Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 11


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Allora Zofar il Naamatita prese la parola e disse:

1 E SOFAR Naamatita rispose e disse:
2 A tante parole non si darà risposta?
O il loquace dovrà aver ragione?
2 Non risponderebbesi egli ad un uomo di tante parole? Ed un uomo loquace sarebbe egli per ciò reputato giusto?
3 I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
3 Faranno le tue ciancie tacer gli uomini? Ti farai tu beffe, senza che alcuno ti faccia vergogna?
4 Tu dici: "Pura è la mia condotta,
io sono irreprensibile agli occhi di lui".
4 Or tu hai detto: La mia maniera di vita è pura, Ed io sono stato netto davanti agli occhi tuoi.
5 Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
5 Ma volesse pure Iddio parlare, Ed aprir le sue labbra teco;
6 per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
6 E dichiararti i segreti della sapienza; Perciocchè sono doppi; E tu conosceresti che Iddio ti fa portar pena minore Che la tua iniquità non merita di ragione
7 Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
7 Potresti tu trovar modo d’investigare Iddio? Potresti tu trovar l’Onnipotente in perfezione?
8 È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
8 Queste cose sono le altezze de’ cieli, che ci faresti? Son più profonde che l’inferno, come le conosceresti?
9 Più lunga della terra ne è la dimensione,
più vasta del mare.
9 La lor distesa è più lunga che la terra, E la lor larghezza è più grande che il mare.
10 Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
10 Se Iddio sovverte, ovvero s’egli serra, E raccoglie, chi ne lo storrà?
11 Egli conosce gli uomini fallaci,
vede l'iniquità e l'osserva:
11 Perciocchè egli conosce gli uomini vani; E veggendo l’iniquità, non vi porrebbe egli mente?
12 l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
12 Ma l’uomo è scemo di senno, e temerario di cuore; E nasce simile a un puledro di un asino salvatico
13 Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
13 Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui;
14 se allontanerai l'iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l'ingiustizia nelle tue tende,
14 Se vi è iniquità nella tua mano, e tu l’allontani da te, E non lasci dimorare alcuna perversità ne’ tuoi tabernacoli;
15 allora potrai alzare la faccia senza macchia
e sarai saldo e non avrai timori,
15 Allora certamente tu alzerai la faccia netta di macchia, E sarai stabilito, e non avrai paura di nulla;
16 perché dimenticherai l'affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata;
16 Perciocchè tu dimenticherai gli affanni, E te ne ricorderai come d’acque trascorse;
17 più del sole meridiano splenderà la tua vita,
l'oscurità sarà per te come l'aurora.
17 E ti si leverà un tempo più chiaro che il mezzodì; Tu risplenderai, tu sarai simile alla mattina;
18 Ti terrai sicuro per ciò che ti attende
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
18 E sarai in sicurtà; perciocchè vi sarà che sperare; E pianterai il tuo padiglione, e giacerai sicuramente;
19 Ti coricherai e nessuno ti disturberà,
molti anzi cercheranno i tuoi favori.
19 E ti coricherai, e niuno ti spaventerà; E molti ti supplicheranno.
20 Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è per essi perduto,
unica loro speranza è l'ultimo respiro!
20 Ma gli occhi degli empi verranno meno, Ed ogni rifugio sarà perduto per loro; E la loro unica speranza sarà di render lo spirito