Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Non fare il male, perché il male non ti prenda.
1 Male non fare e male non t'incoglierà;
2 Stai lontano dall’iniquità ed essa si allontanerà da te.
2 sta lontano dall'iniquo, e i mali s'allontaneranno da te.
3 Figlio, non seminare nei solchi dell’ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto.
3 Figliuolo, non seminare il male ne' solchi dell'ingiustizia, e non avrai da mieterne il settuplo.
4 Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore.
4 Non cercar dal Signore un principato, nè dal re un seggio d'onore.
5 Non farti giusto davanti al Signore
né saggio davanti al re.
5 Non vantar la tua giustizia dinanzi al Signore, perch'egli conosce il cuore, e non fare il sapiente davanti al re.
6 Non cercare di divenire giudice
se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,
perché temeresti di fronte al potente
e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.
6 Non cercar di diventare giudice, se non hai forza di sradicar le ingiustizie; perchè tu non abbia a temere in faccia al potente, e mettere inciampi alla tua equità.
7 Non fare soprusi contro l’assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
7 Non peccar contro la cittadinanza, e non ti gettar sul popolo.
8 Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
8 Non legare insieme due peccati; perchè neppur per un solo non resterai impunito.
9 Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni,
e quando farò l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà».
9 Non esser pusillanime in cuor tuo,
10 Non essere incostante nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
10 e non trascurar di pregare e far limosina.
11 Non deridere un uomo dall’animo amareggiato,
perché c’è chi umilia e innalza.
11 Non dire: «Iddio guarderà alla moltitudine delle mie offerte, e quand'io offro i miei doni al Dio altissimo, gli accoglierà».
12 Non seminare menzogne contro tuo fratello
e non fare qualcosa di simile all’amico.
12 Non deridere l'uomo nell'amarezza dell'anima [sua], perchè c'è chi umilia ed esalta, Dio che tutto vede.
13 Non ricorrere mai alla menzogna:
è un’abitudine che non porta alcun bene.
13 Non coltivar menzogne contro il tuo fratello, nè fare altrettanto verso un amico.
14 Non parlare troppo nell’assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
14 Non voler mai dire nessuna bugia: perchè l'abitudine del mentire non porta bene,
15 Non disprezzare il lavoro faticoso,
in particolare l’agricoltura che Dio ha istituito.
15 Non esser ciarliero nella compagnia de' vecchi, e non ripeter le parole nelle tue preghiere.
16 Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
16 Non odiare il lavoro faticoso, nè l'agricoltura creata dall'Altissimo.
17 Umìliati profondamente,
perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi.
17 Non ti metter nel branco de' peccatori;
18 Non cambiare un amico per interesse
né un vero fratello per l’oro di Ofir.
18 ricordati che l'ira [divina] non tarderà.
19 Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua amabilità vale più dell’oro.
19 Umilia profondamente l'anima tua, perchè castigo della carne dell'empio [sarà] il fuoco e il verme.
20 Non maltrattare un servo che lavora fedelmente
né l’operaio che si impegna totalmente.
20 Non peccar contro l'amico che tarda [a darti] il danaro, nè disprezzar per l'oro un fratello carissimo.
21 Ama il servo intelligente
e non rifiutargli la libertà.
21 Non ti separar da una donna savia e buona, che nel timor del Signore t'è toccata in sorte; perchè la pudica sua grazia [vai] più dell'oro.
22 Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
22 Non maltrattare lo schiavo che con fedeltà lavora, nè il mercenario che ci mette l'anima sua.
23 Hai figli? Educali
e fa’ loro piegare il collo fin dalla giovinezza.
23 Il servo assennato ti sia caro come l'anima tua; non lo fraudar della sua libertà, nè lo lasciar nell'indigenza.
24 Hai figlie? Vigila sul loro corpo
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
24 Hai bestiami? prendine cura, e se ti son utili, restin presso di te.
25 Fa’ sposare tua figlia e avrai compiuto un grande affare,
ma dàlla a un uomo assennato.
25 Hai figliuoli? istruiscili, e piegali [al giogo] sin dalla loro infanzia.
26 Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla,
ma se non le vuoi bene, non fidarti.
26 Hai figliuole? custodisci il loro corpo, e non mostrare ad esse [troppo] ridente il tuo volto.
27 Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare le doglie di tua madre.
27 Marita la figliuola, e avrai fatto un grosso affare, ma dalla a un uomo sensato.
28 Ricorda che essi ti hanno generato:
che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?
28 Hai una donna secondo il tuo cuore, non la mandar via; ma non ti affidare a una che ti sia odiosa.
29 Con tutta l’anima temi il Signore
e abbi riverenza per i suoi sacerdoti.
29 Con tutto il tuo cuore onora tuo padre, e non dimenticar le doglie di tua madre.
30 Ama con tutta la forza chi ti ha creato
e non trascurare i suoi ministri.
30 Ricordati che senza di essi non saresti nato, e rendi loro a seconda di quanto t'han dato.
31 Temi il Signore e onora il sacerdote,
dàgli la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici di riparazione, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.
31 Con tutta l'anima tua temi il Signore, e venera i suoi sacerdoti.
32 Anche al povero tendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
32 Con tutte le tue forze ama il tuo crcntore, e non abbandonare i suoi ministri.
33 La tua generosità si estenda a ogni vivente,
ma anche al morto non negare la tua pietà.
33 Venera Iddio con tutta l'anima tua e rispetta i sacerdoti, e purificati con le spalle [delle vittime].
34 Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti móstrati afflitto.
34 E dà ad essi la parte [loro], come t'è stato comandato, le primizie e [la vittima] d'espiazione, e della tua negligenza mondati con poco;
35 Non esitare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
35 l'offerta delle tue spalle, e il sacrifizio di santificazione offrirai al Signore, e le primizie dovute ai santi.
36 In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine
e non cadrai mai nel peccato.
36 Anche al povero stendi la tua mano, perchè sia completa la tua espiazione e la tua benedizione.
37 Gradito è il dono a tutti i viventi; e [neppure] al morto non negar la [tua] grazia.
38 Non mancar di porger conforto a quei chè piangono, e va' con gli afflitti.
39 Non ti sia grave visitare il malato, perchè con tali cose t'assicurerai l'amore. In tutte le opere tue ricordati della tua fine, e non peccherai in eterno.