Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 4


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Fili, eleemosynam pauperis ne defraudes
et oculos tuos ne transvertas a paupere.
1 - Figliuolo, non fraudare il, povero delle limosine, e non volger via i tuoi occhi dal povero.
2 Animam esurientem ne contristaveris
et non exasperes pauperem in inopia sua.
2 Non disprezzar l'uomo che ha fame, e non esasperare il povero nella sua penuria.
3 Cor inopis ne afflixeris
et non protrahas datum angustianti.
3 Non affliggere il cuore del bisognoso, nè differire il dono a chi è in angustia.
4 Rogationem contribulati ne abicias
et non avertas faciem tuam ab egeno.
4 Non rigettar la preghiera del tribolato, nè rivolger la tua faccia dal povero.
5 Ab inope ne avertas oculos tuos propter iram
et non des ei locum tibi retro maledicendi;
5 Dal bisognoso non rivolger gli occhi con ira, e non dar ansa, a chi ti chiede, di maledirti dietro le spalle.
6 maledicentis enim tibi in amaritudine animae,
exaudietur precatio illius:
exaudiet autem eum, qui fecit illum.
6 Perchè di colui che ti maledice nell'amarezza dell'anima sua, sarà esaudita la preghiera, e l'esaudirà il suo creatore.
7 Congregationi affabilem te facito
et presbytero humilia animam tuam
et magnato humilia caput tuum.
7 Renditi amabile alla comunità de' poveri e dinanzi all'anziano umilia l'anima tua e dinanzi al magnate umilia il tuo capo.
8 Declina pauperi sine tristitia aurem tuam
et redde debitum tuum
et responde illi pacifica in mansuetudine.
8 Presta al povero senza fastidio l'orecchio, e soddisfa al tuo debito, e rispondigli amichevolmente con mansuetudine.
9 Libera eum, qui iniuriam patitur, de manu opprimentis eum
et non acide feras in anima tua in iudicando.
9 Strappa l'oppresso di mano all'oppressore, e non rincresca ciò all'anima tua,
10 Esto pupillis misericors ut pater
et pro viro matri illorum;
10 quando tu giudichi, sii per gli orfani misericordioso come un padre, e come uno sposo sii per la madre loro.
11 et eris velut filius Altissimi oboediens,
et miserebitur tui magis quam mater.
11 E tu sarai come un docile figliuolo dell'Altissimo, e ti compatirà più che una madre.
12 Sapientia filiis suis vitam inspiravit
et suscipit inquirentes se.
12 La Sapienza ispira la vita al suoi figliuoli, e si dà cura di quei che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia,
13 Qui illam diligit, diligit vitam;
et, qui vigilaverint ad illam, complectentur placorem a Domino.
13 Chi ama lei, ama la vita, e chi di buon mattino si leva in cerca di lei, ne conseguirà le dolcezze.
14 Qui tenuerint illam, gloriam hereditabunt,
et, quo introibit, benedicet Deus.
14 Chi la possiede, erediterà la vita, e dovunque egli entri, ci sarà la benedizione del Signore.
15 Qui serviunt ei, obsequentes erunt Sancto,
et eos, qui diligunt illam, diligit Deus.
15 Quei che son devoti a lei, rendon culto al Santo, e quel che l'amano, li ama il Signore.
16 Qui audit illam, iudicabit gentes;
et, qui intuetur illam, permanebit confidens.
16 Chi dà retta a lei, giudicherà le nazioni, e chi mira a lei, riposerà al sicuro.
17 Si crediderit ei, hereditabit illam,
et erunt in possessione generationes illius.
17 Se confiderà in lei, l'avrà in retaggio, e in saldo possesso ne resteranno i suoi discendenti.
18 Quoniam in simulatione ambulat cum eo
et in primis explorat eum,
18 L'accompagna invero in mezzo alla tentazione e lo staccia sulle prime,
19 timorem et tremorem inducet super illum
et probabit illum in tentatione doctrinae suae,
donec ipse teneat eam in cogitationibus suis
et credat animae illius.
19 e timore e scoraggiamento e prove gli manda addosso, e lo tormenta con le molestie della sua disciplina, finché abbia saggiato i suoi pensieri [con le sue prescrizioni] e si fidi dell'unimo suo.
20 Et redibit recta ad illum et firmabit illum
et laetificabit illum
20 Allora lo ristora e s'apre una via diritta verso di lui e lo ricrea,
21 et denudabit illi absconsa sua
et thesaurizabit super illum scientiam et intellectum iustitiae.
21 e gli rivela i suoi segreti, e accumula su lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.
22 Si autem oberraverit, derelinquet eum
et tradet eum in manus inimici sui.
22 Ma s'egli si svia, essa l'abbandona, e lo dà in mano del suo nemico.
23 Fili, observa tempus et devita a malo
23 Figliuolo, custodisci il tempo e guardati dal male,
24 et pro anima tua ne confundaris;
24 e per l'anima tua non ti vergognar di dire il vero.
25 est enim confusio adducens peccatum,
et est confusio adducens gloriam et gratiam.
25 Perchè e' è una vergogna che si trae dietro il peccato, e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.
26 Ne accipias faciem adversus animam tuam
nec adversus animam tuam mendacium.
26 Non usar parzialità a danno di te stesso, nè bugie contro l'anima tua,
27 Ne reverearis proximum tuum in casu suo
27 e non aver riguardi per il prossimo nelle sue cadute
28 nec retineas verbum in tempore suo;
non abscondas sapientiam tuam in decorem.
28 Non rattener la parola nel tempo salutare, e non nasconder la tua sapienza nella sua nobiltà.
29 In verbo enim agnoscitur sapientia,
et sensus in responsione linguae.
29 Perchè nel parlare si riconosce la sapienza, e il senno e la sapienza e il sapere nella parola dell'uomo sensato: e la conferma sta nelle opere di giustizia.
30 Non contradicas verbo veritatis ullo modo
et de ineruditione tua confundere.
30 Non contradire alle parole di verità in niun modo, e vergognati della tua ignoranza.
31 Non confundaris confiteri peccata tua
et ne subicias te omni homini pro peccato.
31 Non aver rossore di confessar i tuoi falli, e non ti sottomettere ad alcuno per [far] peccato.
32 Noli resistere contra faciem potentis
nec coneris contra ictum fluvii.
32 Non resistere in faccia al potente, e non tentar [di lottare] contro l'impeto del fiume.
33 Usque ad mortem agonizare pro iustitia,
et Deus expugnabit pro te inimicos tuos.
33 Per la giustizia lotta con tutta l'anima tua, sino alla morte combatti per la giustizia, e Iddio combatterà per te i tuoi nemici.
34 Noli citatus esse in lingua tua
et pavidus et remissus in operibus tuis.
34 Non esser precipitoso con la tua lingua, e buono a nulla e indolente nelle tue azioni.
35 Noli esse sicut leo in domo tua
evertens domesticos tuos et opprimens subiectos tibi.
35 Non esser come un leone in casa tua, mettendo a soqquadro i tuoi domestici, e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sit porrecta manus tua ad accipiendum
et ad dandum collecta.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere e contratta a dare.