Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Siracide 19


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 L'operaio bevone non arricchirà, e chi non fa conto delle piccole cose a poco a poco andrà in rovina.1 Un operaio ubriacone non arricchirà,
chi disprezza le piccole cose cadrà a poco a poco.
2 Il vino e le donne fanno apostatare i sapienti e fan condannare i saggi.2 Vino e donne fanno deviare anche i saggi,
ancora più temerario è chi frequenta prostitute.
3 Chi pratica le male femmine diventerà malvagio, sarà preda della putredine e dei vermi, sarà mostrato come esempio famoso, e la sua anima sarà tolta dal numero (dei viventi).3 Putredine e vermi saranno la sua sorte,
chi è temerario sarà eliminato.
4 Chi è corrivo a prestar fede, è leggero di cuore e ci scapiterà, e chi pecca contro l'anima sua sarà disprezzato.4 Chi si fida troppo presto, è di animo leggero,
chi pecca, danneggia se stesso.
5 Chi gode dell'iniquità sarà infamato, chi odia la correzione si abbrevierà la vita, e chi aborre le chiacchiere estingue il male.5 Chi si compiace del male, sarà condannato;
chi resiste ai piaceri, corona la propria vita.
6 Chi pecca contro l'anima sua se ne pentirà; chi gode nella malizia ne avrà infamia.6 Chi domina la lingua, vivrà senza liti;
chi odia la loquacità, riduce i guai.
7 Non riportare una parola cattiva e offensiva: non ci scapiterai niente.7 Non ripetere mai la parola udita
e non ne avrai alcun danno.
8 Non manifestare i tuoi sentimenti all'amico e al nemico, e se hai peccato non lo svelare.8 Non parlare né riguardo all’amico né riguardo al nemico,
e se puoi farlo senza colpa, non svelare nulla,
9 Egli ti ascolterà, ti osserverà, e, facendo le viste di scusare il tuo peccato, ti odierà e ti starà sempre tra i piedi.9 poiché chi ti ascolta si guarderà da te
e all’occasione ti detesterà.
10 Hai sentita una parola contro il tuo prossimo? Che essa muoia in te. Stai sicuro che non ti farà crepare.10 Hai udito una parola? Muoia con te!
Sta’ sicuro, non ti farà scoppiare.
11 Per una parola sta in doglie di parto lo stolto, come una donna che abbia da fare un bambino.11 Per una parola va in doglie lo stolto,
come la partoriente per un bambino.
12 Come saetta fìtta nella carne della coscia, così la parola nel cuore dello stolto.12 Una freccia conficcata nella coscia:
tale una parola in seno allo stolto.
13 Correggi l'amico, per timore che non abbia capito e dica: « Non l'ho fatto », e, se l'ha fatto, perchè non torni a farlo.13 Chiedi conto all’amico: forse non ha fatto nulla,
e se ha fatto qualcosa, perché non continui più.
14 Correggi l'amico, che forse non avrà detto nulla, e, se l'ha detto, perchè non lo dica più.14 Chiedi conto al prossimo: forse non ha detto nulla,
e se ha detto qualcosa, perché non lo ripeta.
15 Correggi l'amico perchè spesso si metton fuori delle calunnie.15 Chiedi conto all’amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
16 E non credere a tutto quello che si dice: v'è chi pecca colla lingua, ma senza (cattiva) intenzione.16 C’è chi scivola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
17 E chi c'è che non pecchi colla lingua? Correggi il prossimo, prima di passare alle minacce,17 Chiedi conto al tuo prossimo, prima di minacciarlo;
da’ corso alla legge dell’Altissimo.
18 e dà luogo al timore dell'Altissimo. Ogni sapienza sta nel timor di Dio, in essa si ha il timor di Dio. In ogni sapienza c'è la disposizione (a osservare) la legge.18 Il timore del Signore è il principio dell’accoglienza,
la sapienza procura l’amore presso di lui.
19 Non è sapienza l'arte della malizia, non è prudenza il consiglio dei peccatori.19 La conoscenza dei comandamenti del Signore è educazione alla vita,
chi fa ciò che gli è gradito raccoglie i frutti dell’albero dell’immortalità.
20 C'è una malizia nella quale è l'esecrazione, e vi son degli stolti che difettano di sapienza.20 Ogni sapienza è timore del Signore
e in ogni sapienza c’è la pratica della legge
e la conoscenza della sua onnipotenza.
21 E' da preferirsi uno scarso d'intelligenza e deficiente, ma timorato, ad uno ricco d'ingegno che trasgredisce la legge dell'Altissimo.21 Il servo che dice al padrone: «Non farò ciò che ti piace»,
anche se dopo lo fa, irrita colui che gli dà da mangiare.
22 V'è un'abilità sicura, ma ini­qua;22 Non c’è sapienza nella conoscenza del male,
non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
23 v'è chi dice parole sicure, esponendo la verità; e v'è chi maliziosamente s'umilia, ma ha il cuore pieno di frode.23 C’è un’astuzia che è abominevole,
c’è uno stolto cui manca la saggezza.
24 E v'è chi si sottomette anche troppo, con grande umiltà, e v'è chi china la sua faccia e finge di non vedere ciò che è segreto;24 Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato,
che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
25 ma se dalla mancanza di forze gli è impedito il peccato, appena troverà l'opportunità di fare il male, lo farà.25 C’è un’astuzia fatta di cavilli, ma ingiusta,
c’è chi intriga per prevalere in tribunale,
ma il saggio è giusto quando giudica.
26 L'uomo si conosce all'aspetto, e da ciò che apparisce sul volto si conosce uno di buon senso.26 C’è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno d’inganno;
27 La maniera di vestire, di ridere, di camminare ne fanno la spia.27 abbassa il volto e finge di essere sordo,
ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento su di te.
28 V'è una correzione che è falsa per lo sdegno di chi ingiuria. V'è un giudizio che poi è provato non buono, e v'è chi tace, e lui è prudente.28 E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare,
all’occasione propizia farà del male.
29 Dall’aspetto si conosce l’uomo
e chi è assennato da come si presenta.
30 Il vestito di un uomo, la bocca sorridente
e la sua andatura rivelano quello che è.