere la faccia dal bisognoso.4 Non respingere la supplica del povero,
non distogliere lo sguardo dall’indigente.
5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico per sdegno, non dare occasione di maledirti dietro le spalle a quei che ti pregano.5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non dare a lui l’occasione di maledirti,
6 Perchè l'imprecazione di chi ti maledice nell'amarezza dell'anima sarà esaudita: l'ascolterà colui che lo creò.6 perché se egli ti maledice nell’amarezza del cuore,
il suo creatore ne esaudirà la preghiera.
7 Renditi affabile alla folla dei poveri, umiliati di cuore dinanzi all'anziano, e dinanzi al grande abbassa la testa.7 Fatti amare dalla comunità
e davanti a un grande abbassa il capo.
8 Porgi senza annoiarti l'orecchio ai povero, soddisfa il tuo debito, e rispondi a lui con benignità e mansuetudine.8 Porgi il tuo orecchio al povero
e rendigli un saluto di pace con mitezza.
9 Libera dalla mano del superbo colui che soffre ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.9 Strappa l’oppresso dal potere dell’oppressore
e non essere meschino quando giudichi.
10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso gli orfani, e tieni luogo di marito alla loro madre,10 Sii come un padre per gli orfani,
come un marito per la loro madre:
sarai come un figlio dell’Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.
11 e tu sarai come un figlio obbediente dell'Altissimo ed Egli avrà compassione di te più d'una madre.11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12 La sapienza ispira la vita ai suoi figli, prende sotto la sua protezione quelli che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.12 Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
13 Chi ama lei ama la vita, e chi veglia per lei godrà della sua pace.13 Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
14 Chi la possiede avrà in eredità la vita, e dovunque entrerà vi sarà la benedizio ne di Dio.14 Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
15 Chi la serve obbedirà al Santo, e chi l'ama è amato da Dio.15 Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16 Chi l'ascolta giudicherà le nazioni, e chi in lei tien fisso lo sguardo starà sicuro.16 Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
17 Se crederà in lei l'avrà in eredità, che sarà confermata ai suoi discendenti;17 Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
18 perchè lo accompagna nella prova. Prima di tutto lo sceglie,18 ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
19 poi manderà sopra di lui timori, paure e prove, lo tormenterà colla sferza della sua disciplina, finché non l'abbia provato nei suoi pensieri, e non possa fidarsi di lui.19 Se invece egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.
20 Essa gli darà stabilità, tornerà a lui per diritto cammino e lo renderà contento.20 Tieni conto del momento e guàrdati dal male,
e non avere vergogna di te stesso.
21 Scoprirà a lui i suoi arcani, metterà in lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 C’è una vergogna che porta al peccato
e c’è una vergogna che porta gloria e grazia.
22 Ma se egli uscirà di strada, essa l'abbandonerà, e lo lascierà in mano del suo nemico.22 Non usare riguardi a tuo danno
e non arrossire a tua rovina.
23 Figlio, bada al tempo e schi va il male.23 Non astenerti dal parlare quando è necessario
e non nascondere la tua sapienza per bellezza,
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire la verità;24 poiché dalla parola si riconosce la sapienza
e l’istruzione dai detti della lingua.
25 perchè vi è una vergogna che porta al peccato e una vergogna che fa onore e rende graditi.25 Non contrastare la verità,
ma arrossisci della tua ignoranza.
26 Non usar riguardi colle persone a tuo dànno, e non dire menzogne contro l'anima tua.26 Non vergognarti di confessare i tuoi peccati
e non opporti alla corrente di un fiume.
27 Non aver riguardi al tuo prossimo nelle sue cadute.27 Non sottometterti a un uomo stolto,
non essere parziale a favore di un potente.
28 Non rattener la parola quando è salutare, non celar la tua sapienza nella sua bellezza;28 Lotta sino alla morte per la verità,
il Signore Dio combatterà per te.
29 perchè per mezzo della lingua si fa conoscere la sapienza e per mezzo della parola assennata il buon senso, la scienza e la dottrina. Ma il fondamento sta nelle opere di giustizia.29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente nelle opere.
30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità, e arrossisci della falsità detta per ignoranza.30 Non essere come un leone nella tua casa
e capriccioso con i tuoi servi.
31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad ogni uomo per il peccato.31 La tua mano non sia tesa per prendere
e poi chiusa nel restituire.
32 Non resistere in faccia al potente, non ti sforzare per opporti all'impeto della corrente.
33 Ma per la giustizia, per l'anima tua lotta con tutte le tue forze, combatti fino alla morte per la giustizia, e Dio combatterà per te contro i tuoi nemici.
34 Non essere lesto nel parlare e buono a nulla o negligente nel lavorare.
35 Non fare il leone in casa tua mettendo a soqquadro la famiglia e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano aperta a prendere e chiusa a dare.