Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 39


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Sai tu quando figliano le camozze
e assisti al parto delle cerve?
1 Sai tu il tempo che le camozze delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono?
2 Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
2 Annoveri tu i mesi del termine del lor portato, E sai tu il tempo che devono figliare?
3 Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
3 Elle si chinano, fanno scoppiar fuori il lor feto, Si alleviano delle lor doglie.
4 Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
4 I lor figli son gagliardi, crescono per le biade, Escono fuori, e non ritornano più a quelle.
5 Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
5 Chi ne ha mandato libero l’asino salvatico, E chi ha sciolti i suoi legami?
6 al quale ho dato la steppa per casa
e per dimora la terra salmastra?
6 A cui io ho ordinato il deserto per casa; E per abitazioni, i luoghi salsugginosi.
7 Del fracasso della città se ne ride
e gli urli dei guardiani non ode.
7 Egli si beffa dello strepito della città; Egli non ode gli schiamazzi del sollecitator delle opere.
8 Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
8 I monti, ch’egli va spiando, sono il suo pasco; Ed egli va ricercando qualunque verdura.
9 Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
9 Il liocorno ti vorrà egli servire? Si riparerà egli presso alla tua mangiatoia?
10 Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
10 Legherai tu il liocorno con la sua fune, per farlo arare al solco? Erpicherà egli le valli dietro a te?
11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
11 Ti fiderai tu in lui, perchè la sua forza è grande? E gli rimetterai tu il tuo lavoro?
12 Conterai su di lui, che torni
e raduni la tua messe sulla tua aia?
12 Ti fiderai tu in lui ch’egli ti renda la ricolta della tua sementa, E ch’egli te l’accolga nella tua aia?
13 L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
13 Le ale de’ paoni son esse vaghe per opera tua? Od ha da te lo struzzolo le penne e la piuma?
14 Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
14 Fai tu ch’egli abbandoni le sue uova in su la terra, E che le lasci scaldare in su la polvere?
15 Dimentica che un piede può schiacciarle,
una bestia selvatica calpestarle.
15 E che dimentichi che il piè d’alcuno le schiaccerà, Ovvero che le fiere della campagna le calpesteranno?
16 Tratta duramente i figli, come se non fossero
suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
16 Egli è spietato inverso i suoi figli, come se non fosser suoi; Indarno è la sua fatica, egli è senza tema;
17 perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte discernimento.
17 Perciocchè Iddio l’ha privo di senno, E non l’ha fatto partecipe d’intendimento.
18 Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le
ali:
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
18 Quando egli si solleva in alto, Egli si beffa del cavallo, e di colui che lo cavalca
19 Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
19 Hai tu data la forza al cavallo? Hai tu adorna la sua gola di fremito?
20 Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
20 Lo spaventerai tu come una locusta? Il suo magnifico nitrire è spaventevole.
21 Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
21 Egli raspa nella valle, si rallegra della sua forza, Esce ad incontrare le armi.
22 Sprezza la paura, non teme,
né retrocede davanti alla spada.
22 Egli si beffa della paura, e non si spaventa, E non si volge indietro per la spada.
23 Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
23 Il turcasso, e la folgorante lancia, E lo spuntone gli risuonano addosso.
24 Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
24 D’impazienza e di stizza pare ch’egli voglia trangugiar la terra; E non può credere che sia il suon della tromba.
25 Al primo squillo grida: "Aah!..."
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi, il fragor della mischia.
25 Come prima la tromba ha sonato, egli dice: Aha, Aha; Da lontano annasa la battaglia, Lo schiamazzo de’ capitani; e le grida
26 Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
26 È per il tuo senno che lo sparviere vola? Che spiega le sue ali verso il mezzodì?
27 O al tuo comando l'aquila s'innalza
e pone il suo nido sulle alture?
27 L’aquila si leva ella ad alto per lo tuo comandamento? E fai tu ch’ella faccia il suo nido in luoghi elevati?
28 Abita le rocce e passa la notte
sui denti di rupe o sui picchi.
28 Ella dimora e si ripara nelle rupi, Nelle punte delle rocce, ed in luoghi inaccessibili.
29 Di lassù spia la preda,
lontano scrutano i suoi occhi.
29 Di là ella spia il pasto, Gli occhi suoi mirano da lontano.
30 I suoi aquilotti succhiano il sangue
e dove sono cadaveri, là essa si trova.
30 I suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, E dove sono corpi morti, quivi ella si ritrova