Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 34


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Poi Eliu, continuando a parlare, disse anche questo:1 Ricomincio adunque Elia, e soggiunse:
2 « O sapienti, ascoltate le mie parole, o prudenti, statemi a sentire:2 Voi sapienti ascoltate le mie parole: voi prudenti prestatemi attenzione:
3 giacchè l'orecchio giudica le parole come il palato discerne i cibi.3 Perocché l'orecchio giudica dei discorsi, come il palato discerne i cibi.
4 Formiamoci un giudizio, e vediamo tra noi quale sia il meglio.4 Discutiamo noi in comune la causa, e vediamo tra noi quello, che sia più vero.
5 Giobbe ha detto: Io son giusto: e Dio non mi rende giustizia;5 Giobbe disse: Io son giusto, ma Dio ha sovvertita la mia causa.
6 nel giudizio fatto contro di me ci sono degli sbagli; la mia piaga è atroce senza che io abbia peccato:6 Imperocché nel giudizio che è stato fatto di me è corso errore: violenta è la mia piaga, senza alcun mio peccato.
7 chi è mai come Giobbe che beve l'insulto come l'acqua,7 Qual'è l'uomo simile a Giobbe, che tien lo schernire come un bere dell'acqua?
8 e cammina con quei che commettono l'iniquità, e s'imbranca cogli scelerati?8 Il quale si associa con que' che commetton l'iniquità, e batte la via degli empj?
9 Infatti ha detto: L'uomo non piacerà a Dio, quand'anche corresse assieme con lui.9 Perocché egli ha detto: Non sarà l'uomo accetto a Dio per quanto nelle vie di lui egli corra.
10 Or dunque ascoltatemi, o uomini assennati. Lungi da Dio l'empietà, e dall'onnipotente l'ingiustizia.10 Per la qual cosa voi, uomini saggi, ascoltatemi: lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente la ingiustizia.
11 Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere, e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta.11 Perocché egli renderà all'uomo secondo le sue azioni, e farà che tocchi a ciascuno quello, che ha meritato.
12 Di certo Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non perverte la giustizia.12 Perocché vero si è, che Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non giudica a torto.
13 Qual altro ha Egli costituito sopra la terra? A chi ha dato il governo dell'universo da lui creato?13 Ha egli cedute le sue veci ad un altro sopra la terra? ed a chi ha egli dato a reggere il mondo ch'ei fabbricò?
14 Se restringesse in sè il suo pensiero, se ritirasse a sè lo spirito e il fiato,14 Se col cuore irato egli a lui si volgesse, lo spirito, e il soffio di lui a se ritrarrebbe.
15 sogni carne verrebbe meno, e l'uomo ritornerebbe in cenere.15 Verrebber meno tatti gli uomini di carne, e ritornerebbero in cenere.
16 Se tu sei intelligente, ascolta quanto si dice, e sta' attento al suono delle mie parole.16 Se tu adunque non se' privo d'intelletto, ascolta quel che si dice, e pon mente alle mie parole.
17 Può forse essere sanato colui che non ama la giustizia? E come fai a condannare a questa maniera colui che è il Giusto?17 Può egli esser capace di guarigione colui, che non ama la giustizia? e come mai condanni tu in tal guisa colui, che è il giusto?
18 Colui che dice al re: Apostata, e chiama i grandi scelerati;18 Colui che condanna come apostati i regi, e i grandi come empj:
19 colui che non guarda in faccia ai potenti, e non fa conto del tiranno quando è in litigio col povero, perché tutti sono opera delle sue mani.19 Colui che non ha riguardo all'essere de principi, né fece conto de' tiranni quando disputavano contro de' poveri: perocché opera delle mani di lui son tutti quanti.
20 Essi moriranno all'improvviso, nel mezzo della notte, ne saran turbati i popoli, ed essi passeranno, e il violento sarà portato via senza la mano (dell'uomo).20 Ei di repente morranno, e nel mezzo della notte saran conturbati i popoli, ed eglino, passeranno, e saran rapiti i crudeli senz'opera d'uomo.
21 Infatti Dio tien d'occhio la condotta dei mortali e considera tutti i loro passi.21 Perocché gli occhi tien egli attenti agli andamenti degli uomini, ed esamina tutti i lor passi.
22 Non vi son tenebre, nè ombra di morte ove possano nascondersi quelli che operano l'iniquità.22 Né il buio, né l'ombra di morte è bastante a nascondere quelli, che operano l'iniquità.
23 Non è più in potere dell'uomo di comparire al giudizio di Dio.23 Perocché non è in potere dell'uomo il venir di nuovo in giudizio dinanzi a Dio.
24 Egli ne stritolerà una moltitudine innumerevole, e ne stabilirà altri al loro posto.24 Egli ne atterra molti, anzi innumerabili, ed altri sostituisce ne' posti loro.
25 Conoscendo le loro opere, li travolge nella notte e li fa stritolare;25 Perocché egli conosce le opere loro, e per questo fa venire la notte, ond'ei sono distrutti.
26 li colpisce come empi in presenza di tutti.26 Li percosse come empj in luogo di gran concorso.
27 Essi come per partito preso si allontanarono da lui e non vollero comprendere nessuna delle sue vie,27 Perché eglino quasi preso partito si allontanarpn da lui, e non vollero saper nulla di tutte le vie di lui:
28 in modo da far giungere a lui il gemito del povero, da fargli sentire i lamenti degl'infelici.28 Talmente che fino a lui fecer giungere i clamori dei meschini, e gli fecero udire le voci de' poveri.
29 Se Egli dà pace, chi potrà condannare? Se Egli nasconde il suo volto, chi potrà contemplarlo, sia delle nazioni che di tutti gli uomini?29 Conciossiaché quand'ei da ad alcuno la pace, chi è che lo condanni? tosto che egli nasconde il suo volto, chi è che in viso lo guardi? Cosi sarà delle genti, e di tutti gli uomini.
30 E gli fa regnare l'ipocrita a motivo dei peccati del popolo.30 Egli è, che ad un ipocrita da il regno a motivo de' peccati del popolo.
31 Giacchè io ho parlato davanti a Dio, non t'impedirò di parlare.31 Or giacché io ho parlato per Iddio non impedirò che tu ancora parli.
32 Se ho sbagliato, mostramelo, e se ho parlato male non dirò altro.32 Se io ho errato correggimi in: se ho parlato male, non dirò più altro.
33 Forse che Dio non ti domanderà conto dell'iniquità, perchè ti è dispiaciuto? Tu e non io hai cominciato a parlare, or se hai qualche cosa di meglio, parla.33 Forse che Dio ne domanderà conto a te, se la mia parola ti spiace? Tu però fosti il primo a parlare, e non io: e se qualche cosa tu sai di meglio, tu parla.
34 Parlino con me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.34 Parlino a me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.
35 Ma Giobbe ha parlato stoltamente, e le sue parole non suonan buona dottrina.35 Ma Giobbe stoltamente ha pa lato, e le parole di lui non suonano buona dottrina.
36 Padremio, sia provato Giobbe sino alla fine, non risparmiare l'uomo iniquo;36 Padre mio, sia tenuto Giobbe alla prova sino alla fine: non lasciar di percuotere un uomo iniquo.
37 perchè egli aggiunge ai suoi peccati la bestemmia. Frattanto sia fra noi messo alle strette, e poi coi suoi discorsi chiami in giudizio Dio ».37 Perché egli la bestemmia aggiunge all'altre sue colpe: frattanto mettiamolo noi alle strette, e di poi ne' suoi discorsi chiami egli Dio in giudizio.