Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 7


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Fili mi, custodi sermones meos
et praecepta mea reconde tibi.
1 Figliuol mio, pon mente alle mie parole, e fatti, un tesoro de' miei precetti.
2 Serva mandata mea et vives,
et legem meam quasi pupillam oculi tui.
2 Figliuolo, osserva i miei documenti, ed avrai vita: custodisci la mia legge, come la pupilla del tuo occhio:
3 Liga ea in digitis tuis,
scribe illa in tabulis cordis tui.
3 Portala legata alle tue dita: scrivila sulle tavole del cuor tuo.
4 Dic sapientiae: “ Soror mea es ”
et prudentiam voca Amicam,
4 Di alla sapienza: Tu se' mia sorella, e alla prudenza da il nome di tua amica,
5 ut custodiat te a muliere extranea
et ab aliena, quae verba sua dulcia facit.
5 Affinchè ella ti difenda dalla donna straniera, e dalla donna altrui, la quale addolcia le sue parole.
6 De fenestra enim domus meae
per cancellos prospexi
6 Imperocché io stava osservando dalla finestra della mia casa, dietro alla gelosia,
7 et video inter parvulos;
considero inter filios vecordem iuvenem,
7 E veggo dei pazzerelli, e considero un giovinetto insensato,
8 qui transit per plateam iuxta angulum
et prope viam domus illius graditur
8 Che passa per la piazza vicino all'angolo, e presso alla casa di colei spasseggia.
9 in obscuro advesperascente die,
in mediis tenebris et caligine.
9 A bruzzolo, venuta la sera tral buio, e le tenebre della notte.
10 Et ecce, occurrit illi mulier ornatu meretricio,
cauta corde, garrula et rebellans,
10 Ed ecco che va incontro a lui la donna abbigliata da meretrice scaltra nel far preda di anime, cianciatrice, e girona,
11 quietis impatiens
nec valens in domo consistere pedibus suis:
11 Che non sa star in riposo, né può tenere in casa i suoi piedi,
12 nunc foris, nunc in plateis
et iuxta angulos insidians.
12 E ora nella contrada, ora nelle piazze, ora in un cantone tende i suoi lacci.
13 Apprehensumque deosculatur iuvenem
et procaci vultu blanditur dicens:
13 Or ella gettate le braccia sul giovinetto, lo bacia, e con faccia sfrontata lo accarezza, e dice:
14 “ Victimas pro salute vovi,
hodie reddidi vota mea;
14 Io avea fatto voto di vittime (pacifiche), oggi ho adempiuto il mio voto,
15 idcirco egressa sum in occursum tuum
desiderans te videre et repperi.
15 Per questo son uscita fuori a incontrarti, bramosa di vederti, e ti ho ritrovato.
16 Stragulatis vestibus lectulum meum stravi,
linteis pictis ex Aegypto;
16 Ho steso sulle corde il mio letto, vi ho messo sopra coperte ricamate d'Egitto:
17 aspersi cubile meum myrrha
et aloe et cinnamomo.
17 Ho sparso il mio letto di mirra, e di aloè, e di cinnamomo.
18 Veni, inebriemur voluptatibus,
usque mane fruamur amoribus.
18 Vieni, inebriamoci di delizie, e soddisfacciamo a' nostri desiderj, fino che il giorno apparisca:
19 Non est enim vir in domo sua;
abiit via longissima,
19 Imperocché l'uomo non è in casa sua, è andato a fare un viaggio lunghissimo.
20 sacculum pecuniae secum tulit,
in die plenae lunae reversurus est in domum suam ”.
20 Ha portato seco un sacchetto di denaro; tornerà a casa il di del plenilunio.
21 Irretivit eum multis sermonibus
et blanditiis labiorum protraxit illum.
21 Colle molte parole ella lo tira nella rete, e colle lusinghe delle sue labbra gli da la spinta.
22 Stultus eam sequitur quasi bos ductus ad victimam,
sicut irretitur vinculo cervus,
22 Egli tosto la segue, qual bue condotto al macello, e come agnello, che scherza, e non sa egli lo stolto, che è menato alla catena,
23 donec transfigat sagitta iecur eius;
velut si avis festinet ad laqueum
et nescit quod de periculo animae illius agitur.
23 Fino a tanto che la saetta trafigga il cuore di lui (egli è) come un uccello, che vola al laccio, e non sa che si tratta del pericolo di sua vita.
24 Nunc ergo, fili mi, audi me
et attende verbis oris mei.
24 Ora adunque, figliuol mio, ascoltami, e pon mente alle parole della mia bocca.
25 Ne abstrahatur in viis illius mens tua,
neque decipiaris semitis eius.
25 Non si lasci strascinare il cuor tuo nelle vie di costei, e non andar errando pe' suoi sentieri:
26 Multos enim vulneratos deiecit,
et fortissimi quique interfecti sunt ab ea:
26 Perocché molti ella ferì, e gittò per terra, e i più forti furon tutti uccisi da lei,
27 viae inferi domus eius
penetrantes in interiora mortis.
27 La casa di lei è strada dell'inferno, strada, che mena fino ai penetrali di morte.