Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Giobbe 34


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Poi Eliu, continuando a parlare, disse anche questo:1 - Ed Eliu continuando a parlare disse:
2 « O sapienti, ascoltate le mie parole, o prudenti, statemi a sentire:2 «Ascoltate, o sapienti, le mie parole, e voi, forniti di scienza, uditemi;
3 giacchè l'orecchio giudica le parole come il palato discerne i cibi.3 poichè l'orecchio discerne le parole, come la gola giudica al giusto i cibi.
4 Formiamoci un giudizio, e vediamo tra noi quale sia il meglio.4 Il diritto noi dobbiamo scegliere, e conoscere fra noi ciò ch'è meglio.
5 Giobbe ha detto: Io son giusto: e Dio non mi rende giustizia;5 Giobbe infatti ha detto: - Io sono giusto, ma Dio ha tolto via il mio diritto;
6 nel giudizio fatto contro di me ci sono degli sbagli; la mia piaga è atroce senza che io abbia peccato:6 nel mio giudizio infatti v'è una menzogna: acuta è la freccia di chi mi [ha colpito] senza veruna colpa.
7 chi è mai come Giobbe che beve l'insulto come l'acqua,7 Qual uomo mai è come Giobbe, che tracanna lo scherno [verso Dio] come acqua?
8 e cammina con quei che commettono l'iniquità, e s'imbranca cogli scelerati?8 che procede d'accordo con quelli che operano il male, e batte la strada degli empii?
9 Infatti ha detto: L'uomo non piacerà a Dio, quand'anche corresse assieme con lui.9 Egli infatti ha detto: - All'uomo non giova, metter la sua compiacenza in Dio. -
10 Or dunque ascoltatemi, o uomini assennati. Lungi da Dio l'empietà, e dall'onnipotente l'ingiustizia.10 Perciò, o uomini di mente, ascoltatemi:Lungi da Dio l'empietà, e dall'Onnipotente l'iniquità!
11 Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere, e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta.11 Egli invero ripaga all'uomo l'opera sua, e qual è la via di ciascuno, gli fa trovar [la mèta];
12 Di certo Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non perverte la giustizia.12 poichè certamente egli non condanna senza motivo, e l'Onnipotente non viola il diritto.
13 Qual altro ha Egli costituito sopra la terra? A chi ha dato il governo dell'universo da lui creato?13 Ha forse egli costituito un altro a capo della terra? ovvero ha affidato a un altro l'orbe ch'ei fabbricò?
14 Se restringesse in sè il suo pensiero, se ritirasse a sè lo spirito e il fiato,14 Se egli ritirasse a sè il suo alito, ed il suo soffio a sè raccogliesse,
15 sogni carne verrebbe meno, e l'uomo ritornerebbe in cenere.15 perirebbe ad un tratto ogni carne [vivente], e l'uomo ritornerebbe in polvere.
16 Se tu sei intelligente, ascolta quanto si dice, e sta' attento al suono delle mie parole.16 Se hai dunque intelligenza ascolta ciò che [ti] si dice, e porgi orecchio al suono del mio discorso.
17 Può forse essere sanato colui che non ama la giustizia? E come fai a condannare a questa maniera colui che è il Giusto?17 Può forse governare chi non ama il diritto? e tu come puoi condannare in tal guisa colui ch'è il Giusto?
18 Colui che dice al re: Apostata, e chiama i grandi scelerati;18 colui che dice al re: - O indegno! -che verso i principi esclama: - O empii! -
19 colui che non guarda in faccia ai potenti, e non fa conto del tiranno quando è in litigio col povero, perché tutti sono opera delle sue mani.19 che non ha riguardo alle persone dei nobili, nè riconosce il tiranno in contrasto col povero: poichè opera delle sue mani son tutti quanti,
20 Essi moriranno all'improvviso, nel mezzo della notte, ne saran turbati i popoli, ed essi passeranno, e il violento sarà portato via senza la mano (dell'uomo).20 all'istante essi muoiono e nel cuor della notte. Sono sconvolti i popoli e via passeranno, sarà rapito il violento senza che alcun lo tocchi.
21 Infatti Dio tien d'occhio la condotta dei mortali e considera tutti i loro passi.21 Poichè gli occhi di Lui son sulle vie degli uomini, e tutti i loro passi egli esamina;
22 Non vi son tenebre, nè ombra di morte ove possano nascondersi quelli che operano l'iniquità.22 non v'è tenebra nè ombra di morte, ove asconder si possano gli operanti il male;
23 Non è più in potere dell'uomo di comparire al giudizio di Dio.23 nè è più oltre in poter dell'uomodi comparir davanti a Dio a giudizio.
24 Egli ne stritolerà una moltitudine innumerevole, e ne stabilirà altri al loro posto.24 Egli infrange molti e innumerevoli, e pone degli altri in luogo loro;
25 Conoscendo le loro opere, li travolge nella notte e li fa stritolare;25 poichè conosce le opere loro, e per questo adduce la notte e sono schiacciati.
26 li colpisce come empi in presenza di tutti.26 Come empii ei colpisce ov'è chi contempli,
27 Essi come per partito preso si allontanarono da lui e non vollero comprendere nessuna delle sue vie,27 perchè a industria si allontanarono da luie nessuna delle sue vie vollero comprendere;
28 in modo da far giungere a lui il gemito del povero, da fargli sentire i lamenti degl'infelici.28 cosicchè fecero giungere a lui il grido del meschino, e gli fecero udire la voce del povero.
29 Se Egli dà pace, chi potrà condannare? Se Egli nasconde il suo volto, chi potrà contemplarlo, sia delle nazioni che di tutti gli uomini?29 Se egli infatti concede pace, chi lo condannerà? se nasconde il suo volto chi può scorgerlo? Sia sulle genti che su tutti gli uomini [domina egli]
30 E gli fa regnare l'ipocrita a motivo dei peccati del popolo.30 che fa regnare il malvagio per i peccati del popolo.
31 Giacchè io ho parlato davanti a Dio, non t'impedirò di parlare.31 Poichè dunque io ho parlato a Dio, non impedirò [altrettanto] a te.
32 Se ho sbagliato, mostramelo, e se ho parlato male non dirò altro.32 Se ho errato, tu ammaestrami, se ho dette cose empie, non insisterò.
33 Forse che Dio non ti domanderà conto dell'iniquità, perchè ti è dispiaciuto? Tu e non io hai cominciato a parlare, or se hai qualche cosa di meglio, parla.33 Forse Dio ne chiederà conto a teperchè ti sono dispiaciute? Eppur tu cominciasti a parlare, non io: chè se tu sai alcunchè di meglio, parla.
34 Parlino con me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.34 Gli uomini intelligenti parlino a me, e l'uomo sapiente mi ascolti.
35 Ma Giobbe ha parlato stoltamente, e le sue parole non suonan buona dottrina.35 Giobbe invece ha parlato stoltamente, e le sue sentenze non sanno d'accortezza.
36 Padremio, sia provato Giobbe sino alla fine, non risparmiare l'uomo iniquo;36 Padre mio! sia messo Giobbe alla prova sino alla fine, nè cessar con l'uomo malvagio;
37 perchè egli aggiunge ai suoi peccati la bestemmia. Frattanto sia fra noi messo alle strette, e poi coi suoi discorsi chiami in giudizio Dio ».37 poichè ai suoi peccati aggiunge la bestemmia, stringiamolo frattanto tra di noi, e allor provochi a giudizio Dio coi suoi discorsi.»