Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Proverbi 8


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La sapienza invita ai snoi ammaestramenti

1Forse la sapienza non chiama? e non alza la voce la prudenza?2in cima alle alture, lungo la strada, ai crocicchi delle vie sta in piedi3vicino alle porte della città, dentro le stesse porte essa dice:4« O uomini, a voi il mio grido, la mia voce si rivolge ai figli degli uomini.5Imparate, o piccoli, l'accortezza, e voi, o stolti, state attenti.6Ascoltate, perchè vo' parlare di grandi cose, e le mie labbra s'apriranno a predicare ciò che è retto.7La mia bocca ragionerà della verità, e le mie labbra detesteranno ciò che è empio.8I miei discorsi son tutti giusti; nulla v'è di falso o di storto;9son retti per l'uomo intelligente ed equi per chi ha trovata la scienza.10Preferite la mia disciplina al denaro e la scienza all'oro,11perchè la sapienza vai più di tutte le perle, e le cose più care non son da paragonarsi a lei.

Natura e doti della sapienza

12Io, la sapienza, abito nel consiglio e presiedo ai saggi pensieri.13Temere Dio vuol dire odiare il male. L'arroganza, la superbia, la perversa condotta e la bocca bilingue, io le detesto.14A me appartiene il consiglio e l'equità, a me la prudenza, a me la forza.15Per me regnano i re, e i legislatori ordinano ciò che è giusto.16Per me comandano i principi, e i giudici amministrano la giustizia.17Io amo quelli che m'amano, e quelli che mi cercano con diligenza mi troveranno.18Meco sono le ricchezze e la gloria, i più alti beni e la giustizia.19Il mio frutto è migliore dell'oro e delle pietre preziose, e il mio prodotto vai più dell'argento eletto.20Io cammino nelle vie della giustizia e per i sentieri della rettitudine,21per arricchire quelli che mi amano e riempire i loro tesori.

La sapienza Civina creatrice dell'universo

22Dio mi possedette all'inizio delle sue opere, fin da principio, avanti la creazione.23Ab eterno fui stabilita, al principio, avanti che fosse fatta la terra:24non erano ancora gli abissi, ed io ero già concepita. Non ancora le sorgenti delle acque rigurgitavano,25non ancora le montagne si erano fermate sulla grave mole. Prima delle colline io ero partorita.26Egli non aveva fatto ancora nè la terra, nè i fiumi, nè i cardini del mondo.27Quando preparava i cieli io ero presente, quando con legge inviolabile chiuse sotto la volta l'abisso,28quando rese stabile in alto la volta celeste e vi sospese le fonti delle acque,29quando fissava al mare i suoi confini e dava legge alle acque di non passare il loro termine, quando gettava i fondamenti della terra,30io ero con lui a ordinare tutte le cose. Sempre nella gioia, scherzavo dinanzi a lui continuamente,31scherzavo nell'universo: è mia delizia stare coi figli degli uomini.

La sapienza rinnova il suo invito

32Or dunque, o figli, ascoltatemi: beati quelli che battono le mie vie.33Ascoltate i miei avvisi per diventar saggi, non li ricusate.34Beato l'uomo che mi ascolta e veglia ogni giorno alla mia porta, e aspetta all'ingresso della mia casa.35Chi troverà me avrà trovata la vita, e riceverà dal Signore la salute.36Ma chi peccherà contro di me farà torto a se stesso. Tutti quelli che mi odiano amano la morte ».