Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 29


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo sostiene con la sua mano osserva i comandamenti.
1 - Chi pratica la misericordia, impresta al suo prossimo e chi gli dà una mano, osserva i comandamenti.
2 Da’ in prestito al prossimo quando ha bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
2 Presta al tuo prossimo nel tempo del suo bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo a tempo dovuto.
3 Mantieni la parola e sii leale con lui,
e in ogni momento troverai quello che ti occorre.
3 Mantieni la parola e diportati fedelmente con lui, e in ogni tempo troverai ciò che ti occorre.
4 Molti considerano il prestito come cosa trovata
e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
4 Per molti un imprestito è come roba trovata, e procacciali noie a chi gli ha aiutati.
5 Prima di ricevere, uno bacia la mano del creditore
e parla con voce sommessa delle ricchezze altrui;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
trova delle scuse e incolpa le circostanze.
5 Finché ricevono, bacian la mano di chi dà, e in promesse umilian la voce;
6 Se paga, a stento riceve la metà,
e deve considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, spoglia il creditore dei suoi averi
e senza motivo se lo rende nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituisce,
e invece della gloria gli rende disprezzo.
6 ma al momento di restituire, [ognuno] chiede tempo, e dà parole di rincrescimento e di rammarico, e incolpa i tempi.
7 Molti si rifiutano di prestare non per cattiveria,
ma per paura di essere derubati senza ragione.
7 E s'è in grado di restituire, ricalcitra e rende appena la metà della somma, e [il creditore] può considerar [quel poco] come tanto di trovato.
8 Tuttavia sii paziente con il misero,
e non fargli attendere troppo a lungo l’elemosina.
8 Se poi non è [in grado], lo defrauda del suo danaro, e quegli l'avrà come nemico, gratuitamente.
9 Per amore del comandamento soccorri chi ha bisogno,
secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote.
9 E con ingiurie e maledizioni lo ripagherà, e in luogo di onori e benefici gli renderà oltraggio.
10 Perdi pure denaro per un fratello e un amico,
non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra.
10 Molti non danno in prestito non già per malvagità, ma [perchè] temono d'esser defraudati gratuitamente.
11 Disponi dei beni secondo i comandamenti dell’Altissimo
e ti saranno più utili dell’oro.
11 Tuttavia verso il tapino sii generoso d'animo, e non lo tirare in lungo nel [fargli] limosina.
12 Riponi l’elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni male.
12 A motivo del comandamento soccorri il povero, e per la sua indigenza non lo rimandare a mani vuote.
13 Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
essa combatterà per te di fronte al nemico.
13 Perdi pure il danaro per il tuo fratello e amico, e non lo nasconder sotto una pietra [perchè s'arrugginisca e vada] In malora.
14 L’uomo buono garantisce per il prossimo,
ma chi ha perduto ogni vergogna lo abbandona.
14 Disponi del tuo tesoro secondo i comandamenti dell'Altissimo, e ti gioverà più che l'oro.
15 Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante,
poiché egli si è impegnato per te.
15 Chiudi la limosina nel cuor del povero, ed essa t'impetrerà [la liberazione] da ogni male.
16 Il vizioso dilapida i beni del suo garante
16 Meglio d'uno scudo potente e di [robusta] lancia, essa combatterà per te contro il tuo nemico.
17 e l’ingrato di cuore abbandona chi l’ha salvato.
17 -
18 La cauzione ha rovinato molta gente onesta,
li ha sballottati come onda del mare.
Ha mandato in esilio uomini potenti,
li ha costretti a vagare fra genti straniere.
18 -
19 Un peccatore si precipita verso la garanzia,
va dietro ai guadagni e finisce in tribunale.
19 L'uomo dabbene presta mallevadoria per il suo prossimo; e chi ha perduto il pudore, l'abbandona a se stesso.
20 Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità
e bada a te stesso per non rovinarti.
20 La cortesia del mallevadore non la dimenticare, chè per te ha esposto se stesso;
21 Le prime necessità della vita sono acqua, pane e vestito,
e una casa che protegga l’intimità.
21 è il peccatore e l'immondo che fugge il garante.
22 Meglio vivere da povero sotto un riparo di tavole,
che godere di cibi sontuosi in casa d’altri.
22 I beni del garante si appropria il peccatore, e l'ingrato di cuore abbandona il suo liberatore.
23 Sii contento del poco come del molto,
e non ti sentirai rinfacciare di essere forestiero.
23 Un uomo si fa garante del suo prossimo, e questi perduto [ogni] pudore, l'abbandona!
24 Brutta vita andare di casa in casa,
non potrai aprire bocca dove sarai forestiero.
24 La mallevadoria imprudente rovinò molti benestanti, e li travolse come un'ondata di mare.
25 Dovrai accogliere gli ospiti, versare vino senza un grazie,
e oltre a ciò ascolterai parole amare:
25 Uomini facoltosi cacciò lontano [dalle proprie case], e andaron vagando tra genti straniere.
26 «Vieni, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
26 Il peccatore che trasgredisce il comandamento del Signore incapperà in mallevadorie disastrose, e chi cerca far molti affari, incapperà in condanne.
27 «Vattene via, forestiero, c’è uno più importante di te,
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
27 Soccorri il prossimo a seconda delle tue forze, e bada a te stesso, che tu non abbia a cadere.
28 Per un uomo che ha intelligenza sono dure queste cose:
il rimprovero di essere forestiero e l’insulto di un creditore.
28 La prima cosa per la vita dell'uomo è l'acqua e il pane e [poi] le vesti e una casa per coprir ciò ch'è vergogna.
29 Meglio il vitto del povero sotto un tetto di tavole, che i sontuosi banchetti in casa d'altri, quando non s'ha la propria.
30 Contentati del poco come del molto, e non udrai rinfacciarti d'essere un estraneo.
31 Triste cosa l'andar peregrinando di casa in casa e là dove uno è ospite, non osa muoversi liberamente, non apre bocca.
32 E' ospite e darà da mangiare e da bere senz'averne un grazie, e udrà per giunta parole amare.
33 « Entra, il forestiero, e apparecchia la mensa, e se hai qualcosa alla mano, dà da mangiare [a me] e agli altri ».
34 « Vattene, [o forestiero], lontano da questo splendore riservato ai miei amici; ho bisogno della casa, m'è giunto ospite un mio fratello».
35 Dure cose son queste per un uomo che ha sentimento: il rimprovero del [padroni di casa e il rimbrotto di chi ha dato in prestito.