Siracide 20
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA RICCIOTTI |
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1 C’è un rimprovero che è fuori tempo, c’è chi tace ed è prudente. | 1 Quanto meglio è il riprendere che il covar ira, e il non impedir di parlare a chi confessa [il suo torto]. |
2 Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira! | 2 [Quale] la libidine d'un eunuco [che] vuol sverginare una giovinetta, |
3 Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione. | 3 tale è chi con la violenza fa iniquo giudizio. |
4 Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuole fare giustizia con la violenza. | 4 Quant'è bello, quando s'è ripresi, mostrar pentimento! perchè sfuggirai cosi il peccato volontario. |
5 C’è chi tace ed è ritenuto saggio, e chi è riprovato per la troppa loquacità. | 5 C'è chi tace e appare sapiente, e c'è chi è odioso per il suo troppo ciarlare. |
6 C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno. | 6 C'è chi tace perchè non sa che dire, e c'è chi tace perchè conosce il momento opportuno. |
7 L’uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno, il millantatore e lo stolto non ne tengono conto. | 7 L'uomo saggio tacerà fino al momento buono, ma il fanfarone e lo sciocco non bada al tempo. |
8 Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole, chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato. Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento, perché così tu sfuggirai a un peccato volontario. | 8 Chi fa gran spreco di parole, danneggia se stesso; e chi s'arroga ingiusta licenza, sarà odiato. |
9 Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio, ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita. | 9 C'è fortuna ne' mali per taluno, e c'è guadagni che si volgono in danno. |
10 C’è una generosità che non ti arreca vantaggi e c’è una generosità che rende il doppio. | 10 C'è doni che non [ti] portan vantaggio, e c'è doni che saran compensati al doppio. |
11 C’è un’umiliazione che viene dalla gloria e c’è chi dall’abbattimento alza la testa. | 11 C'è il decader provocato dal fasto, e c'è chi dall'umiliazione solleva la testa. |
12 C’è chi compra molte cose con poco e chi le paga sette volte il loro valore. | 12 C'è chi compra molto a poco prezzo, e lo sconta [poi] pagando il settuplo. |
13 Il saggio si rende amabile con le sue parole, ma le cortesie degli stolti sono sciupate. | 13 Il saggio nel parlare si rende amabile; ma le moine degli stolti saran sprecate. |
14 Il dono di uno stolto non ti giova, e ugualmente quello dell’invidioso, perché è frutto di costrizione; i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno. | 14 Il dono dell'insensato [avaro] non ti gioverà, perchè egli ha sette occhi invece di uno! |
15 Egli dà poco, ma rinfaccia molto; apre la sua bocca come un banditore. Oggi fa un prestito e domani lo richiede; quanto è odioso un uomo del genere! | 15 Poco dà e molto rinfaccia, e quando apre la bocca, gitta fiamme. |
16 Lo stolto dice: «Non ho un amico, non c’è gratitudine al bene che faccio». Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive. | 16 Oggi dà in prestito e domani ridomanda: odioso è un tal uomo! |
17 Quanti si burleranno di lui, e quante volte! Poiché non accoglie l’avere con spirito retto, e il non avere gli è ugualmente indifferente. | 17 Lo stolto non avrà amici, nè ci sarà riconoscenza per i suoi benefizi. |
18 Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua; è così che la caduta dei cattivi giunge rapida. | 18 Quei che mangian del suo pane son lingue false: quante volte e in quanti si faran beffe di lui! |
19 Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno: è sempre sulla bocca dei maleducati. | 19 Perchè non ha saputo discernere con retto giudizio quel che era da serbare, nè parimenti quel che non era da serbare. |
20 Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto, perché non lo dice mai a proposito. | 20 Le cadute della lingua fallace son come chi cada sul pavimento: cosi repentinamente sopravviene la ruina degli empi! |
21 C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria e quando riposa non avrà rimorsi. | 21 L'uomo spiacente è come una favola inopportuna: sarà del continuo in bocca degl'ignoranti. |
22 C’è chi si rovina per rispetto umano e di fronte a uno stolto si dà perduto. | 22 Una massima [proferita] dalla bocca dello stolto sarà rigettata, perchè non la dice a tempo debito. |
23 C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico, e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico. | 23 C'è chi è impedito di peccare per l'indigenza, e nel suo riposo si cruccia. |
24 Brutta macchia nell’uomo la menzogna, è sempre sulla bocca dei maldicenti. | 24 C'è chi rovina se stesso per vergogna, e per lo sguardo d'uno sciocco si rovina: per accezione di persone si perde. |
25 Meglio un ladro che un mentitore abituale, tutti e due avranno in sorte la rovina. | 25 C'è chi per vergogna promette [troppo] all'amico e se ne fa gratuitamente un nemico. |
26 L’abitudine del bugiardo è un disonore, la vergogna che si merita è sempre con lui. | 26 Triste onta nell'uomo è la menzogna, e in bocca degl'Ignoranti sta del continuo. |
27 Chi è saggio nel parlare si apre una strada e l’uomo prudente piace ai grandi. | 27 È preferibile il ladro all'uomo assiduamente bugiardo; ma l'uno e l'altro andranno in malora. |
28 Chi lavora la terra accresce il suo raccolto, chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti. | 28 La condotta de' mentitori è un disonore, e l'ignominia loro li accompagna sempre. |
29 Regali e doni accecano gli occhi dei saggi, come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri. | 29 Chi è saggio nel parlare, si porta avanti, e l'uomo prudente sarà accetto a' grandi. |
30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile: a che servono l’una e l’altro? | 30 Chi lavora la sua terra, farà alto il suo mucchio di biade e chi coltiva la giustizia sarà esaltato egli stesso: chi piace ai grandi sfuggirà l'ingiustizia. |
31 Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza di quello che nasconde la sua sapienza. | 31 I regali e i doni accecano gli occhi de' giudici, e, come una museruola in bocca, rattengono i loro biasimi, |
32 È meglio perseverare nella ricerca del Signore che essere un libero auriga della propria vita. | 32 La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro? |
33 Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi occulta la sua sapienza. |