Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Proverbi 17


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Melior est buccella sicca cum pace
quam domus plena victimis cum iurgio.
1 Meglio un tozzo di pane secco con tranquillità
che una casa piena di banchetti con discordia.
2 Servus sapiens dominabitur filiis inhonestis
et inter fratres hereditatem dividet.
2 Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all’eredità.
3 Sicut igne probatur argentum et aurum camino,
ita corda probat Dominus.
3 Il crogiuolo è per l’argento e il forno per l’oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
4 Malus oboedit labio iniquo,
et fallax obtemperat linguae mendaci.
4 Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5 Qui despicit pauperem, exprobrat Factori eius;
et, qui in ruina laetatur alterius, non erit impunitus.
5 Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
6 Corona senum filii filiorum,
et gloria filiorum patres eorum.
6 Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
7 Non decent stultum verba composita,
nec principem labium mentiens.
7 Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8 Gemma gratissima munus in oculis domini eius;
quocumque se verterit, prospere aget.
8 Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
9 Qui celat delictum, quaerit amicitias;
qui sermone repetit, separat foederatos.
9 Chi copre la colpa cerca l’amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.
10 Plus proficit correptio apud prudentem
quam centum plagae apud stultum.
10 Fa più effetto un rimprovero all’assennato
che cento percosse allo stolto.
11 Semper iurgia quaerit malus;
angelus autem crudelis mittetur contra eum.
11 Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12 Expedit magis ursae occurrere, raptis fetibus,
quam fatuo confidenti in stultitia sua.
12 Meglio incontrare un’orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13 Qui reddit mala pro bonis,
non recedet malum de domo eius.
13 A chi rende male per bene
non si allontanerà la sventura dalla sua casa.
14 Aquarum proruptio initium est iurgiorum;
et, antequam exacerbetur contentio, desere.
14 Iniziare un litigio è come aprire una diga;
prima che la lite si esasperi, troncala.
15 Qui iustificat impium et qui condemnat iustum,
abominabilis est uterque apud Dominum.
15 Assolvere il reo e condannare il giusto:
ecco due cose che il Signore ha in orrore.
16 Ad quid pretium in manu stulti?
Ad emendam sapientiam, cum careat corde?
16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
17 Omni tempore diligit, qui amicus est,
et frater ad angustiam natus est.
17 Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
18 Stultus homo iungit manus,
cum spoponderit pro amico suo.
18 È privo di senno l’uomo che dà la sua mano
e si fa garante per il suo prossimo.
19 Qui diligit delictum, diligit rixas;
et, qui exaltat ostium, quaerit effracturam.
19 Chi ama la rissa ama il delitto,
chi ingrandisce la sua porta cerca la rovina.
20 Qui perversi cordis est, non inveniet bonum;
et, qui vertit linguam, incidet in malum.
20 Chi ha un cuore perverso non troverà mai felicità
e chi ha la lingua tortuosa cadrà in rovina.
21 Qui generat stultum, maerorem generat sibi,
sed nec pater in fatuo laetabitur.
21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non gioirà il padre di uno sciocco.
22 Animus gaudens aetatem floridam facit,
spiritus tristis exsiccat ossa.
22 Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
23 Munera de sinu impius accipit,
ut pervertat semitas iudicii.
23 L’iniquo accetta regali sotto banco
per deviare il corso della giustizia.
24 In facie prudentis lucet sapientia,
oculi stultorum in finibus terrae.
24 L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
25 Ira patris filius stultus
et dolor matris, quae genuit eum.
25 Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un’amarezza per colei che lo ha partorito.
26 Non est bonum multam inferre iusto
nec percutere principem contra rectitudinem.
26 Certo non è bene punire chi ha ragione,
colpire gente perbene è contro la giustizia.
27 Qui moderatur sermones suos, novit scientiam,
et lenis spiritu est vir prudens.
27 Chi è parco di parole possiede la scienza
e chi è di spirito calmo è un uomo prudente.
28 Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabitur
et, si compresserit labia sua, intellegens.
28 Anche lo stolto, se tace, passa per saggio,
e per intelligente se tiene chiuse le labbra.