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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 20


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 C’è un rimprovero che è fuori tempo,
c’è chi tace ed è prudente.
1 C'è un rimprovero che non è a tempo giusto, e c'è chi tace perché è sapiente.
2 Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
2 E' meglio reclamare che covare la rabbia,
3 Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione.
3 ma chi ammette la propria colpa evita il peggio.
4 Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuole fare giustizia con la violenza.
4 Eunuco che brama deflorare una ragazza è chi vuole ottenere giustizia con la violenza.
5 C’è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
5 Chi tace sarà riconosciuto saggio ma è odiato chi parla troppo.
6 C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno.
6 C'è chi tace perché non sa rispondere, e c'è chi tace in attesa del tempo giusto.
7 L’uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto non ne tengono conto.
7 L'uomo saggio tace fino al tempo giusto, il fanfarone e lo sciocco non sanno indugiare.
8 Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.
8 Chi abbonda nel parlare sarà in abominio, e chi è presuntuoso sarà disprezzato.
9 Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita.
9 Si può aver profitto dall'avversità e perdita da un colpo di fortuna.
10 C’è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c’è una generosità che rende il doppio.
10 C'è generosità che non reca guadagno e c'è generosità che è ricambiata due volte.
11 C’è un’umiliazione che viene dalla gloria
e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
11 C'è chi cerca gloria e trova umiliazione, e chi dall'umiliazione alza la testa.
12 C’è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
12 C'è chi compra molto con poco, e chi lo paga sette volte.
13 Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.
13 Il saggio con poco si rende amabile, i favori dello stolto si versano a vuoto.
14 Il dono di uno stolto non ti giova,
e ugualmente quello dell’invidioso, perché è frutto di costrizione;
i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno.
14 Il dono dello stolto non ti gioverà, egli attende ricompensa ad occhi sbarrati;
15 Egli dà poco, ma rinfaccia molto;
apre la sua bocca come un banditore.
Oggi fa un prestito e domani lo richiede;
quanto è odioso un uomo del genere!
15 dà poco e fa molte rimostranze, aprendo la sua bocca come un banditore; oggi fa un prestito e domani lo richiede, quest'uomo è sempre malvisto.
16 Lo stolto dice: «Non ho un amico,
non c’è gratitudine al bene che faccio».
Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive.
16 Lo stolto dice: "Non ho amici, non c'è gratitudine per la mia generosità;
17 Quanti si burleranno di lui, e quante volte!
Poiché non accoglie l’avere con spirito retto,
e il non avere gli è ugualmente indifferente.
17 anche quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive". Quanti e quante volte ridono di lui!
18 Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua;
è così che la caduta dei cattivi giunge rapida.
18 Meglio scivolare al suolo che con la lingua, perciò la caduta dei perversi verrà presto.
19 Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
19 Dall'uomo grossolano parole fuori tempo; queste si moltiplicano in bocca agli stolti.
20 Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto,
perché non lo dice mai a proposito.
20 Lo stolto che sentenzia sarà criticato, perché non parla a tempo opportuno.
21 C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria
e quando riposa non avrà rimorsi.
21 C'è chi il bisogno trattiene dal peccare, così nel riposo è senza rimorsi.
22 C’è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
22 C'è chi si perde a causa della vergogna, e chi si rovina per la faccia di uno stolto.
23 C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.
23 C'è chi promette all'amico per vergogna, così l'avrà nemico senza motivo.
24 Brutta macchia nell’uomo la menzogna,
è sempre sulla bocca dei maldicenti.
24 La menzogna è nell'uomo macchia infame, ma abbonda sulla bocca degli stolti.
25 Meglio un ladro che un mentitore abituale,
tutti e due avranno in sorte la rovina.
25 Un ladro vale più d'un bugiardo incorreggibile, ma la sorte d'entrambi è la perdizione.
26 L’abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna che si merita è sempre con lui.
26 Il vizio del bugiardo è un disonore, la vergogna sarà sempre con lui.
27 Chi è saggio nel parlare si apre una strada
e l’uomo prudente piace ai grandi.
27 Il saggio si attira la stima con la parola e l'uomo di senno piacerà ai grandi.
28 Chi lavora la terra accresce il suo raccolto,
chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti.
28 Chi lavora la terra fa crescere il suo raccolto e chi piace ai grandi trova discolpa.
29 Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri.
29 L'ospitalità e i doni accecano i saggi, sono museruola in bocca che frena il rimprovero.
30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l’una e l’altro?
30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile, non sono entrambi inutili?
31 Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
31 Val più l'uomo che nasconde la stoltezza che l'uomo che nasconde la sapienza.
32 È meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.