Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - V'era un uomo nella terra di Hus, di nome Giobbe. Era quest'uomo semplice e retto, timorato di Dio e alieno del male.1 C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male.
2 Aveva egli sette figli e tre figlie;2 Gli erano nati sette figli e tre figlie;
3 i suoi possedimenti erano di settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e una servitù assai grande: ed era quest'uomo assai potente fra tutti gli Orientali.3 possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.
4 E i suoi figli andavano a tener convito nelle [singole loro] case, ciascuno nel giorno rispettivo: mandavano anche ad invitare le loro tre sorelle perchè mangiassero e bevessero insieme con essi.4 Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme.
5 Quando poi era finito il giro dei giorni di convito, Giobbe li mandava a chiamare, e santificatili si alzava di buon mattino ed offriva olocausti per ciascuno di essi. Egli infatti diceva: «Potrebbe darsi che i miei figli abbiano peccato ed abbiano benedetto Dio nel loro cuore!». Così faceva Giobbe in ogni tempo.5 Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: "Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore". Così faceva Giobbe ogni volta.
6 Ma in un certo giorno, essendo venuti i figli di Dio a presentarsi al Signore, venne fra loro anche Satana.6 Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro.
7 E il Signore disse a costui: «Donde vieni?». E questi rispose: «Ho fatto il giro della terra e l'ho scorsa».7 Il Signore chiese a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra, che ho percorsa".
8 E il Signore gli disse: «Hai tu notato il mio servo Giobbe, come non vi sia sulla terra uno somigliante a lui, uomo semplice e retto, timorato di Dio e alieno del male?».8 Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male".
9 Satana però gli rispose: «Giobbe teme forse Dio senza guadagno?9 Satana rispose al Signore e disse: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla?
10 Non hai tu forse ricinto torno a torno con un riparo lui e la sua famiglia e tutte le sue possessioni, e non hai tu benedetto i lavori delle sue mani cosicchè i suoi beni si sono moltiplicati sulla terra?10 Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra.
11 Stendi invece alquanto la tua mano e toccagli tutto ciò che possiede: [io giuro] ch'egli in faccia tua ti benedirà».11 Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!".
12 Il Signore disse allora a Satana: «Ecco, tutto quello che egli possiede è in tuo potere; soltanto su lui [in persona] non stenderai la tua mano». Satana allora si ritirò dalla presenza del Signore.12 Il Signore disse a satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui". Satana si allontanò dal Signore.
13 Mentre pertanto un giorno i figli e le figlie di lui mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello primogenito,13 Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore,
14 arrivò a Giobbe un nunzio che disse: «I buoi stavano ad arare e le asine a pascolare vicino ad essi,14 un messaggero venne da Giobbe e gli disse: "I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi,
15 quando sono piombati i Sabei e han preso tutto; hanno anche passato a fil di spada i garzoni, e sono scampato io solo sì da poterlo annunziare!».15 quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo".
16 Costui stava ancora a parlare, quando arrivò un altro e disse: «Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e divampando fra le pecore e i garzoni li ha consumati, e sono scampato io solo sì da potertelo annunziare!».16 Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo".
17 Ma costui stava ancora a parlare, quando arrivò un altro e disse: «I Caldei, formate tre schiere, hanno fatto un'incursione sopra i cammelli e li hanno presi, hanno passato i garzoni a fil di spada, e sono scampato io solo sì da poterlo annunziare!».17 Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo".
18 Costui stava ancora a parlare, quando arrivò un altro e disse: «Mentre i tuoi figli e figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello primogenito,18 Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore,
19 ad un tratto un vento impetuoso s'è scatenato dalla parte del deserto, ha scosso i quattro angoli della casa, questa è caduta, ha oppresso i tuoi figli che son morti; e sono scampato io solo sì da potertelo annunziare».19 quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo".
20 Allora Giobbe, levatosi su, si strappò le vesti, si rase il capo, e prostratosi in terra compiè adorazione,20 Allora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prostrò
21 e disse: «Ignudo sono uscito dal ventre di mia madre, e ignudo tornerò laggiù! Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; come piacque al Signore, così è avvenuto; sia benedetto il nome del Signore!».21 e disse:

"Nudo uscii dal seno di mia madre,
e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!".

22 In tutte queste cose Giobbe non peccò con le sue labbra, nè disse nulla di stolto contro Dio.22 In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.