Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Proverbi 23


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Quando sederis, ut comedas cum principe,
diligenter attende, quae apposita sunt ante faciem tuam,
1 Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
2 et statue cultrum in gutture tuo,
si avidus es.
2 mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3 Ne desideres de cibis eius,
quia est panis mendacii.
3 Non bramare le sue ghiottonerie,
perché sono un cibo fallace.
4 Noli laborare, ut diteris,
sed in prudentia tua acquiesce.
4 Non affannarti per accumulare ricchezze,
sii intelligente e rinuncia.
5 Si erigas oculos tuos ad opes, iam non sunt;
quia facient sibi pennas quasi aquilae et volabunt in caelum.
5 Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
6 Ne comedas cum homine invido
et ne desideres cibos eius;
6 Non mangiare il pane dell’avaro
e non bramare le sue ghiottonerie,
7 quoniam sicut aestimavit in animo suo,
ita ipse est.
“ Comede et bibe ” dicet tibi,
et mens eius non est tecum.
7 perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
8 Buccellam, quam comederas, evomes
et perdes pulchros sermones tuos.
8 Vomiterai il boccone che hai mangiato
e rovinerai le tue parole gentili.
9 In auribus insipientium ne loquaris,
quia despicient doctrinam eloquii tui.
9 Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10 Ne attingas terminos viduae
et agrum pupillorum ne introeas:
10 Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11 redemptor enim illorum fortis est,
et ipse iudicabit contra te causam illorum.
11 perché il loro vendicatore è forte
e difenderà la loro causa contro di te.
12 Introduc ad doctrinam cor tuum
et aures tuas ad verba scientiae.
12 Apri il tuo cuore alla correzione
e il tuo orecchio ai discorsi sapienti.
13 Noli subtrahere a puero disciplinam;
si enim percusseris eum virga, non morietur:
13 Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14 tu virga percuties eum
et animam eius de inferno liberabis.
14 anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.
15 Fili mi, si sapiens fuerit cor tuum,
gaudebit tecum et cor meum,
15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio sarà colmo di gioia.
16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
16 Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17 Non aemuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die,
17 Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
18 quia est tibi posteritas,
et praestolatio tua non auferetur.
18 perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
19 Audi, fili mi, et esto sapiens
et dirige in via animum tuum.
19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il tuo cuore sulla via retta.
20 Noli esse in conviviis potatorum
nec in comissationibus carnis,
20 Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21 quia vacantes potibus et comissatores consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
21 perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas, cum senuerit mater tua.
22 Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23 Veritatem eme et noli vendere;
sapientiam eme et doctrinam et intellegentiam.
23 Acquista la verità e non rivenderla,
la sapienza, l’educazione e la prudenza.
24 Exsultat gaudio pater iusti;
qui sapientem genuit, laetabitur in eo;
24 Il padre del giusto gioirà pienamente,
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25 gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet, quae genuit te.
25 Gioiscano tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26 Praebe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
26 Fa’ bene attenzione a me, figlio mio,
e piacciano ai tuoi occhi le mie vie:
27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena,
27 una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28 nam insidiatur ipsa in via quasi latro
et iniquos in hominibus addet.
28 Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.
29 Cui “ Vae ”? Cui “ Eheu ”?
Cui rixae? Cui querela?
Cui sine causa vulnera? Cui suffusio oculorum?
29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi torbidi?
30 His, qui commorantur in vino
et eunt, ut scrutentur mixtum.
30 Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.
31 Ne intuearis vinum, quando flavescit,
cum splenduerit in calice color eius:
ingreditur blande,
31 Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
32 sed in novissimo mordebit ut coluber
et sicut regulus vulnerat.
32 finirà per morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33 Oculi tui videbunt extranea,
et cor tuum loquetur perversa;
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 et eris sicut dormiens in medio mari
et quasi sopitus ad malum navis:
34 Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
35 “ Verberaverunt me, sed non dolui,
percusserunt me, et ego non sensi;
quando evigilabo et rursus illud requiram? ”.
35 «Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro!».