Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Siracide 38


font

Come comportarsi in malattia e in morte

1Onora il medico a causa della necessità, perchè l'ha creato l'Altissimo.2Infatti ogni medicina vien da Dio e riceverà dei doni dal re.3Per la sua scienza il medico porterà alta la testa e sarà celebrato dinanzi ai grandi.4L'Altissimo ha fatto uscire dalla terra i medicamenti, e l'uomo prudente non li sdegna.5E non fu resa dolce da un legno l'acqua amara?6Venni e a conoscenza dell'uomo la loro virtù, e l'Altissimo diede agli uomini la scienza per essere onorato nelle sue maraviglie.7Per esse il medico mitiga il dolore, e lo speziale fa i suoi profumi soavi e compone unguenti salutari; e non sono (ancora) terminati i loro lavori,8che la pace di Dio sarà sopra la faccia della terra.9Figlio, nella tua malattia non disprezzare te stesso, ma prega il Signore, ed Egli ti guarirà.10Allontanati dal peccato, regola le tue azioni e purifica il tuo cuore da ogni colpa.11Offri odor soave e il memoriale di fior di farina, impingua l'oblazione, e poi dà luogo al medico,12perchè il Signore l'ha creato. Non si allon tani da te, perchè c'è bisogno dell'opera sua.13Verrà il tempo in cui dovrai cadere nelle loro mani,14ed essi pregheranno il Signore a rendere efficaci i loro lenitivi per la sanità alla quale è diretta la loro professione.15Chi pecca davanti a colui che lo creò cadrà nelle mani del medico.16Figliolo, spargi lacrime sopra il morto, e, come per crudele strazio, comincia i lamenti, e, secondo il dovere, copri il suo corpo e non trascurarne la sepoltura.17Per evitar mormorazioni fai amaro lutto per lui durante un giorno, ma poi datti pace, per fuggir la tristezza.18E fa il lutto secondo il merito della persona: un giorno o due per evitar le maldicenze.19Perchè la tristezza affretta la morte, fiacca le forze, e la malinconia del cuore curva il collo.20Portato via (il morto), rimane la tristezza, e la vita del povero è secondo il suo cuore.21Non abbandonare il tuo cuore alla tristezza, ma cacciala da te e ricordati del fine.22Non te ne dimenticare: non si ritorna in qua, nulla gioverai al morto, e farai del male a te stesso.23Ricordati del mio destino, che sarà pure il tuo: ieri a me, oggi a te.24Come riposa il morto lascia riposare la sua memoria, consolalo quando il suo spirito si parte da lui.

La sapienza non può esser posseduta da tutti

25La sapienza dello scriba esige tempo libero dagli affari: chi ha poco da fare acquisterà la sapienza. E di qual sapienza sarà ripieno26chi tiene l'aratro e mette la sua gloria, come nella lancia, nello stimolare col pungolo i buoi, e, tutto occupato nei loro lavori, non parla d'altro che di vitelli?27Mette ogni suo pensiero nel tirar solchi e le sue veglie nell'ingrassar vacche.28Così ogni legnaiolo e l'architetto che passano la notte e il giorno nel lavoro; e chi incide emblemi per sigilli: con assiduo lavoro ne varia la figura, mette il suo pensiero nel ritrarre l'imagine, e colle sue veglie perfezionerà il lavoro.29Così il fabbro, seduto presso l'incudine, intento a lavorare il ferro: il vapore del fuoco gli cuoce le carni e egli si schermisce dal calore della fornace:30il rumore del martello ne rintronano le orecchie; tien gli occhi fissi al modello del lavoro,31mette il suo pensiero nel finire il lavoro, e le sue veglie nell'adornarlo a perfezione.32Così il vasaio: seduto al suo lavoro, coi piedi fa girar la rota, sempre ansioso pel suo lavoro, mette ogni sua opera nel far numero;33Colle sue braccia dà forma alla creta, davanti ai suoi piedi la rende flessibile,34mette il suo pensiero alla perfetta verniciatura, e le sue veglie nel pulire la fornace.35Tutti questi sperano nelle loro mani, e ognuno di essi è sapiente nel suo mestiere.36Senza di loro non si fabbrica una città;37ma essi non vi abiteranno, non vi passeggeranno. non entreranno nell'adunanza;38non sederanno sopra il seggio del giudice, non comprenderanno le disposizioni del diritto, non parleranno in pubblico di istruzione e di giustizia, non si troveranno occupati nelle parabole.39Ma essi ripareranno le cose del mondo, la loro preghiera è per i lavori del mestiere; applicheranno il loro spirito a ricercare la legge dell'Altissimo.