Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 18


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
1 Colui che vive in eterno creò insieme tutte le cose. Il Signore solo è giusto, e sussiste invitto re in eterno.
2 Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
2 Chi è da tanto da raccontarne le opere?
3 Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
3 chi può scrutare le sue magnificenze?
4 A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
4 Chi esprimerà la potenza della sua grandezza? e chi potrà ridire la sua misericordia?
5 La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
5 Nulla c'è da togliere, nulla da aggiungere; nè è possibile penetrare i portenti di Dio.
6 Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
6 Quando l'uomo avrà finito [di cercare], sarà [appena] al principio, e quando avrà cessato, si troverà stordito.
7 Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.
7 Cos'è l'uomo e a che serve? che cos'è il bene di lui e che il suo male?
8 Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
8 Il numero de' giorni dell'uomo, a dir molto, è di cento anni: come una goccia d'acqua del mare e un granello d'arena, così pochi son gli anni nel giorno dell'eternità!
9 Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
9 Perciò il Signore è paziente con gli uomini, ed effonde su loro la sua misericordia.
10 Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
10 Egli vede la presunzione del loro cuore ch'è cattiva, e conosce la loro rovina ch'è triste;
11 Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
11 perciò abbonda con essi in indulgenza, e mostra loro la via della giustizia.
12 Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
12 La pietà dell'uomo è verso il suo vicino; ma la misericordia del Signore [si stende] a ogni carne.
13 La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
13 E compatisce, ammaestra, corregge, [riconduce] come un pastore il suo gregge.
14 Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.
14 Ha pietà di chi accetta la correzione della [sua] misericordia, e di chi è sollecito ne' suoi precetti.
15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.
15 Figliuolo, ne' benefizi [che fai] non infligger vituperio, e in un dono qualsiasi non dar tristezza con male parole.
16 La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.
16 La rugiada non smorza forse l'ardore [del vento d'Oriente]? così la parola vai meglio del dono.
17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole.
17 Ecco, non è forse una parola amichevole da più d'un buon dono? or l'una or l'altro si ritrovan presso l'uomo dabbene.
18 Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi.
18 Lo stolto brutalmente offende, e il dono del malevolo fa strugger gli occhi.
19 Prima di parlare, infórmati,
cùrati ancor prima di ammalarti.
19 Prima di giudicare, fatti provvista di giudizio; prima di parlare impara.
20 Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
20 Prima della malattia curati, e prima del giudizio esamina te stesso, e al cospetto di Dio troverai propiziazione.
21 Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra pentimento.
21 Prima d'ammalarti umiliati, e nel tempo dell'infermità mostra la tua [buona] condotta,
22 Nulla ti impedisca di soddisfare un voto al tempo giusto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
22 Nulla ti trattenga dal pregar sempre, nè ti peritare di accrescere la tua giustizia sino alla morte, perchè la ricompensa di Dio dura in eterno.
23 Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
23 Prima della preghiera disponi l'anima tua, e non essere come uno che tenta Iddio.
24 Ricòrdati della collera nei giorni della fine,
del tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te.
24 Ricordati dell'ira [divina] nel dì finale, e del tempo della retribuzione, quando Egli volterà in là la faccia.
25 Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza,
della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza.
25 Ricordati della penuria nel tempo dell'abbondanza, e degli stenti della miseria ne' giorni della ricchezza.
26 Dal mattino alla sera il tempo cambia,
tutto è effimero davanti al Signore.
26 Dalla mattina alla sera si muta il tempo; e tutto, così, rapidamente si cambia al cospetto di Dio.
27 Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa,
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
27 L'uomo saggio va cauto in ogni cosa, e ne' giorni de' peccati si guarda da' falli.
28 Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e rende omaggio a colui che la trova.
28 Ogni intelligente riconosce la sapienza, e a chi l'ha trovata rende omaggio.
29 Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.
29 Gl'intenditori di [saggi] detti, son savi essi stessi, e comprendono la verità e la giustizia, e spandono quasi pioggia proverbi e sentenze.
30 Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
30 Non andar dietro alle tue passioni, e allontanati dalle tue voglie.
31 Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
31 Se accorderai all'anima tua le sue passioni, farà di te il ludibrio de' tuoi nemici.
32 Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
32 Non prender gusto ai disordini, per piccoli che siano, perchè continuamente In essi si commette [del male].
33 Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.
33 Non t'impoverire per gare [di lusso e stravizi], prendendo a prestito, quando nulla hai nella borsa: perchè vorresti male alla tua propria vita.