Giobbe 2
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BIBBIA RICCIOTTI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 - Avvenne pertanto che, essendosi adunati in un certo giorno i figli di Dio per presentarsi al Signore, venne fra loro anche Satana a presentarsi al cospetto di lui; | 1 Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. |
2 e il Signore disse a Satana: «Donde vieni?». E questi rispose: «Ho fatto il giro della terra e l'ho scorsa». | 2 Il Signore disse a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra che ho percorsa". |
3 E il Signore disse a Satana: «Hai tu notato il mio servo Giobbe, come non vi sia sulla terra uno somigliante a lui, uomo semplice e retto, timorato di Dio e alieno del male, e che conserva ancora l'innocenza? Eppure tu mi istigasti contro di lui, perchè io lo tribolassi senza motivo!». | 3 Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo". |
4 E Satana gli rispose dicendo: «Pelle per pelle! Tutto ciò che l'uomo possiede, lo dà in iscambio della sua vita! | 4 Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. |
5 Tu invece prova a stender la tua mano e a toccarlo nell'ossa e nella carne, e allora vedrai ch'egli in faccia tua ti benedirà». | 5 Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!". |
6 Il Signore disse allora a Satana: «Eccolo in poter tuo; soltanto, salva la sua vita!». | 6 Il Signore disse a satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita". |
7 Satana allora, ritiratosi dalla presenza del Signore, colpì Giobbe di un'ulcere maligna dalla pianta dei piedi fino al vertice di lui». | 7 Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. |
8 Andò egli a dimorare su un letamaio, e con un coccio si grattava la scabbia. | 8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. |
9 Gli disse quindi sua moglie: «Resisti tu ancora nella tua rettitudine? Benedici Dio, e poi muori!». | 9 Allora sua moglie disse: "Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!". |
10 Ma egli le disse: «Tu parli come una donna stolta! Se abbiamo ricevuto i beni dalla mano di Dio, i mali perchè non dovremmo riceverli?». In tutte queste cose Giobbe non peccò con le sue labbra. | 10 Ma egli le rispose: "Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?". In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. |
11 Avendo pertanto udito tre amici di Giobbe tutta la sventura che l'aveva incolto, vennero ciascuno dal proprio luogo, [ed erano] Elifaz il Temanita, Baldad il Suhita e Sofar il Naamatita: costoro infatti s'erano accordati per venire insieme a visitarlo e a consolarlo. | 11 Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. |
12 Ma, alzando gli occhi da lontano, non lo riconobbero: elevarono quindi la voce piangendo, e strappatesi le vesti cosparsero di polvere il loro capo [lanciandola] verso il cielo. | 12 Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. |
13 Rimasero poi seduti presso di lui, per terra, sette giorni e sette notti: nessuno però gli rivolgeva parola alcuna, giacchè vedevano che il dolore era assai grande. | 13 Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore. |