Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 14


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Beato l’uomo che non ha peccato con la sua bocca
e non è tormentato dal rimorso dei peccati.
1 Beato l'uomo, che non ha fatto mancamento colle parole della sua bocca, e non è punto da rimorso di peccato.
2 Beato chi non ha nulla da rimproverarsi
e chi non ha perduto la sua speranza.
2 Felice colui, che non ha nell'animo suo tristezza, e non ha perduta la sua speranza.
3 A un uomo gretto non va bene la ricchezza,
a che cosa servono gli averi a un uomo avaro?
3 Per l'uomo cupido, e tenace sono inutili le ricchezze; e che farà dell'oro l'uomo insidioso?
4 Chi accumula a forza di privazioni, accumula per altri;
con i suoi beni faranno festa gli estranei.
4 Chi accumula con defraudare in giustamente se stesso, accumula per altri, e un altro sguazzerà ne' beni di lui.
5 Chi è cattivo con se stesso con chi sarà buono?
Certo non godrà delle sue ricchezze.
5 Con chi sarà egli buono chi è cattivo verso se stesso, e non ritrae veruna soddisfazione da suoi beni?
6 Nessuno è peggiore di chi danneggia se stesso,
e questa è la ricompensa della sua malizia:
6 Nulla v'ha di più iniquo di colui, che è invidioso verso se stesso; e questa, è la mercede della sua malignità.
7 anche se fa il bene, lo fa per distrazione,
e alla fine sarà manifesta la sua malizia.
7 Che se egli fa qualche bene, senza saperlo lo fa, e senza volerlo: e alla fine manifesta la sua malizia.
8 È malvagio l’uomo dall’occhio invidioso,
volge lo sguardo altrove e disprezza la vita altrui.
8 Cattivo è l'occhio dell'invidioso, egli volta altrove la faccia, e disprezza l'anima propria.
9 L’occhio dell’avaro non si accontenta della sua parte,
una malvagia ingiustizia gli inaridisce l’anima.
9 L'occhio dell'avaro non si sazia di una porzione ingiusta: non si sazierà fino a tanto, che abbia consumata, e strutta la sua vita.
10 Un occhio cattivo è invidioso anche del pane
ed è proprio questo che manca sulla sua tavola.
10 L'occhio maligno è inteso al male, e non si caverà la fame, ma resterà famelico, e malinconico alla sua mensa.
11 Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene
e presenta al Signore le offerte dovute.
11 Figliuolo di quello, che hai, fattene del bene, e fanne obblazioni degne a Dio.
12 Ricòrdati che la morte non tarderà
e il decreto degli inferi non ti è stato rivelato.
12 Ricorditi della morte, la quale non tarda, e della legge intimata a te di andar nel sepolcro: perocché è legge di questo secolo il morire assolutamente.
13 Prima di morire fa’ del bene all’amico,
secondo le tue possibilità sii generoso con lui.
13 Fa del bene al tuo amico prima di morire, e stendi la mano liberale verso del povero secondo la tua possibilità.
14 Non privarti di un giorno felice,
non ti sfugga nulla di un legittimo desiderio.
14 Non ti privare di un buon giorno, e del buon dono non perderne nissuna parte.
15 Non lascerai forse a un altro i frutti del tuo lavoro,
e le tue fatiche per essere divise fra gli eredi?
15 Non lascerai tu i tuoi sudori, e te fatiche ad altri da divìdersi a sorte tra loro?
16 Regala e accetta regali, e divèrtiti,
perché negli inferi non si ricerca l’allegria.
16 Da, e ricevi, e giustifica l'anima tua.
17 Ogni corpo invecchia come un abito,
è una legge da sempre: «Devi morire!».
17 Pratica la giustizia prima della tua morte; perocché non si può trovar cibo nel sepolcro.
18 Come foglie verdi su un albero frondoso,
alcune cadono e altre germogliano,
così sono le generazioni umane:
una muore e un’altra nasce.
18 Ogni carne appassisce com'erba, e come delle foglie, che spuntano da verde pianta,
19 Ogni opera corruttibile scompare
e chi la compie se ne andrà con essa.
19 Altre nascono, e altre cadono a terra, cosi delle generazioni della carne, e del sangue una finisce, e una nasce.
20 Beato l’uomo che si dedica alla sapienza
e riflette con la sua intelligenza,
20 Tutte le opere soggette alla corruzione verran meno una volta, e se n'anderà con esse colui, che le ha fatte.
21 che medita nel cuore le sue vie
e con la mente ne penetra i segreti.
21 Ma tutte le opere elette saranno approvate, e chi le fece sarà per esse onorato.
22 La insegue come un cacciatore,
si apposta sui suoi sentieri.
22 Beato l'uomo, che è costante nella sapienza, e medita la giustizia, e colla sua mente pensa a Dio, che tutto vede all'intorno.
23 Egli spia alle sue finestre
e sta ad ascoltare alla sua porta.
23 Il quale va studiando in cuor suo le vie di lei, e ne penetra gli arcani, e va dietro a lei per rintracciarla, e dalle strade di lei non esce.
24 Sosta vicino alla sua casa
e fissa il picchetto nelle sue pareti,
24 Il quale per le finestre di lei rimira, e alla porta di lei sta a udire:
25 alza la propria tenda presso di lei
e si ripara in un rifugio di benessere,
25 E presso alla casa di lei prende i suoi riposi, e fitto nette mura di essa un palo si fa un piccolo padiglione accanto a lei, e in questo piccolo padiglione avranno stanza perpetua tutti i beni.
26 mette i propri figli sotto la sua protezione
e sotto i suoi rami soggiorna;
26 Alla tutela di lei raccomanderà egli i suoi figliuoli, ed egli starà sotto i rami di lei:
27 da lei è protetto contro il caldo,
e nella sua gloria egli abita.
27 E sotto l'ombra di lei sarà difeso dal caldo; e nella gloria di lei avrà riposo.